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SCHEGGE DI MEMORIA

ANTONIO MOLFESE
 

Festa di un giorno di mezza estate - Midsummer

La notte di S. Giovanni, mentre in Italia si consumano riti legati all’uso di particolari cibi, come le lumache a Roma, nel sud Italia, in particolare in Basilicata, per antica usanza le ragazze da marito fanno sciogliere del piombo che poi versano in un recipiente contenente acqua; la massa fusa a contatto dell’acqua si solidifica e dalla figura che esso mostra si può stabilire se sarà più o meno felice la vita della ragazza.
Negli anni 50, ai quali risalgono i miei ricordi, vi erano particolari persone, per lo più anziane e molto sagge, che sapevano interpretare ciò che la massa informe del piombo mostrava.
Nel nord Europa invece, specie in Svezia, il solstizio d’estate, chiamato midsummer, in ogni città, sobborgo si rispolverano canti, balli, danze e si indossano vestiti d’epoca
Nella regione di Dalarna a nord –ovest di Stoccolma dalle regioni vicine giungono molti visitatori.
Nella notte del 23 Giugno è usanza in Svezia mettere sotto il cuscino sette fiori diversi ed alla ragazze non maritate apparirà in sogno il futuro sposo.
Chi scrive, alla fine degli anni 60, mentre era ricercatore al l’Istituto Karolinska di Stoccolma, ha partecipato come ospite d’onore ad una tale festa.
La ragazza che lo aveva invitato non aveva posto sotto il cuscino i sette fiori diversi in quanto riteneva di aver trovato lo sposo.
La notte che precedeva il midsummer si era soliti andare a pesca di gamberi di fiume dei quali la Svezia è molto ricca. I gamberi di fiume, chiamati anche gamberi imperiali, appartengono al genere ASTACUS ASTACUS, hanno una vita notturna e solo di notte è possibile pescarli con mezzi leciti.
In Basilicata, ma anche in Lombardia, questi animali acquatici sono quasi scomparsi, per il fatto che vengono pescati introducendo nella zona di acqua nella quale si vuole eseguire la pesca del vetriolo, che sottrae ossigeno all’acqua e cosi tutti gli animali presenti in quella pozza muoiono per asfissia. Questo è il motivo per cui anche nella nostra regione si stanno adottando misure idonee a preservare la estinzione di questi animali.
La pesca in Svezia si svolgeva in questo modo: si sceglieva un corso di acqua limpido, non troppo profondo, facilmente accessibile dalla riva e con una corrente non troppo impetuosa, si affondavano fin sul fondo dei piccoli manufatti di vimini di forma rotonda e del diametro di 50 cm; il tutto era illuminato da una torcia. Quando il gambero nei movimenti che faceva si poneva sul cesto, questo rapidamente si sollevava e così la pesca continuava. Ricordo che passavamo tutta la notte a controllare i manufatti di vimini aiutati da una potente lampada ad acetilene che rischiarava il fondo del ruscello.
Una volta riuscimmo a prendere qualche chilo di gamberi, che mettemmo a spurgare in un recipiente, contenente crusca e poco sale, prima che venissero cucinati. La giornata trascorse tra balli, canti e pranzi tipici intorno ad un alto palo adorno di ghirlande, nastri colorati, in cui predominavano i colori svedesi, giallo e blu, e doni posti ai piedi del palo che vennero distribuiti nel corso della festa.
L’evento più interessante era che nel midsummer ogni persona, se poteva, indossava un costume tradizionale, danzava intorno all’albero adorno di nastri e fiori e reprimeva con questa lieta giornata il ricordo che la festa segnava l’inizio dell’inverno, fatto di freddo e di oscurità, condizione che ha sempre stimolato una certa percentuale di nordici a ricercare nell’alcool la cura della depressione indotta dalle condizioni atmosferiche.

 

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