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    da "la Basilicata nel Mondo" (1924 -1927)

 

Per il monumento ai caduti di Matera
La Commissione giudicatrice del concorso per il monumento ai caduti di Matera, che aveva scelto cinque bozzetti, su sedici concorrenti, e cioè quelli di Balestrieri, Ferrante, Morescalchi, Canevari, e d’Amore, ha definitivamente scelto il bozzetto presentato dallo scultore Benedetto d’Amore, che sarà presto messo in esecuzione.
E così Matera onorerà perennemente, con una bella e degna opera di arte, la memoria eroica dei suoi caduti per la Patria.


a Matera, il senatore prof. Paolo Orsi ha visitato il R.. Museo “ Domenico Ridola,, e la città.

Lo accompagnava il comm. Vittorio de Cicco, direttore del Museo Provinciale di Potenza.

 


Per iniziativa del Sottoprefetto Leone si è costituito un comitato esecutivo pro “Gruppo Sportivo gen. Gandolfo,, per balilla, avanguardia, premilitari, milizia, esercito e privati cittadini, alla dipendenza del comando locale di corte della milizia.
A presidente del comitato è stata chiamata la duchessa Maria Malvezzi.
Del Comitato fanno parte il capitano dei RR. Carabinieri cav. Atzoni e la consorte, la signora Clelia Luciani, la signorina Giordano, la baronessina Sinatra e le duchessine Malvezzi; il seniore della Milizia Carlo Conti, 1’ing. Schiuma Leonardo e il sig. Menduni Carlo.
L’istituzione si propone lo sviluppo della educazione fisica dei giovani e avrà anche una sezione femminile.
Il Comitato esecutivo attende a raccogliere fra i cittadini i mezzi necessari allo scopo.

 


Un vero capolavoro di arte è il monumento ai Caduti di Matera, opera egregia dello scultore Benedetto d’Amore, che sarà presto inaugurato nella piazza Vittorio Emanuele.

 


I giornali della Capitale hanno pubblicato:
S. E. il Sottosegretario di Stato alle Finanze on. prof. D’ Alessio ha ricevuto nel suo gabinetto la numerosa rappresentanza del comune di Matera che gli fece dono di una magnifica pergamena a ricordo della cittadinanza onoraria di quella città conferita con plebiscitaria acclamazione e col consenso di tutta la popolazione.
Il sindaco di Matera nel consegnare il ricordo, opera insigne di Andrea Petrori, pronunciò elevate parole a conferma della devozione e dell’affetto della città di Matera al Duce del Fascismo, al Governo Nazionale ed al nuovo suo cittadino. Il gr. uff. Bonelli, presidente del Circolo dei Lucani di Roma, ricordò 1’opera patriottica e coraggiosa svolta da S. E. D’Alessio qui ed in Basilicata fin dall’epoca nella quale sembrava temerario opporsi alla volontà di chi dirigeva il governo del tempo.
Agli oratori applauditi rispose S. E. D’Alessio inneggiando al Fascismo ed al Duce che hanno reso possibile 1’esaudimento del voto lungamente coltivato relativo alla restaurazione economica politica e sociale della Basilicata. Alla cerimonia parteciparono i deputati della provincia di Basilicata, i triumviri dei combattenti on. Sansanelli e Russo, i direttori generali del Ministero delle Finanze e numerosi amici, i quali tutti resero omaggio al festeggiato fatto segno alle più vive acclamazioni.


Benedizione di due nuove campane a Matera
Il nostro secentesco e monumentale campanile del Duomo si è arricchito di due colossi di campane, lavori artistici eseguiti dall’artista e proprietario di una fonderia della nostra antica capitale partenopea, sig. Salvatore Nobilione. La solenne benedizione di esse fu fatta nella piazza del Duomo ricorrendo la festa di S. Paolino Vescovo, che fu 1’importatore delle campane della lontana Cina.
Officiò S. E. R.ma Monsignor Arcivescovo Pecci vanto della nostra Basilicata, disse lo stesso parole eloquenti e piene di santo amore per la religione di Cristo e per la Patria, facendo quindi la storia delle campane in relazione al sentimento religioso e patria, evocò la campanella del Parroco, quelle della Gangia e quelle di Pier Capponi. Madrine furono la Duchessa Malvezzi e la signora del cav. Filippo Giudice-pietro, padrini il vegliardo, più che ottuagenario, on. senatore Ridola, benemerito cittadino della nostra Matera e il comm, Giordano, prosindaco della nostra città.


Per Matera sitibonda
A Matera, tutto il popolo, senza distinzione di parti, va svolgendo una intensa, civilissima agitazione morale perché siano presto condotti a termine i lavori della conduttura dell’acqua potabile e siano migliorate le condizioni igieniche della città.



a Matera, ad iniziativa di pochi volenterosi ed appassionati agricoltori si è riorganizzata 1’Associazione Zootecnica Materana che da qualche anno aveva abbandonata qualsiasi attività. L’ assemblea fu presieduta dal Direttore di questa Cattedra di Agricoltura prof. Eugenio Filosi, il quale illustrò agli intervenuti gli scopi dell’associazione, in special modo nei riguardi del miglioramento zootecnico e caseanio, le cui industrie rappresentano il fondamento del progresso agrario della nostra regione.
Dopo aver portato alcune necessarie modifiche allo Statuto si procedette alla nomina delle cariche sociali.
Ad unanimità furono eletti: Presidente il cav. Nunzio Riccardi, pioniere della nostra agricoltura, Vice Presidente il Geom. sig. Porcari Michele e Segretario il signor Quarto Eustachio. Consiglieri il sig. cav. Cesare Zagarella, Damiano Riccardi e Tortorelli Girolamo. Sindaci effettivi il signor cav. uff. dott. Gregorio Padula, Andnisani Donato Mattia, Bruno Alessandro. Sindaci supplenti: il cav. Francesco Volpe, agr. Patrono Carmine. Probiviri il sig. avv. Francesco Pascarelli, D’Amato avv. Giuseppe e Turi Giuseppe.
Fu deliberato 1’invio di telegrammi alle LL. EE. Mussolini, Belluzzo e D’Alessio, delegando a tal uopo il cav. Riccardi e coll’augurio per le migliori fortune dell’associazione e con un fervido alalà al Governo Nazionale l’assemblea venne sciolta.



CRONACA DI MATERA
Il Prefetto della Provincia, per dare impulso al miglioramento del bestiame, di cui l'industria zootecnica della Provincia e molto suscettibile, ha, con recente suo decreto, nominato la Commissione Provinciale Zootecnica, nelle persona dei sigg: Prefetto, Presidente; Veteninanio Provinciale, Direttore della Cattedra di Agricoltura, comm. Enrico Mateni di Grassano, cav. Nunzio Riccardi di Matera, cav. Durante Leonardo Rocco di Pisticci.
Si è riunita per la prima volta la Commissione Zootecnica per la Provincia di Matera, presieduta dal Prefetto comm. dott. Rossi.
La Commissione ha iniziato le sue funzioni rivolgendo 1’animo vibrante di devozione al Governo Nazioniale che di ogni miglioramento agricolo zootecnico come di ogni progresso economico e di ogni prosperità pubblica è promotore e patrono, il comm. Rossi ha fatto cenno dai principali bisogni dall’industria zootecnica locale e poi ha dato la parola al dott. Buttice, veterinario provinciale, il quale ha esposto un vasto, sagace e razionale programma delle iniziative zootecniche da svolgersi nell’esercizio 1927-28, programma dallo stesso funzionario predisposto d’intesa col prof. Filesi, direttore della Cattedra di Agricoltura.
Il programma si propone la concessione di premi agli agricoltori per l’impianto di prati poliennali: per acquisto di animali miglioratori della specie bovina, ovina, suina: per mostre zootecniche: per pubbliche, stazioni di monta, ecc. La Cattedra Ambulante di Agricoltura svolgerà azione integratrice di tale programma mercé la sua opera di propaganda.


