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Avigliano tra leggenda e storia
Percorrendo l'antica via
Appia, nel tratto che da Potenza porta ad Avellino, all'altezza del km 450,
a dodici chilometri da Potenza, sulla destra, si affaccia - adagiato su di
una collina, ai piedi del Monte Carmine, ultimo contrafforto dell'Appennino
lucano - un grosso centro abitato, AVIGLIANO, città, oggi, tra le più
importanti della regione Basilicata. lll
Sorta probabilmente a
cavallo tra gli ultimi anni della repubblica e il periodo primo dell'Impero,
su di un podere, o intorno ad un casale, di proprietà della "gens avilia",
antica famiglia romana, nel sec. IX doveva già comprendere un primo nucleo
abitato - anche se composto da pochi e poveri tuguri costruiti con tronchi
di querce e con impasto di paglia e creta, (terra lota) - chiuso fra due
porte: quella "re cape" e quella "re pere", mentre la costruzione, ampliata
e modificata nel tempo, dell'attuale Chiesa Madre doveva essere appena
iniziata. In seguito, dietro le "Rocche", fu costruita una "torre", detta di
"Taccone" dal soprannome del proprietario, Maitilasso, e più tardi, nella
parte più alta, fu eretto il vecchio castello, sulle cui rovine, acquistate
dai Caracciolo fin dal 1600, il Principe Doria fece costruire il castello
nuovo nel 1734. |
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