LETTERA APERTA PER IL TURISTA

Caro Signore,
 

ogni anno parti dal tuo paese con la speranza di conoscere, sapere, riempire maggiormente il tuo sacco di cognizioni. Spesso, alla guida della tua macchina, passi per questa via Appia veloce come un razzo. Evidentemente preoccupato di giungere dove qualcuno ti ha indicato delle località interessanti, la cui importanza è diminuita per la notorietà. Tuttavia, inconsapevolmente, continui a premere l’acceleratore proprio quando sei al centro d’una importante civiltà antica e ancora vergine.

Io ti osservo e me ne rammarico. Penso che non potrai godere, né ammirare o studiare questi bei luoghi. Perciò fermati qualche volta, anche se ti potrà costare un piccolo sacrificio. Senz’altro sarai appagato poi dalla soddisfazione che ne ricaverai.

Te lo dico sinceramente perché anche io sono di qui forestiero.

Damiano Pipino             
 

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