— Il chiaro dott. Filesi, Direttore dalla locale Cattedra di Agricoltura, ha avuto la nobile, iniziativa d’invitare, con manifesto a stampa, gli olivicultori di diversi importanti Comuni della nostra provincia per riunirli in consorzi di difesa contro la terribile mosca delle olive.
Infatti, si sono riuniti gli olivicultori di Matera e vi è stata un’altra riunione in Ferrandina.
Gli olivicultori hanno chiesto all’on. Ministero dell’ Economia Nazionale la autorizzazione per la costituzione del consorzio obbligatorio di difesa.
I fondi occorrenti per fare fronte alle indispensabili spese saranno anticipati dalla Cassa Provinciale di Credito Agrario, che, come sappiamo, ha avuto,come ha, sempre a cuore l'incremento e il perfezionamento agricolo della nostra regione.


— In contrada Matine, proprietà eredi Riccandi Eustacchio, ebbe luogo una prova pratica di motoaratura con le trattrici Roco, Fedensor e Buba.
Le prove riuscirono interessantissime sia per la celerità della lavorazione che per la perfezione di essa e siamo convinti che la motoaratura nella nostra provincia si diffonderà in modo meraviglioso perché il nostro proprietario coltivatore, spesso indifferente, ma sempre intelligente, si è subito persuaso del valore di questo nuovo mezzo meccanico e lo avrebbe usato con maggiore larghezza sicuramente se lo avessano consentito la viabilità e la sistemazione dei terreni. E i vantaggi che apporterà la motoaratura saranno immensi, sia dall’aspetto sociale che tecnico agrario.
L’ infaticabile e sapiente Governo Fascista, allo scopo di favorire la motoaratura e quindi gli agricoltori, con ultima disposizione, concede premi a Consorzi, Ditte od Enti, che si costituiscono nel Regno e che dispongono di almeno quattro motoaratrici. I premi che il Ministero dell’ Economia Nazionale corrisponde per ciascun ettare, così arato, consistono in lire 75 per aratura fino a cm. 20 e lire 150 per aratura fino a cm. 30. Raccomandiamo quindi vivamente agli agricoltori di giovarsi degli aiuti, delle istruzioni, dei consigli che vengono dall’alto.
La cattedra di Agricoltura si mette a completa disposizione degli interessati per quei consigli e quelle pratiche che saranno necessarie.


— L’adunata delle giovani forze fasciste, per l'annuale dei Fasci è stata imponente. Al Comando del Segretario Federale, all, invito dei Delegati provinciali, prof. Cuscianra per gli Avarguandisti e prof. Cicchetti per i Balilla della provincia, hanno detto “Obbedisco ,,. E sono scesi dai paesi montani baldi e fieri, raccolti intorno al Gagliardetto cantando “ Giovinezza" e sono saliti dai paesi di pianura, da lontano, con disagi e con sacrifizi sono venuti qui nella nostra città ed hanno sfilato davanti a S. E. D’Alessio, circondato da tutte le autorità e dai signori componenti la Federazione Fascista.
Il rito del giuramento degli Avanguardisti, inquadrati nella Milizia si è compiuto con grande austerità, dopo un vibrante discorso dell’on. D’Alessio.
Nei locali della Federazione Provinciale Fascista,, presenti tutte le autorità ed i Podestà della Provincia, sotto la Presidenza del Segretario Federale prof. F. D’Alessio, si è proceduto alla costituzione della Federazione Provinciale Enti Autarchici.
S. E. D’ Alessio, in qualità di Commissario Straordinario, ha fatto rilevare che la Confederazione Generale degli Enti Autarchici, secondo lo Statuto, è l’organismo tecnico-amministrativo del Partito Nazionale Fascista, che riunisce tutti gli Enti Autarchici locali, per imprimere loro unità di indirizzo e di azione in armonia con le direttive del Governo Centrale.
Tutti i problemi interessanti gli Enti stessi saranno pendio sottoposti all’esame ed allo studio della Federazione per provocare quei provvedimenti che si renderanno necessari per un esito favorevole della pratiche.
Nei vasti saloni della Provincia vi è stato nella serata un brillante ricevimento in onore di S. E. D’ Alessio, Segretario Federale.
Sono intervenuta tutte le gerarchie del P. N. F. ed autorità della Provincia.
Unica preoccupazione di S. E. l’on. prof. Francesco d’Alessio, nostro segretario federale fascista, è di sistemare senz’altro tutti i servizi per soddisfare alle esigenze ed ai bisogni della nuova provincia.
E in seguito al suo vivo interessamento che Matera ha visto attuato un dispaccio col treno 703 in partenza da Potenza e con ambulante Napoli-Potenza 95. E non ha mancato di rivolgere vive premure per l’allacciamento di comunicazioni telegrafiche e telefoniche della città con i centri vicini e con i paesi della Provincia e per la incisione dei nuovi bolli da fonirsi agli uffici postali.
Matera non potrà mai essere abbastanza grata all’illustre Uomo che cura le sorti della città con devozione davvero filiale.


Presso questa R. Scuola di Avviamento al Lavoro, diretta dal valente ing. Salvatore Volpe, è stato tenuto un corso pratico di saldatura autogena dei metalli e di taglio del ferro e degli acciai con l’ossigeno, allo scopo di addestrare gli allievi della scuola nell’impiego di questi importanti procedimenti moderni la cui applicazione va sempre più stendendosi, e rilevandosi utilissima per realizzare notevoli economie e col sostituire sistemi di lavorazione antiquati e costosi.
In tale corso, tenuto dall’operaio specialista della Società Italiana Ossigeno ed altri Gas sig. Giovanni Annoscia, sono state eseguite numerose esercitazioni, ed infine si sono compiuti alcuni particolari lavori per mostrare le concrete applicazioni della saldatura autogena.


Nella R. Scuola Complementare ” G. Gattini ,,, con la partecipazione di tutti i professori, ha avuto inizio un ciclo di conferenze artistiche, letterarie, scientifiche cori proiezioni, che avrà la durata di tutto il rimanente anno scolastico.
Dopo brevi parole del preside professor Nello Luciani, che ha spiegato il significato di queste conferenza, il prof. Progni Vito, ordinario di disegno, ha tenuto una lucida e dotta conferenza sul tema ” L’arte dalle sue origini agli artefici del Rinascimento.
Il valente conferenziere è stato caldamente felicitato da tutti i colleghi.


Con vero compiacimento apprendiamo che il Commissario Prefettizio comm. Luigi Duca Malvezzi, a cui sono state degnamente affidate le sorti del nostro importante Ospedale Civico “ Vittorio Emanuele III ,,, ha chiamato a dirigere il reparto chirurgico il prof. dott. Nunzio Gambatta, medico condotto di questo Comune e il prof. Amorosi. La scelta di questi due maestri dell’arte medica non poteva e scene più felice ed a Matera e Provincia unanime è stato il compiacimento ed il plauso perché il prof. Amorosi ed il dott. Gambetta sono ben noti.
Il prof. Amorosi, orgoglio di terra nostra perché nato nella vicina Stigliano, è insegnante effettivo di chirurgia operatoria nella R. Università di Bari dove riscuote l'ammirazione degli illustri chimici suoi colleghi e la devozione entusiastica di tutti i goliardi.
Con la sagace amministrazione del Duca Malvazzi e con questi dirigenti sanitari siamo sicuri che il nostro ospedale acquisterà notevole importanza col vantaggio della popolazione ospedaliera della nostra Provincia.


