Pasquale Totaro-Ziella

 

 

Yuezhen Su

 

Sempre acqua d’uomo

in Vent’Anni di Poesia

 

Essendo limitata nella conoscenza dell’italiano, è molto difficile per me valutare poesie italiane dal punto di vista della lingua. Di solito ammiro le loro bellezze per i sentimenti o le concezioni.

La mia prima impressione riguardante la raccolta delle poesie Solamente questo paese di Pasquale Totaro-Ziella è che sia ricca di affetto e naturalezza. Infatti, sono proprio stata attratta dal fascino naturale delle poesie e pertanto volevo leggere di più le sue opere: avevo precedentemente letto Gli uomini della Speranza, Donna mia lucana, Ci siamo seduti a sera, Il Sud e I vecchi nel libretto Paesaggi Silenti, che avevo preso per caso, e subito dopo ho contattato Pasquale Totaro-Ziella.

Tante cose descritte nella Solamente questo paese sono molto simili alle memorie della mia infanzia, ovvero 20-30 anni fa in Cina dove vidi delle persone che volevano spezzare la catena della povertà ed alle sere serene estive ero sempre seduta alle stelle con la mia famiglia; in particolare il mio cuore ha vibrato quando avevo letto che i vecchi aspettano il turno di morte: aspettare la morte è destino di numerosi vecchi nel mondo.

Vivo in Italia da cinque anni. La differenza culturale fra Oriente ed Occidente, soprattutto quella delle lingue e dei costumi, mi fa sentire spesso una forestiera, anche se ho molti amici italiani. Però, quando tre anni fa leggevo le poesie nella Solamente questo Paese, nonostante avessi bisogno di cercare i significati di alcune parole dal dizionario, ho scoperto che varie cose esistenti in Cina si trovano o si trovavano anche in Italia e che, il modo di vivere della gente e il loro pensiero, dipendono maggiormente dal livello di sviluppo economico e minormente dalla nazione, poiché il sangue umano sotto i diversi colori di pelle è sempre rosso.

Finora ho comunicato con Pasquale Totaro-Ziella per alcune volte, ma non l’ho ancora incontrato di persona. Comunque, tramite le sue poesie sento che ama molto la vita ed è bravissimo a descriverla. I materiali e le concezioni delle sue poesie degli ultimi anni sono molto diversi da quelle del suo primo periodo, ma una cosa costante è che le sue poesie sono sempre ricche della passione di meditazione. Gli stili delle sue raccolte di poesie, nella mia impressione, sono come le diverse forme d’acqua:

 

 

 

Solamente questo paese: Rivi in montagne

 

Le descrizioni concise e vive riguardanti la vita nella campagna sono vari specchi che riflettono i tipici aspetti di tanti luoghi remoti, mentre la fluidità dei sentimenti di gioventù può dare una sensazione di oggetti liquidi che si muovono a varie velocità. Questi sensi successivamente mi rendono una immagine più concreta che ha per sfondo le montagne selvagge e le acque limpide le quali scorrono lentamente e/o cadono rapidamente.

 

 

 

A canne a pietre a posti fatati: Fiume su pianura

 

Dalle poesie in questa raccolta ho sentito una tranquillità di base: oltre ad essere caratterizzata da un infinito amore per la fanciulla, i dialoghi del cuore sono calmi. Forse proprio per la ragione che i Posti sono Fatati, i feeling non fanno grandi onde. Ed a mio parere, nella coscienza fatata si trova uno spazio esteso completo con la terra e il cielo, in cui si perde visibilità per distanza ma non per una barriera concreta, essendo una pianura con un fiume che scorre tranquillamente e ha le canne e le pietre sulle rive.

 

 

 

Corale Accorato Corale: Lago in verde

 

La voce dell’amore, sia angosciata o allegra, è sempre definitiva e piena di passione. Tale vero amore è come un raro paesaggio sulla terra in cui ci sono numerose banalità e troppi inganni. Un mondo di due persone esclusivo mi ha ricordato la immagine di un lago limpido circondato da alberi ed erbe che riflette il cielo azzurro.

 

 

 

Clena: Pozzo profondo

 

Il sentimento in questa raccolta è molto intimo in modo da sembrare misterioso, come in uno spazio con la superficie piccola e con la profondità che rende invisibile il fondo. Le note dell’amore suonano in silenzio, senza guardare l’esterno. Questo mi fa immaginare un pozzo che è la sorgente infinita della vita familiare.

 

 

 

Autocritica di un uomo: Estuario ampio

 

Ogni autocritica è un mezzo che rende più saggio e cerca di unire con un obiettivo enorme. Nel percorso generale delle opere, l’Acqua comincia da Rivi piccoli a Fiumi grandi versando nel Mare, l’Autocritica è una fase di trasformazione che si approssima al luogo finale portando gli elementi iniziali. Quindi Estuario.

 

 

 

Spaesamento: Mare blu

 

Il cuore lampante fa onde con vari oggetti esterni, in particolare il riflusso (Me ne andrò ) e il flusso (Tornerò sempre ) caratterizzano i pensieri, dimostrando un legame inseparabile con il mondo attaccato in fondo all’animo. La vita vera e propria sa di mare enorme e profondo, sotto il cielo sereno o nuvoloso.

 

 

 

E tutte queste sono sempre acqua d’uomo.

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