Pasquale Totaro-Ziella

 

 

E' il Sud

Quest’incantesimo di cicale e di grilli
che stordisce ancora il sole e la sera
di calori infossati e di schianti ostinati
nell’aria più stupefatta di questa terra
alla riva incantata della malvarosa
e che ubriaca la luce del grano maturo
nella spiga calda di paglia e di pula
delle lucciole e dei dirupi di fosfene
alle mani sbrancate dei favoni di creta
è il Sud.
E’ il Sud
quest’odore di zagara e di limone
che attacca l’anima alla porta scampanata
delle serte infortite di plenilunio
per tutte le croci e tutti i panni stinti
e che spalanca fiumare e calanche di menta
al precipizio salato del mare nelle vie rosse
di canti e di gridi appesi alla sorte
di questa terra che s’innamora dell’acqua
e ciglia e figlia lavinari pieni di storie.

Questo senso di olio e di vino
che addolcisce e pacifica ancora l’oblio
di queste piaghe emigrate messe alla sperduta
a seccare nelle terre fatate delle ricordanze
di figli scannati nei maiali delle case
e che mortifica questi vecchi sperduti
nei sedili di sole e di pietra alla giornata
nelle orme d’ombra alle mosche di morte
verminose di falene e di transiti mortacini
è il Sud.

 

(da: D’amore e di morti)

 

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