Con recente decreto ministeriale, è stato qui destinato, quale primo ispettore provinciale delle imposte dirette, il cav. Icilio Ponzaro, già Procuratore Superiore a Cosenza.
Egli che, per le predare doti di mente e di cuore e per gli indiscussi meriti che tanto lo distinguono, ha ben ottenuto tale onorifico incarico, viene preceduto da fama di colto e distinto funzionario.
Siamo sicuri, che pur nella sua veste di rappresentante del Fisco, saprà equamente conciliare gli interessi dell’Erario con quelli delle nostre popolazioni, che hanno ancora bisogno dell’aiuto del Governo per poter redimere questa contrade e per incoraggiare le industrie locali.
Al neo funzionario, mentre inviamo il nostro deferente saluto di benvenuto, esprimiamo i più fervidi voti augurali per una brillante carriera.


Il popolo ha entusiasticamente risposto all’ invito per la conferenza pro riposo festivo.
La cattedrale era letteralmente gremita, con 1’intervento delle più spiccate personalità.
Il Cav. D. Alberto Isoldi, con la sua dotta conferenza, dopo aver rivendicato a Dio il dritto assoluto sulla legge del riposo settimanale e della sua conseguente santificazione, con vasta coltura e stringenti argomentazioni, ha dimostrato come la domenica, festa dell’individuo, della famiglia, della società, cristianamente santificata, sia la benefica inesauribile sorgente di ogni bene spirituale, morale, fisico ed economico per ogni nazione.


Dobbiamo constatare con compiacimento che ad opera del valente e distinto sig. Mecca Pasquale, Capo Sezione dell’Ufficio Tecnico Provirciale sono stati in breve tempo sistemati tutti i locali del palazzo dalla Prefettura per ospitare i vari Uffici dipendenti per un rapido funzionamento dei servizi.
E valsa la sua tecnica speciale e la perfetta conoscenza dei bisogni di ciascun Ufficio per rendere le sale addette allo scopo.


Proveniente da Perugia, è giunto fra noi il camerata sig. Orlandi Roberto, che assume la segreteria Provinciale dei Sindacati fascisti.
I lavoratori della Provincia di Matera sono fieri del nuovo Gerarca e sono sicuri che nel cammino rapido ch’essi intendono perseguire nel grande dibattito economico, si renderanno degni del loro nuovo Segretario Generale.
 


 

CRONACA DI MATERA
a Matera, ha avuto luogo lo insediamento della prima Amministrazione provinciale nelle persone del gr. uff. dott. Pacilio Salvatore, commissario straordinario e del cav. dott. Luigi Farina, vice commissario straordinario.
La cerimonia si è svolta nell’ antico e splendido palazzo del cav. Vincenzo Giudicepietro, che lo ha messo a disposizione della Provincia.
Nella sala maggiore, tutta ridente di quadri settecenteschi e tappezzata di drappi senici antichi, son convenuti: lo illustre Prefetto comm. dr. Rosario Rossi, il gr. uff. dr. Salvatore Pacilio, il cav. dott. Luigi Farina, capo gabinetto del Prefetto, il capitano dei carabinieri cav. Atzeni, il cav. Alfredo Lomonaco, ragioniere capo della prefettura, il cav. dr. Pascarelli, consigliere di prefettura, il cav. uff. avv. Pascarelli Francesco e il comm. avv. Santoro per la Federazione fascista, il sig. Pietro Tantalo per le corporazioni, il cav. Giuliani, commissario di P. S., il centurione prof. Volpe per la milizia fascista.
Ha preso la parola il Prefetto comm. Rossi, il quale ha messo in rilievo la solennità della cerimonia, sebbene austera. Ha detto che da oggi ha vita un nuovo organismo “ la Provincia ,,, organismo che avrà con certezza vita rigogliosa e prospera, come ne danno affidamento le persone preposte. Matera è orgogliosa della sua nuova dignità, che il Governo fascista ha voluto concederle. Alla città di Matera e a tutti i Comuni nell’ambito della provincia si schiude una nuova era di messe feconde, era di rinnovellamento morale ed economico, i commissari straordinari gr. uff. Pacilio e cav. Farina, con la loro operosità e intelligenza, faranno in modo che l’Amministrazione provinciale sia come il centro irradiatore di largo benessere a tutti i Comuni dipendenti.
La bella e calorosa parola dell’illustre capo della Provincia è stata vivamente applaudita. Prende poi a parlare il gr. uff. Pacilio, il quale ringrazia il Prefetto delle cortesi espressioni a suo riguardo e assicura che in lui non verrà mai meno il senso del dovere e della operosità. Egli, figlio della Lucania, darà, validamente aiutato dal cav. Farina, tutta la sua mente e tutto il suo cuore, perché l’Amministrazione provinciale sia fonte di benessere a tutti i Comuni. Porterà anche qui quella solerzia che lo animava a Potenza, perché e sua aspirazione che Matera si metta a lato delle sue consorelle per civiltà ed importanza. Con questo auspicio ringrazia tutti gli intervenuti.
Così ha inizio per Matera un nuovo periodo di opere e di lavoro.
Matera ha diritto al suo rifiorire per le sue tradizioni, per la vita sobria e laboriosa dei suoi abitanti, per la fertilità del suo suolo.
Il Ministero dell’ Interno ha nominato vice-prefetto della provincia, il cav. dott. Curzio Lippi, già sottoprefetto a Crotone.
Il cav. Lippi, distintissimo ed integerrimo funzionario, sarà valido collaboratore dell’ illustre Prefetto, comm. dott. Rosario Rossi, nella sua opera saggia ed illuminata a vantaggio di questa nobile terra di Basilicata.
Fin dal 14 dicembre, proprio appena preso possesso del suo alto ufficio, il comm. dott. Rosario Rossi, illustre Prefetto della nuova provincia, si dedicò con alacrità e fervore alla risoluzione dei più vitali problemi cittadini e cominciò da quello delle comunicazioni ferroviarie con Bari.
Con particolareggiata relazione presentò alla Direziono delle Calabro - Lucane di Bari le seguenti richieste:
1) istituzione di una coppia di treni celeri da e per Bari in coincidenza con i diretti per Roma;
2) ritocco razionale dell’orario degli altri treni in partenza, per metterli in coincidenza con le linee automobilistiche che fanno capo a Matera;
3) evitare le numerose soste durante i1 percorso e i lunghi ritardi;
4) curare le coincidenze con i treni della Rocchetta-Gioia;
5) miglioria del materiale rotabile.
Il Direttore delle Calabro-Lucane, ing. Savini si recò in Prefettura a lungo colloquio con l’illustre comm. Rosario Rossi e promise formalmente d’inoltrare, con parere favorevole, le richieste del Sig. Prefetto alla Direzione Generale del Movimento che ha sede a Milano.
E’ ovvio aggiungere che le richieste del sig. Prefetto corrispondono ai desideri da lungo tempo nutriti da tutta la cittadinanza; si ha ferma fiducia questa volta che l’autorità del richiedente varrà a renderli, ben presto, un fatto compiuto.
Ha preso possesso del suo ufficio di Commissario prefettizio del Comune, in luogo della disciolta Amministrazione, il cav. dott. Angeloni, sottoprefetto di Lagonegro.
Suo primo pensiero è stato quello di inviare telegrammi di devoto omaggio e di ossequio a Mussolini, all’ on. D’Alessio, al comm. Reale, prefetto di Potenza, e al comm. dott. Rosario Rossi, illustre prefetto della nostra provincia.
Alla cittadinanza poi ha rivolto il seguente manifesto:
Ho assunto la gestione temporanea del vostro antico e glorioso Comune per collaborare con tutte le gerarchie di Governo e di Partito alla realizzazione della più grande Matera.
Sono a vostra disposizione devotamente, sinceramente, totalmente.
L’onore reso alla vostra città dal Governo Nazionale, col recente provvedimento che ripristina l'antica nobiltà di rango per la bella Matera; 1’onore fatto a me, con 1’incarico oggi conferitomi, sono e debbono essere per voi e per me la causa, lo stimolo, la meta.
Sotto 1’alta e sapiente guida del rappresentante del Governo, con 1’amoroso vigilante illuminato aiuto del rappresentante del Partito, del figlio eletto di queste doviziose contrade, noi raggiungeremo in breve le nostre mete; e tutto potremo osare ed ancora meritare.
Concordia, disciplina, lavoro siano le norme di vita per tutti.
Ve ne darò 1’esempio io pel primo.
Ciascuno al suo posto, in umiltà e fedeltà


