PREMESSA
Il convento-santuario di S. Maria di Orsoleo, nel territorio di
Sant'Arcangelo, ha avuto sempre grande importanza, soprattutto sotto
l'aspetto religioso, per tutti i paesi della media Valle dell'Agri.
Per Sant'Arcangelo, in particolare, è divenuto il simbolo stesso del paese,
tanto che non c'è casa, ormai, ove non si veda qualche immagine (non solo le
solite fotografie, ma anche quadri di vari pittori locali e persino
incisioni in argento) dell'antico edificio caratterizzato dalla lunga fila
dei balconi dell'ultimo piano e dalla torretta con terrazza, che fa quasi da
punto di guardia per tutto il vasto panorama delle colline e della valle
circostante.
Ma Orsoleo, come, del resto, tanti altri monumenti antichi, ha avuto uno
strano destino: mentre è giunto fino a noi più o meno intatto (anche se
bisognoso di molti restauri) il complesso esterno degli edifici, non è
arrivato, invece, se non qualche raro documento del suo archivio, al
contrario del vicino monastero di Carbone, di cui non resta altro che
qualche rudere senza importanza alcuna e senza significato, ma del quale
sono arrivati intatti moltissimi documenti originali, della massima
importanza per la conoscenza dell'origine e dello sviluppo del grande centro
monastico bizantino.
E', perciò, molto difficile, se non impossibile, allo stato attuale delle
conoscenze archivistiche, scrivere una vera storia, completa e attendibile,
dell'antico convento di Orsoleo, perché i documenti originali sono molto
scarsi e perché manca una vera bibliografia in proposito.
Solo con uno studio lungo e attento di quel poco che si possiede, e con una
particolare riflessione su quanto si può trovare in testi o documenti che
solo in modo indiretto si riferiscono all'antico complesso francescano, e,
inoltre, con qualche ipotesi più o meno azzardata, è stato possibile
scrivere questo libro; che vuol essere, da parte dell'autore, oltre che un
omaggio umilissimo alla Madonna, che da più di mille anni è venerata con il
titolo di "S. Maria di Orsoleo", un'espressione di gratitudine per tutti
quelli che, in un modo o nell'altro, si sono interessati (soprattutto nelle
varie amministrazioni che .si sono succedute nel Comune, nella Provincia,
nella Regione) affinché l'antico complesso monumentale divenisse
(finalmente!) un bene di tutti. E vuol essere anche un incoraggiamento ai
giovani, perché siano spinti a una ricerca, sulle vicende di Orsoleo, più
adatta al loro entusiasmo, con l'augurio che possano trovare qualcosa di
nuovo e di veramente sicuro circa la storia dell'antico santuario, nella
certezza che la conoscenza delle cose e della vita dei secoli passati è il
fondamento più serio per il rinnovamento e per il progresso della vita di
oggi.
Sant'Arcangelo (Pz) - Pasqua 1990 |