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Antonio Maria Cervellino - KÉRYGMA
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SANT'ANTUONO

 
Nasconde arida rupe 
l'antica Kripta 
custode gelosa
del dramma di Cristo,
su tufo affrescato 
da mano sapiente. 
La Chiesa diroccata,
fra grotte silenti,
al pellegrino ispira 
desideri di pace. 
Sabbioso il tratturo 
che fiancheggia l'Eremo
ricorda passate Civiltà
che Padri e Figli e Storia 
han nell'arena scritto. 
Oggi il Rudere, 
gli archi romani e gotici 
di fede testimoni, 
a DIO levano preghiere. 
I muri scarni, 
sicuro asilo offrono 
ai Resti mortali 
dei Santi Eremiti. 
I devastati affreschi 
che del Golgota rivivono 
i momenti dolorosi, 
annunziano al Mondo 
che Cristo Gesù 
al di la della Morte, 
gran RE è Risorto (7).


7) Questi versi, profondamente sentiti e spiritualmente vissuti, sono stati gentilmente pubblicati nel 1996 dalla Banca di Credito Cooperativo di Oppido Lucano e si trovano a pag. 28 del volume "Dalla Valle dell'Orto al Monte di Belvedere", facente parte della collana di studi su Oppido Lucano del prof. Francesco Saverio Lioi.

 

 

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