I lavori dell’ acquedotto procedono alacremente, dimodochè, quanto prima, questa antica aspirazione della città potrà essere appagata.
E stata già effettuata la prova della tubinatura di ghisa da Maninella a Venusio per circa 5 km., da Maninella ad Altamura è pronto lo scavo e i tubi sono a piè d’opera; da Venusio a Matera rimane ancora da fare lo scavo.
E sperabile che la inaugurazione di questa grande opera civile possa essere celebrata per la prossima Pasqua, o, al più tardi, il 24 maggio.
E stato anche redatto il progetto della fontana monumentale che dovrà sorgere nel piazzale del R. Liceo e trovasi ora all’approvazione del Genio Civile.
Dirigono i lavori dell’acquedotto gli ingegneri Zambrini e Salviati.


L’Arcivescovo di Matera, mons. dott. Anselmo Pecci, sacerdote predano per mente eletta e virtù civili, con nobile gesto, degno di encomio, ha messo a disposizione dell’illustrissimo signor Prefetto i vasti locali dell’ ex-Seminario, per agevolare la istituzione dei numerosi uffici che qui si effettuerà dopo la elevazione di Matera a capoluogo di provincia.


In forma strettamente privata è giunto, proveniente da Potenza, l'on. Francesco D’Alessio, segretario federale della nostra provincia. Egli era accompagnato dall’on. Loreto Gerardo, vice segretario federale, dal comm. Pasquale Indrio, dal comm. Pacilio.
Appena la cittadinanza ha avuto notizia del suo arrivo, gli è andata incontro e gli ha improvvisato una calorosissima dimostrazione di simpatia e di affetto.
Egli si è recato in Prefettura, ossequiato al suo ingresso, dal chiarissimo cav. dottore Luigi Farina, capo gabinetto; ed è entrato nell’ufficio dell’ill.mo sig. Prefetto, comm. dott. Rosario Rossi, con il quale ha avuto un lungo e cordiale colloquio.
L’on. D’Alessio si è intrattenuto a Matera tutta la giornata, ospite graditissimo del cav. Nunzio Riccardi. A rendere il saluto di omaggio e di devozione politica all’illustre parlamentare sono andati tutti i fascisti materani.


L’on. Francesco d’Alessio, Segretario provinciale, ha diretto alle camice nere del materano, assumendone la direzione, un vibrante ed entusiastico saluto, nel quale, dopo aver esaltato le tradizioni patriottiche di Matera, dice:
“Matera invia oggi il suo saluto cordiale alla città sorella e a tutti gli altri comuni della Basilicata ormai divisi in due unità provinciale. Agli uni, nell’ora del distacco, il nostro saluto non vuol essere di separazione. Troppi vincoli ci uniscono perché noi non sentiamo di dovere ancora lavorare per 1’elevamento e la prosperità del popolo lucano. Agli altri, che restano nella nuova provincia, Matera dice oggi la sua promessa di divenire non matrigna esosa, ma esempio assiduo di operosa virtù e di patriottica solidarietà.
“Tutta l’anima di questa Lucania Ionica dovrà essere e sarà vibrante di sentimento fascista; dovrà essere e sarà protesa come un arco pronto a scoccare verso le mete segnate dal Duca. Ma il capoluogo sarà il crogiuolo dove gli spiriti, purificandosi, si ritemprano nell’ entusiasmo e nella fede comune.
“Camicie nere, In quest’ora in cui sì inizia una nuova vita per le nostre contrade, occorre far sacrificio di ogni sentimento men che puro tutti riuniti in un solo fervore di opere e di idealità Il Duca ci ha segnato un arduo cammino. Bisogna raccogliere tutte le forze per percorrerlo. Ogni divisione sarebbe debolezza e sarebbe tradimento.
“Per il Duca, creatore e garanzia della nuova provincia, per il partito e per l’Italia, a noi I,,
La Delegata Provinciale dei Fasci Femminili, nobil donna Maria Zagarella dei Duchi Malvezzi, chiamata a reggere si importante ufficio, dalla fiducia di S. E. D’Alessio, si è messa subito all’opera con fervore di pensiero e ricchezza di programma fattivo.
Suo primo atto è stato quello di rivolgere parola di saluto e di incitamento a tutti i Fasci della Provincia con nobilissima circolare.


La Direzione generale dell’ Opera Nazionale Dopolavoro in Roma, ha nominato a Commissario provinciale S. E. l'on prof. Francesco D’Alessio.
Il signor Angelo Raffaele Licchelli, volontario e mutilato di guerra, nonché decorato al valor militare, è stato delegato dalla Federazione provinciale di Bari Arditi d’Italia a costituire nella nostra Città una Sezione della medesima associazione.
il Presidente dell’Associazione Materana agraria e zootecnica, cav. Nunzio Riccardi, ha diramato agli agricoltori un manifesto per acquistare i fertilizzanti per la concimazione del terreno nell’ interesse dell’agricoltura.


Nella vasta sala “ ‘Ideal ,, della nostra città, la gentile signorina dott. Elena Fambri, fermatasi qualche giorno a Matera per promuovere la creazione di indispensabili opere ed istituzioni di carattere igienico ed assistenziale della maternità e dell’infanzia, come va alacremente occupandosene in tutta la regione lucana, ha tenuta un’applauditissima conferenza in proposito.
Ad udire la parola piana ed incisiva della dotta oratrice era tutto il miglior pubblico materano; il gentil sesso era straordinariamente rappresentato. Nella sala vi si erano recate tutte le autorità locali e provinciali con a capo il Prefetto comm. dott. Rosario Rossi.
Dopo la erudita conferenza della dottoressa Fambri, è stato proiettato il film riproducente la visita fatta a Matera da S. M. il Re per l’inaugurazione del monumento ai Caduti in guerra.
La conferenza della dott. Fambri, e la sua infaticabile attività per il nobile scopo assistenziale, è oltremodo opportuna e lodevole, specie perché, bisogna pur confessarlo, da noi fino ad oggi erano miseramente tramontate quelle poche iniziative che qualche volenteroso aveva avanzate. Né l’esempio che veniva da Potenza giovava a spronare e ad imporsi.
Oggi però non dubitiamo più che Matera, anche di fronte ai gravi problemi che una provvida legge impone, richiamando al dovere i cittadini, nel campo dei più nobili sentimenti umani, saprà rendersi degna e benemerita dell’onore conferitole di capoluogo di una provincia, la quale, per le sue risorse naturali, per il suo altissimo patriottismo, per la fervida operosità delle sue popolazioni, potrà essere al fianco delle prime d’ Italia.


