E ancora a primavera sbocciò un fiore
un fiore
più gentile e profumato
il fiore di una bimba assai soave.
Profuse coi vagiti la
dolcezza
e tanta tenerezza nei tre cuori
che per lor vita trasser alimento
dal magico respiro di quel fiore.
Quel roseo color
delle guancine
fra cui splendevan due lucide stelline
trasfigurava l'immensità dell'universo
e la boccuccia al ritmo del respiro
sembrava narrasse a tutti il gran mistero
mistero della carne che s' incarna
e carne e linfa che dan vita a vita
una vita in boccio, di favola e di sogno,
che al dolce tocco della giovinezza
a primavera
si coprirà di gemme e di corolle
e esploderà in realtà gioiosa.