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ASCESA AL MONTE ALPI

Latronico - Acquedotto Difesella - Sorgente Fontanelle - Sorgente Gavitone Piana Fiorita - Monte Alpi

Lunghezza: 13 Km circa A/R     Tempo di percorrenza: 7-8 ore A/R
Dislivello: 1012 metri     Quota partenza: 888 metri     Quota arrivo: 1900 metri


L'itinerario è di media difficoltà considerando la lunghezza e il dislivello da affrontare, anche se permette l'ascesa al Monte Alpi partendo dal centro di Latronico. Questa montagna è tra le più intatte non solo dell'Appennino Lucano, ma dell'intero meridione, e si trova ad essere inserita nel Parco Nazionale del Pollino. La montagna è costituita da una grossa zolla di calcare cretacico compatto, emersa da terreni posteriori ed è a forma di grosso cuneo coricato; sulla stessa si trovano giacimenti di alabastro calcareo che costituisce uno dei materiali decorativi più pregiati del Sud Italia e viene denominato "pietra di Latronico" o "marmo di Latronico". Non mancano, soprattutto nel versante occidentale, esemplari di "pino loricato". Periodo consigliato per l'escursione da maggio ad ottobre. Si parte da piazza Umberto I e proseguendo per via L. da Vinci seguiamo le indicazioni per la Pineta di Latronico. Si arriva così al serbatoio comunale dell'Acquedotto Difesella, saliamo e ad un incrocio, girando a destra, dopo circa mezzo km, imbocchiamo la mulattiera che sale al Monte Alpi. Possiamo raggiungere l'imbocco del sentiero, vicino a tre grandi pioppi, anche portandoci lì con l'automobile (partendo da Latronico in direzione Castelsaraceno, dopo 1,5 km imbocchiamo a destra una stradina che ci porterà, seguendola per circa 0,5 km, all'imbocco del sentiero). L'ingresso del sentiero (mulattiera) è segnalato da tacche rosse. Percorrendolo si vedono sulla sinistra dei pini loricati e sulla destra le cave di pietra. Dopo un'ora e mezza dall'inizio del percorso raggiungiamo la sorgente Fontanelle (1175 m. slm), si riprende il cammino nel bosco e in un'altra ora, su sentiero alquanto ripido, si giunge alla sorgente Gavitone (1530 m. slm). Da qui, prendendo verso ovest nella faggeta fino ad un abbeveratoio per incamminarsi lungo il sentiero che, nel fitto bosco e dopo la grande radura di Piana Fiorita, sale alla cima del monte. Dalla radura di Piana Fiorita si può raggiungere il versante occidentale del monte, sempre proseguendo verso ovest, per ammirare i superbi pini loricati abbarbicati sul costone roccioso. Arrivati in cima la visuale è superba e spazia su buona parte della sezione meridionale della Basilicata; guardando ad est, a qualche centinaio di metri si erge la cima di S. Croce (1893 metri). Il ritorno è per la stessa via.

      
Testo di Lucio Marino             
 tratto da  "www.cooproloco.pollino.net"

 

 

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