Nel salone del Consiglio Comunale, cortesemente concesso dal chiarissimo Commissario dott. Angeloni, si è riunito tutto il Fascio Femminile di Matera, forte di ben 102 camerate. Era presente la Dott. Elena Fambri, direttrice del corso d’igiene. Presiedeva l’adunanza la segretaria amministrativa signora Luciani Clelia, la quale prese subito la parola per annunciare la nomina della signora Maria Zagarella dei duchi Malvezzi a delegata provinciale e ne scusò l’assenza per lutto domestico.
Informò il Fascio che l’on. D’Alessio e il cav. Farina Luigi avevano espresso alla Sezione di Matera vivo elogio per la magnifica adunata di Potenza, al quarto annuale della Marcia su Roma, 28 ottobre 1926.
Lesse varie lettere della delegata generale, signora Elisa Majer Rizzoli, e fece appello al nobile cuore delle fasciste materane per ciò che riguarda le opere assistenziali.
Dette poi la parola alla esimia dott. Elena Fambri; questa rivolse cortese saluto al Fascio femminile, informandolo che la delegata generale le aveva per lettera manifestata sincera lode per la bella organizzazione di questa città. Spiegò poi la importanza del corso infermiere fasciste e disse che il partito fascista ha tanto a cuore questa iniziativa che si ricollega all’Opera Nazionale di protezione alla maternità e all’infanzia. Espresse la sua sicurezza che Matera, come sempre, si sarebbe fatta onore.
Si iscrissero 35 tra signore e signorine. Inoltre la segretaria rese noto all’assemblea che il sig. Pietro Tantalo, vice-commissario del Dopolavoro, aveva preso la lodevole iniziativa della istituzione di una Filodrammatica ed aveva chiesto l’adesione del Fascio. Elogiando la bella idea, pregò le socie di prestare la propria opera a questa forma di sana ricreazione.
Prima che l’adunanza avesse termine, la signora Luciani Clelia, sicura d’interpretare il pensiero della delegata provinciale assente e di tutto il Fascio, rivolse all’indirizzo della dott. Elena Fambri un breve discorso di sincero saluto; manifestò la gratitudine di tutta le donne fasciste materane per l’attiva opera spiegata nella sua permanenza in questa città e le fece preghiera di esprimere a Roma alla delegata nazionale l’omaggio del Fascio materano, sempre pronto, secondo gli ordini delle superiori gerarchie, a piegare e mente e animo agli ideali più santi di patria e di umanità.
La dott. Fambri, vivamente commossa, ringraziò la segretaria, tutte le fasciste e invio un pensiero affettuoso alla delegata provinciale signora Zagarella.

 

 

 

CRONACA DI MATERA
il Commissario Prefettizio al Comune, cav. dott. Angeloni, per disciplinare i vari servizi ha costituito delle commissioni di vigilanza nominando, per quella alle Guardie rurali, i signori cav. Filippo Giudicepietro, Turi Giuseppe, Chito Giovanni e Barbaro Giacinto.
Per quella alle Guardie Urbane, i sigg. Francesco Volpe, avv. Giuseppe d’Amato, Tortorelli Emanuele e Lapolla Ettore.
Per la Edilizia, i sigg. avv. Luigi Rotunno e ing. Vincenzo Corazza.
Per il cimitero, rev.do sac. Raffaele Marcosano e sac. Francesco Moliterni nonché i sigg. Casamassima Giorgio, del Giudice Tommaso e Rapanaro Antonino.
Infine, per il pubblico macello, ha nominato i sigg. Volpe Francesco, Quarto Eustachio e dott. Biagio Calculli.


Il Commissario prefettizio cav. dott. Alfredo Angeloni ha fatto dono della Biblioteca comunale al Circolo Sportivo Generale Gandolfo ,, aderente all’ O. N. D.


Proveniente da Ascoli Piceno è giunto il vice-Prefetto della provincia dott. Comm. Conti che ha preso possesso del suo ufficio. L’ illustre Prefetto dott. comm. Rossi non poteva ottenere migliore collaboratore. Il comm. Conti, che ha svolto il suo difficile compito, nelle importanti sedi di Napoli, Palermo ed Ascoli Piceno, con intelligenza e amore encomiabili, ha lasciato in quelle città gran ricordo di sé.
Gentiluomo dalla dirittura profonda, dalla intelligenza viva e geniale, uomo di fede e di azione, saprà anche qui profondere i tesori dell’animo suo con una sincera collaborazione al Prefetto comm. Rossi, tempra di funzionario superiore ad ogni elogio, per il benessere di questa Provincia.
Al comm. Conti vadano i sensi vivissimi della nostra stima ed il nostro voto augurale di benvenuto.


Proveniente da Mantova, ove gode fama di funzionario attivo ed energico, è giunto il primo Questore della Provincia di Matera, cav. uff. Vincenzo Pietrangeli.
All’esimio funzionario, vada il nostro benvenuto.


Sotto la presidenza del Prefetto comm. dott. Rosario Rossi e con 1’intervento dell’ Intendente di Finanza di Potenza, cav. uff. E. La Scala, e dei sigg. avv. Nicola Tortorelli, cav. avv. Felice Ventura e dei Consiglieri di Prefettura cav. dott. Carlo Passerelli e cav. dott. Luigi Farina e del ragioniere capo cav. Giorgio Travi, assistita dal segretario sig. Vincenzo Della Monica, sì e riunita per la prima volta la Giunta Prov. Amministrativa in sede di tutela.
Prima della trattazione degli affari è stato deliberato, all’ unanimità, lo invio a S. E. il Ministro dell’ Interno del seguente telegramma:
Questa Giunta Prov. Amministrativa, iniziando oggi sue funzioni, invia sensi devoto omaggio rispettoso saluto E. V. con assicurazione proposito ispirare costantemente propria azione alle direttive Governo — firmato : Prefetto Presidente — Rossi


Il Commissario straordinario presso 1’Amministrazione Provinciale di Matera, ritenuto che occorreva procedere alla designazione del componente, in rappresentanza di questa Provincia, unica interessata in merito, nel Consiglio di Amministrazione dell’Acquedotto Pugliese, ha con recente deliberazione, confermato nella onorifica carica S. E. 1’on. prof. Francesco D’Alessio, Segretario federale fascista.
L’opera finora autorevolmente e fattivamente spiegata dall’illustre uomo, al quale vanno i sensi di gratitudine imperitura di questa terra, quale componente del Consiglio predetto in rappresentanza fino a ieri della Basilicata, è a tutti nota.
I lavori procedono alacremente e si spera di poter nella prossima estate dissetare anche questa patriottica e laboriosa popolazione. Sono già pronti i progetti di due fontane delle quali una, monumentale, sorgerà al Largo Liceo a perenne ricordo del giorno, storico nella cronaca cittadina, in cui l’attesa di un popolo, per ventenni rimasta delusa, si traduce in possente realtà ad opera del Governo Fascista.


Con una solennissima adunanza di autorità e di popolo e con l’intervento del Prof. Rossi, S. E. D’Alessio ha insediato la federazione provinciale fascista, che risulta così costituita
Gnand’ uff. Gabriele Giordano, comm. avv. Vincenzo Santoro, cav. avv. Francesco Santoro.
Della Federazione fanno anche parte il comm. Andriulli, il comm. Grossi, ed il rag. Antonio Perazzi.
S. E. D’Alessio ha anche nominato 4 ispettori: l'on Nicola D’Alessio, il seniore della Milizia Agostino d’Enrico, e i valorosi combattenti Nicola Lopiano e Bonelli Giacomo.


