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LE PIAZZE, LE VIE, ...

 

Piazza Mario Pagano

I lavori per la realizzazione della Piazza iniziarono nel 1839, per volontà dell’Intendente Winspeare, con l’abbattimento delle casette con “sottani” abitate da contadini ed artigiani, ma furono completati solo tra il 1842 ed il 1847 ad opera dell’Intendente Duca della Verdura. In origine chiamata “Piazza del Mercato” (vi si svolgeva il mercato della domenica), divenne successivamente “Piazza dell’Intendenza” (poiché vi si affacciava il Palazzo del Governo, sede dell’Intendente) e “Piazza Prefettura” (dopo l’insurrezione di Potenza del 18 Agosto 1860 e la sostituzione dell’Intendente col Prefetto).

Intorno al 1870, fu intitolata a Mario Pagano, giurista nato a Brienza (PZ) nel 1778, giustiziato nel 1799 per la sua attiva partecipazione alla Costituzione della Repubblica Partenopea negli anni infuocati della Rivoluzione Francese.

 

Larghetto intitolato a Mons. D’Elia.

Prospiciente all’ingresso principale della Chiesa della Santissima Trinità è il Larghetto della Trinità che alle spalle della Chiesa, su via Cairoli, si congiunge al Larghetto intitolato a Monsignor D’Elia, ritratto nel medaglione bronzeo affisso sulla parete esterna dell'edificio.

 

 

Piazza Duca della Verdura

Piccolo e grazioso slargo incastonato tra gli edifici, è collegato da scalinate alla Via Pretoria, da un lato, alla sottostante Via del Popolo, dall’altro. Un tempo era chiamato Largo Tassiello o Porta della Trinità per la presenza della posterula alla termine della scalinata di congiungimento con la Via Pretoria (ancora visibile  nel 1857).

Dal 1845, il Regolamento di Polizia Urbana e Rurale stabilì che vi si dovesse svolgere la vendita della carne, del pesce e del baccalà. La Piazzetta, priva di pavimentazione, polverosa e invasa dalla spazzatura e dai resti delle macellazioni, fu ridotto a luogo malsano ed inospitale, fino a quando Francesco Benso Duca della Verdura, Intendente a Potenza dal 1847, ne dispose la bonifica e la pavimentazione.

Agli inizi del secolo scorso, per una evidente incomprensione della denominazione derivante dal nome dell’antico Intendente della città, determinata anche dalla destinazione d’uso dello slargo, la Piazzetta divenne per i potentini la “Piazzetta del Pesce” o “Piazza della Verdura”. Fino alla ristrutturazione a seguito del terremoto del 1980, erano visibili, al centro della stessa, due file parallele di banconi in pietra, coperti da un’unica grande tettoia, destinati appunto allo svolgimento del mercatino di generi alimentari.

La Piazzetta ha conservato, in parte, l’antica destinazione commerciale; ma nei mesi estivi si trasforma in “spazio culturale”, ospitando rassegne cinematografiche e manifestazioni musicali.

 

 

Piazza Giacomo Matteotti

L’antica denominazione di Piazza Sedile (mutata nel secolo scorso in Piazza del Fascio e, dopo il 1944, in Piazza Giacomo Matteotti) rivela la sua originaria destinazione “politica”. Qui sorgeva il Seggio dell’Università, dove si riuniva il popolo in occasione delle assemblee elettorali, probabilmente risalente nel suo impianto originario all’epoca Angioina. Sulla piazza si affacciavano botteghe e taverne, e, per Decreto Regio del 1810, vi si svolgeva il mercato alimentare.

Sul lato meridionale, lì dove oggi sorgono il Muraglione ed il Tempietto di S. Gerardo, c’erano la cappella di S. Domenico, con la vicina Torre, i locali della cosiddetta neviera (dove si raccoglieva la neve), la Porta ed il Vicolo della Beccheria (dove avveniva la macellazione degli animali e la vendita delle carni).

In occasione della festa del Patrono della città, S. Gerardo, nella piazza veniva innalzata la cassa armonica, per le  esibizioni della banda musicale.

 

 

Via Due Torri

Lungo la Via Due Torri si conservano ancor oggi due torri medievali, con segni di rifacimenti di epoca Aragonese e successivi.

 

 

Piazzetta Martiri Lucani

Anticamente era denominata Largo dea Mefitis, per la presenza di un sacello della dea venerata dai Lucani, prima, e dai Romani poi.

Il culto della dea Mefitis, attestato nel santuario di Rossano di Vaglio dal IV secolo a.C. al I secolo d.C., fu trasferito a Potenza, verosimilmente nell’area coincidente con la Piazzetta, dove sorgeva un piccolo edificio a lei dedicato. Gli storici locali ricordano infatti che in quella zona fu rinvenuta un’ara dedicata alla dea Mefitis, attualmente murata sulla parete esterna di Palazzo Loffredo in Piazza Liceo.

Nella stessa zona, intorno alla seconda metà del XV secolo, fu costruita la Cappella di S. Nicola, che si affacciava sul tratto della “Via sacra delle Chiese” tra Piazza Giacomo Matteotti e porta  S. Giovanni. Dopo l’Unità d’Italia, in memoria dei valorosi caduti nelle insurrezioni dal 1799 al 1860, il larghetto è stato intitolato ai Martiri Lucani.

 

 

Rione popolare di Via/Piazza Crispi

Il Rione venne realizzato negli anni Venti del secolo scorso, su progetto degli ingegneri E. Simeoni, S. Reale e V. Ricciuti, i quali si ispirarono alle città giardino inglesi per realizzare il complesso di zone alberate e di edifici impreziositi da ricercati effetti cromatici, determinati dall’alternanza di mattoni e decorazioni a stucco.

 

 

 

pubblicazione autorizzata:            

Comune di Potenza - unità di direzione     
cultura, politiche giovanili, promoz. immagine
( testo: D. Mancusi - C. Serra )        

 

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