Divagazioni
La poesia non è lontana,
è in una sedia di paglia
vuota e sfilacciata
nel volo di un uccello
ferito a bassa quota,
nella solitudine
dell’uomo di città
in un glicine secco per metà
in un foglio da disegno
rimasto in bianco
senza linee e colori,
nel letto d’un fiume
privo d’acqua
per l’arsura estiva
in un grembo sterile
di donna.
La poesia è nel volto
d’ogni uomo
che vive ed è vissuto
nelle rughe dei vecchi patriarchi
nei muscoli tesi
dei giovani atleti
nella resina che cola
come ambra dai pini in primavera
nel vento
che scuote le selve risonanti
e sveglia i miei pensieri
nelle doppie ali
di madreperla
così trasparenti
della libellula
che vidi un giorno
sopra un ramo sottile
di capriolo.
La poesia è in me, in te
in te che taci per amore
e in me che ti parlo per amore,
nel nostro gioco di parole e
silenzio
che si perde
come un doppio binario
lontano nel sole.
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