Con una austera cerimonia e avvenuto 1’insediamento del nuovo Direttorio presso questa Sezione Fascista, nelle persone dei camerati signori Pietro Tantalo, avv. Michele Manfredi, cav. Gioacchino Capelluti-Altomare, avv. Nunzio Riccardi, dott. Cesare Passenelli. - A Segretario amministrativo è stato confermato il prof. Giuseppe Casalini.
Il Segretario federale S. E. D’ Alessio, che, a termini dello Statuto, assume il segretariato politico, nell’insediare il nuovo direttorio, ha rivolto ad esso un caldo appello, perché regni sovrana la concordia e perché tutti lavorino per rendersi degni dell’ onorifico incarico.
Al di sopra delle faziosità, egli ha detto, 1’attività dei gerarchi deve essere improntata sempre al bene del partito ed all’efficienza delle masse. Il disinteresse, la giustizia, la fede sincera, devono animare tutti dal più umile gregario ai più alti gerarchi. Bisogna servire devotamente, senza discutere, la causa nazionale, facendo opera di educazione politica e morale.


E' costituito per la Provincia di Matera, con sede a Matera, via Liceo, 1’Istituto Provinciale del Patronato Nazionale degl infortuni sul lavoro, il quale ha i propri fiduciari in tutti i Comuni.
Agli uffici del Patronato devono rivolgersi tutti gl’infortunati sul lavoro per il controllo delle lesioni, per consiglio e per assistenza medico-legale allo scopo di ottenere il giusto indennizzo spettante a norma di legge.


L’illustre Provveditore agli Studi cav. prof. Ambrdgio Mondino, intervenuto alla cerimonia dell’insediamento della Federazione Provinciale Fascista, ha voluto visitare con gentile pensiero le nostre scuole medie e primarie. Accompagnato dal Segretario cav. dott. Gerardo Albano, si è prima recato alla R. Scuola di Metodo, ricevuto dalla distinta direttrice prof. Elisa Gilio, ed accolto dai bimbi della Scuola Materna con gioconda infantile festività.
E’ quindi passato alla R. Scuola Complementare.
Nella sala di disegno, artisticamente addobbata con fiori e bandiere, ove erano schierati su due file tutti gli alunni dell’istituto, in divisa di Balilla ed Avanguardisti i primi, e di Piccole Italiane le altre, il cav. prof. Mondino è stato fatto segno ad una cordiale manifestazione di deferente simpatia, mentre veniva intonato l' inno "camicia nera ,,. Alla fine dei canto la bambina Edvige Luciani ha offerto, con acconce parole, una bella corbeille di fiori freschi. Il R. Provveditore, commosso, lodando i giovani che si preparano con l’inquadramento fascista per la nuova Italia di domani, ha spiegato il valore della istruzione e le finalità della scuola.
Il Preside ha ringraziato 1’ospite gradito della onorifica visita, invitandolo alla prossima commemorazione che, nel maggio, farà la sua scuola del Senatore conte Giuseppe Gattini, al qual nome si intitola l'Istituto.
La cerimonia si è chiusa con fervidi alalà al signor Provveditore, al Duce, a S. M. il Re, al Ministro Fedele ed a S. E. D’Alessio.
Un’ altra gradita sorpresa attendeva ancora il cav. Mondino, con la visita alle scuole primarie, ove, graziosi bimbi e belle bimbette, nei loro vestitini di Balilla e Piccole Italiane, hanno fatto ala al suo passaggio, mentre la piccola fanfara delle scuole stesse intonava inni patriottici.
Il Provveditore ha espresso all’esimio Ispettore Scolastico, cav. prof. A. Muscianisi, i1 suo sincero compiacimento per lo spettacolo davvero magnifico ed imponente offerto dalle scolaresche. Brevi parole ha poi rivolto agli insegnanti, per incitarli a sempre ben fare, per preparare gli uomini che continueranno la grandiosa opera di ricostruzione iniziata dal Duce Magnifico del Fascismo.
Il R. Ispettore prof. Muscianisi ha assicurato il cav. Mondino che i maestri di Matera sono all’altezza dei nuovi tempi e seguono con ammirevole disciplina le direttive del Governo Nazionale, in ogni campo dell’attività assistenziale, corporativa e di inquadramento. I nuovi programmi scolastici sono poi regolarmente svolti e nulla lascia a desiderare l’opera dei maestri della sua giurisdizione.
Dopo la bicchierata offerta nell’ufficio del R. Ispettore, il cav. Mondino è passato al R. Liceo Ginnasio ove si è svolta ancora una, bella cerimonia. La tirannia dello spazio ci vieta di dare un resoconto completo della permanenza a Matera del R. Provveditore agli Studi. Possiamo soltanto affermare che egli ha altamente ammirato il notevole progresso delle nostre scuole, che si presentano in piena efficienza e sembra che voglia proporre al Superiore Ministero 1’istituzione del Liceo Scientifico.
Su tale argomento ci siamo intrattenuti ampiamente in altra occasione. Vogliamo pertanto sperare che l’on. Ministero, dietro 1’autorevole interessamento di S. E. D’Alessio, del Prefetto comm. Rossi e del R. Provveditore agli Studi cav. Mondino, valorizzando tutti i sacrifici compiuti in ogni tempo per l’istruzione da questa cittadina, elevata ora a dignità di Capoluogo per volere di S. E. Mussolini, possa venire incontro ai voti di queste patriottiche popolazioni, ed arricchire la città di un altro importante istituto d’istruzione.


Il prof. Giuseppe Gaeta, appena assunto alla carica di Segretario Provinciale dell’ Associazione Fascista per la Scuola primaria, ha diretto a tutti i Direttori e maestri della Provincia un caldo appello perché nessuno resti fuori dei quadri dell’Associazione, facendo assegnamento sulla antica ed immutata fede al Regime, valorizzatore della Scuola e dei Maestri.
La nobil donna Grazietta Reale-Salis ha rivolto, a tutti i Fasci femminili della Provincia di Matera, il suo saluto augurale con la lettera che ci piace trascrivere integralmente:
Ricevo la comunicazione ufficiale, che per disposizione di S. E. Turati è stata creata a Matera una nuova Delegazione dei Fasci femminili per quella Provincia, nominando Delegata Provinciale la nobil donna Maria Malvezzi, Segretaria del Fascio femminile dei Capoluogo.
A S. E. Francesco D’Alessio, Segretario Federale di Matera, alla nuova Delegata, alle Segretarie, ai Direttori dei Fasci femminili della nuova Provincia, alle camerate tutte ed alle Piccole Italiane, mando il mio augurale, fervido saluto.
Nell’ora del commiato, giunga il mio commosso ringraziamento a voi, o Camerate, che avete collaborato con me nei campo della propaganda e in quello assistenziale, superando, non senza sacrificio, le più aspre difficoltà ed i pregiudizi di un ambiente sano e buono, ma restio ad ogni manifestazione esteriore, perché chiuso in una troppo ristretta cerchia di consuetudini primitive e familiari.
Vi giunga pure la mia calda raccomandazione di voler perseverare, sotto le nuove gerarchie provinciali, nella via iniziata, per il raggiungimento di quelle altissime finalità, che la saggezza e la ferrea volontà del Duce e la appassionata direzione di S. E. Turati hanno stabilito per i Fasci femminili, animate sempre dalla più pura fede fascista, contribuendo efficacemente alla rigenerazione spirituale e materiale di questa nobile Terra Lucana.

