Pasquale Totaro-Ziella

 

 

Mastrantonio

Se n’è andato strascinando i piedi Mastrantonio
da scarparo alle mani rosse di suole e di pece
filava lo spago alle setole del porco pennato
e i capelli a cerro torto consumava allo stomaco
seduto ai portoni che chiamavano a stagioni.

Mastrantonio migrava con i suoi occhiuzzi di talpa
in America delle sue cospirazioni alle notti
diceva questo socialista dalla gola catarrale
e di Marx di Turati di Nenni parlava come di gente
suoi vicini di casa che aveva tagliato i modelli.

 

(da: Spaesamento)

 

poesia successiva  >>> 


 

 

[ Home Totaro-Ziella ] [Poesie]

--------------------------------------------------

[Mailing List] [ Home ] [Scrivici]

 

 

 

 

.