La linea
Potenza-Sellata-Abriala delle Ferrovie Calabro Lucane
Realizzata
negli anni ‘20 e rimasta attiva fino agli anni ‘50, la linea a
scartamento ridotto delle Ferrovie Calabro-Lucane (oggi Apulo-lucane),
rappresentò per l’epoca in cui fu realizzata un grande sforzo economico
fatto nel tentativo di togliere dall’isolamento le comunità dell’interno
della regione. Basta osservare gli arditi viadotti e le lunghe gallerie
ancora in perfetto stato per capire le difficoltà tecniche poste agli
ingegneri dal tormentato andamento del terreno. Il tratto che collegava
Potenza ad Abriola era lungo complessivamente 26 km e superava un
dislivello di circa 450 metri: dalla stazione di Potenza a m 670,
si saliva agli 860 m di Pignola e si raggiungeva la quota massima di
1115 m della stazione di Sellata. Il tracciato si snodava nel tratto
iniziale lungo 9 km, da Potenza alla stazione di Madonna del Pantano,
costeggiando prima il torrente Tora, poi lambendo le sponde del lago.
Dalla frazione una linea molto accidentata ed in forte pendenza
raggiungeva dopo circa 3 km la stazione di Pignola. Dal paese iniziava
il tratto più difficile, lungo circa 6,5 km, che attraverso gallerie e
ponti mozza fiato, raggiungeva la stazione di Sellata. Il passo era
valicato da una lunga galleria di 1148 m, poi iniziava la discesa
discesa di 5,5 km con una pendenza media di oltre il 6%, verso
Abriola.
Da qui la linea proseguiva
per la stazione di Anzi, al 34°km da Potenza, raggiungeva la
stazione di Calvello, al 37° km, e terminava a Laurenzana dopo 42,6
km. Il progetto
originario prevedeva il prolungamento di questa tratta ferroviaria, fino
a raggiungere la linea ionica allo scalo di Nova Siri.
da: Sellata-Volturino -
A.P.T. Basilicata
testo di Adriana Bianchini - Caterina Coppola