 



CRONACA DI MATERA
Il primo prefetto dello provincia di Matera, dottor Rosario Rossi ha lasciato la nostra Sede. A sostituirlo è stato inviato dalla fiducia del Capo del Governa l’illustre comm. Motori, al quale inviamo il nostra cordiale benvenuto.


S. E. Giuniati in forma privatissima ha visitato il nostro capoluogo dopo aver visitato i Comuni di Colobraro o di Tursi, la grande azienda agricola di Recoleto ed infine il costruendo villaggio agricolo di Pisticci interessandosi moltissimo delle condizioni dell’agricoltura in Provincia e delle opere.


A Matera S. E. Giuniati è sceso alla Prefettura, recandosi subito dopo alla sede dell’Amministrazione Provinciale dove e stato ricevuto dall’egregio gr. all. dottor Salvatore Pacilio, Commissario Straordinaria. S. E. Giuniati ha visitato gli uffici ammirando moltissimo il gran Salone cinquecentesco e dopo essersi compiaciuto vivamente col gr. all. Pacilio è ripartito allo volta di Venusio per visitare i lavori del costruendo villaggio agricolo.
Appena in città si è rapidamente diffusa la notizia della presenza del Ministro, una gran massa di popolo gli ha improvvisato una calorosa e simpatico dimostrazione.


Per geniale iniziativa del colto gentiluomo dott. Nello Luciani, che con intelletto d’amare dedica le sue migliori possenti energie per il bene della scuola che tanto egregiamente presiede, con una austera cerimonia fu commemorato il senatore conte Giuseppe Gattini al cul nome su intitola il fiorente istituto.
Nella grande palestra coperta, trasformata per l’occasione in una elegante sala artisticamente adorna di bandiere e festoni per opera del valoroso architetto prof. Progni della Scuola stessa, sono intervenute tutte le autorità cittadine, i capi degli istituti di educazione e di istruzione media e primaria con il corpo insegnante al completo e gli alunni. Gremì la vasta sala e con nata gentile ed entusiasta partecipò alla grande festa resa più solenne dall’intervento dell’illustre sig. Prefetto della Provincia comm. dott. Rasano Rossi e del comm. dott. Ambrogio Mandino R. Provveditore agli Studi qui venuto espressamente col segretario dott. Cenando Albano per la cerimonia nobilissima. Dopo alcuni inni patriottici cantati dagli alunni, il preside dott. Nella Luciani, ha iniziato il suo discorso. La sua parola smagliante ha tenuto soggiogato per circa un’ora il fine pubblico che ripetutamente lo ha applaudito manifestandogli la più viva sincera ovazione o viva ammirazione. E' impossibile riportare integralmente su queste colonne la dotta orazione che in alcuni punti ha raggiunto per contenuto profondo e la dizione elegante e perfetta le note di vera e fina elogia. Eccone soltanto qualche brano. Egli dico:
Onorevoli Autorità, egregi Signori, gentili Signore, Studenti,
Passano i secoli: passa l’umanità, ma, come pietre miliari, rimangono salde le opere di passione e di amore.
Dalle officine fumanti dove il maglia piega l’acciaio a nuove forme e l’operaio tende il braccio robusto al faticoso lavoro, dai campi freschi di aratro, ....
Chiude la conferenza con un saluto alle Autorità, al R. Provveditore fa la consegna della lapide al R. Commissario del Comune, e invita gli studenti ad essere degni emuli degli uomini illustri.
- Particolare attrazione ha avuto la seconda parte del programma. Dopo la declamazione dell’alunno Carlucci Francesco della lirica “ Al Duce ,,, si ebbe lo scoprimento della lapide commemorativa al senatore Gattini; l’eletto pubblico si è riversato nella palestro scoperta per assistere al saggio di ginnastica altamente educativa ed estetica delle squadre femminili e maschili. Nella smagliante divise di piccole italiane, cinte il capo del tricolore e alla vite una corona di rose variopinte, le alunne diedero inizia all’indimenticabile saggio ginnico svoltosi al comando della infaticabile e brava signorina Prof, Ester Cuscianna, ottima delegata delle piccole italiane nella provincia di Matera. in perfetta sincronia con le note melodiche della “ Danza delle libellule ,,, le care giovinette con energia piena di spigliatezza e di grazia suggestiva eseguivano in modo impeccabile difficili progressioni a corpo libero ideato e dirette dalla signorina Cuscianna. Molto ammirato pure sono state le evoluzioni e gli esercizi a corpo libero e agli appoggi della squadra maschile preparata e diretta dal valente Prof. Gaetano Porcani, ma vero entusiasmo ha suscitato il quadro “ Viva il tricolore ,, formata dalle due squadre ed applauditissima infine la bellissima artistica piramide trionfale di omaggio al Duce nostro magnifico, della squadra femminile. Unanime,vivissimo è stato il compiacimento delle autorità e di tutti gli intervenuti che meritatamente hanno festeggiato la distinta prof. Cuscianna e le sue alunne dilette.
Un bravo di cuore è stato pure tributato al giovane prof. Parcani. I cori, Giovinezza, Marcia Reale, l'Inno dei Balilla, cantati con perfetta intonazione dagli alunni tutti sotto l’abile direzione del prof. di canto della R. Scuola di Metodo sig. Giacinto Pizzilli furono assai applauditi e così pure la scelta orchestra da lui diretta ebbe l’encomio più lusinghiero.


Il “ Foglio d’Ordini ,, del Partito, ha annunziato con tacitiana semplicità, che dopo 18 mesi di arduo incessante lavoro, Matera, da secoli assetata, per la provvidenza amorosa del Governo Nazionale, ha avuto il suo acquedotto ,,; ed ha riportato, senza commenti, il lapidario telegramma di omaggio inviato al Duce, dal Podestà locale:
Nel momento in cui l’acqua benefica del Sole zampillo nella nostra storica fontana, questo popolo, che l’abbandono dei passati governi rese sitibondo nel corpo e nell’anima, rivolge esultando grato pensiero E. V. alla cui volontà devesi rapido compimento opera, e benedice nella fatica, nell’amore e nel dolore il Duce magnifico, come destino invincibile ed eterno e artefice della nuova grande Italia.
La vecchia città di Matera, dalle case scavate nel macigno, area e secca dal sale, ha veduto nell’acqua zampillante dalla storica fontana di Ferdinando, il simbolo della nuova vita, che si è iniziata con 1’Era fascista. Ed all’inaugurazione dell’opera grandiosa ha partecipato lo spirito vivo e grata delle popolazioni la cui palese commozione verrebbe sciupata da ogni retorica.
Il popolo acclamano si è adunata nella piazza della storica fontana, il cui fiocco di acqua argentea richiamava alle loro menti tutto un passato di indicibili sacrifici morali e di meschini patteggiamenti elettorali.
L’acquedotto Pugliese, sotto la guida di un fascista di fede purissima e di altissimo intelletto, ing. Gaetano Postiglione, ha compiuto in breve volgere di tempo l’opera che corona uno dei più grandi sforzi del Governo fascista nella rinnovata provincia di Matera.
Un altipiano si frapponeva tra il canale principale dell’acquedotto e la città. E gli uomini lo hanno superato.
Tra Cassano e Grumo è sorto un impianto elettro-termico che solleva una massa imponente di acqua purissima: 160.000 litri all’ora. Le grosse pompe aspirano come avide bocche assetate le acque del gran-canale, ed attraverso una condotta di ghisa, le gettano in un enorme serbatoio scavato nella roccia brulla della Murgia, capace di settemila metri cubi, un lago, una montagna di acqua che sale la montagna, vi si incassa, vi si riposa primo di abbeverare la regione.
La sub-diramazione in servizio di Matoro, lunga 18.214 metri, a partire dal serbatoio partitore di Altamura, si sviluppa per quasi tutta la sua lunghezza in sede propria, costeggiando la strada principale Altamura-Matera, ubicata su di un’altura a nord-ovest dell’abitato.
Basta conoscere la natura del terreno dell’altipiano e delle Murge per comprendere quali difficoltà si siano dovute superare per la costruzione delle opere grandiose.
Ed il lavoro colossale è stato compiuto in pochissimo tempo. Nel 1923 era solo in costruzione lentissimo la metà più alta della condotta ascendente, ed il serbatoio delle Murge Sgolgone, e mancavano perfino i progetti esecutivi di tutte le altre opere, oggi già costrutto per Altamura e Matera, ed in rapido costruzione per Gravina e Santeramo.


Il comm. Carlo Romagnoli, commissario straordinario per la Federazione Fascista di questa provincia, accompagnato dal comm. avv. Vincenzo Santoro e dell’avvocato Michele Manfredi, si è recato a visitare i lavori della grande galleria sulla linea ferroviaria che congiungerà Matera con Ferraridina a molti altri comuni della provincia, il traforo della montagna sulla quale è posto il comune di Miglionico iniziato nel 1921 ed eseguito dalle due imprese cav. Tirapani e ing. Pozzi, a giudizio dei molti tecnici che sono venuti da ogni parte ad osservarla rappresenta nel genere una delle opero più difficili che si siano fin qui eseguite in Europa. Tutte le forze occulte e formidabili che si celano nelle profondità inesplorata della terra: l’acqua, il gas metano, la frana, hanno congiurato contro l’ostinata fatica degli uomini alla quale arriderà tuttavia in fine immancabile la vittoria.
Ricevuti all’ ingresso del cantiere dal cav. Augusta Tirapani, i visitatori, dopo aver ammirato i grandiosi impianti di macchinario e quello per la ventilazione della galleria, preso posto in un carrello decauville hanno percorso i due chilometri di traforo già compiuti e si sono portati sul luogo ove ininterrottamente, notte e giorno ferve il lavoro.
Quivi, un forte numero di operai specialisti, con 1’accanimento che è talvolta quasi eroismo, tanti sono i pericoli che ungono l'ingrata fatica, al fioco lume delle lampade di sicurezza, scava ed avanza lentamente ma inesorabilmente.
A misura che si procedo nella escavarione, e contendono la continua terribile minaccia del terreno franoso, si pongono innumerevoli tronchi di gigantesca seziono che vengono poi rimossi quando si esegue la rivestitura che vien fatta in muratura con mattoni per lo spessore di m. 1.20.
Alla fine della visita che è stata del più grande interesse, il comm, Romagnoli si è vivamente compiaciuto col cav. Tirapani. coraggioso industriale di larghe vedute e di alacre operosità, ed ha espresso insieme agli altri visitatori il fervido augurio che i lavori possano essere compiuti quanto prima e possa anche presto esser messa in esercizio la ferrovia destinata a recare vita e prosperità a tanti comuni della provincia.

a Matera, il prefetto comm. Rossi accolto, nonostante l’arrivo in forma privata, da una grande e spontanea manifestazione di giubilo da tutta la cittadinanza, nell’atto di insediarsi ha spedito i seguenti telegrammi.
Al primo aiutante di campo di S. M. il Re. Queste popolazioni, esultanti per costituzione nuova Provincia Matera realizzazione loro secolare aspirazione, innalzano anima vibrante di devozione, alla Maestà del Re espressione e simbolo gloria grandezza della Patria. Prego Eccellenza vostra volersi fare interprete presso Augusto Sovrano tali sentimenti e voler gradire miei personali ossequi.
A S. E. il Ministro dell’ Interno. Sono oggi arrivato in questa città. Nello assumere mie funzioni, rivolgo E. V. devoto saluto, confermando massimo impegno adempimento mio compito. Ossequi.
A Sua Eccellenza il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’ Interno. Nello assumere mie funzioni, prego gradire devoto saluto, sensi cordiale ossequio.
A 5. E. l'on. D’ Alessio segretario della Federazione provinciale fascista.
Nel ricambiare cordialmente cortese saluto Federazione Fascista Basilicata e suo, assicuro essere mia alta aspirazione contribuire prosperità Provincia Matera e corrispondere fiducia Governo.
Nello stesso tempo ha lanciato ai cittadini della Provincia un nobile manifesto.
All’egregio rappresentante del Governo Nazionale, i cittadini si rivolgono fiduciosi attendendo dalla sua opera solerte ed illuminata la sollecita e completa risoluzione dei molteplici problemi vitali che interessano la nuova provincia.
Suo coadiuvatore immediato nell’ardua fatica, è il cav. Farina, già nostro egregio e stimatissimo sottoprefetto, la cui nomina a Capo di Gabinetto è stata appresa con entusiasmo da tutti i cittadini.


Il prefetto Gr. Uff. Reale ha inviato ai Sindaci, ai Podestà ed ai Segretari politici del circondano di Matera, un vibrante saluto, di commiato.


E stato in visita l'on. D'Alessio, segretario federale della Provincia, per tenere un discorso sul Prestito Littonio. Egli era accompagnato dal cav. Farina, amato e stimato nostro sottoprefetto, il quale era andato incontro ad ossequiarlo. E stato ricevuto con una grandiosa manifestazione di affetto e di stima. Un imponente corteo mirabilmente organizzato dal pro-sindaco e segretario politico, comm. Giordano, lo ha accolto con esuberante entusiasmo. Tutte le autorità, tutte le Associazioni, tutto il popolo ha partecipato a questo tributo di devozione al capo del Fascismo di Basilicata, dando, nel tempo stesso, prova di alto e squisito senso di disciplina. Matera si è svegliata stamane avvolta nel tricolore, poiché non vi era balcone, non vi era finestra che non fosse pavesata della nostra smagliante bandiera. E anche sotto un cielo plumbeo e piovigginoso, l’anima cittadina si è aperta ad un impeto di entusiasmo e di amore.
L’on. D’Alessio si è recato al teatro Ideal dove ha tenuto, davanti a migliaia di cittadini, un denso e profondo discorso sul Prestito Littonio.
Il discorso, è stato più volte applaudito.
Dopo il discorso l’on. D’Alessio è stato ospite, per una colazione, del Sottoprefetto cav. Farina e della di lui distintissima famiglia. Dopo la colazione in Sotto-prefettura sono incominciate le operazioni di sottoscrizione che in breve ha raggiunto la somma di 300.000 lire. Ha visitato poi la sede dei combattenti, ricevuto dal presidente sig. Tantalo, e poi la sede del Fascio. Quindi è ripartito alla volta di Roma.
Si è svolta la cerimonia solenne del giuramento degli avvocati di Matera sulla nuova formula prescritta dal Governo Nazionale.
Ha pronunziato nobili parole 1’illustre Presidente del Tribunale cav. Andrea Lupo. Il procuratore del Re, avv. Casoria, ha lumeggiato in un forbito discorso, il significato ed il valore altissimo delle cerimonia.
A tutti, ha risposto in nome del Foro il Presidente della Commissione Reale, Grand’Uff. Giordano, accennando per sommi capi, alle gloriose tradizioni del Foro Meridionale a rivendicando la nobiltà, l’altezza del ministero della funzione di avvocato.
Subito dopo, gli avvocati, al completo, si son recati a rendere omaggio al Prefetto, che li ha trattenuti in cordiale colloquio.

 

da "la Basilicata nel Mondo" (1924 -1927)
 


 

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