Chiesa di S. Rocco

 

Rione S. Rocco - L'edificio nacque sulle rovine di una precedente cappella edificata tra il 1400 ed il 1500 in seguito ad una terribile pestilenza, detta "Delle Ghiandole". Al periodo di fondazione dell'originario luogo di culto risale anche l'istituzione dell'omonima Confraternita, il cui statuto fu riconosciuto nel 1789 da Ferdinando IV di Borbone. Il logorio del tempo ne causò il crollo completo nel 1832 e la Confraternita solo nel 1860 diede inizio alla costruzione del un nuovo edificio. Nel corso di un biennio, grazie al cospicuo sostegno economico dei fedeli, fu riaperta al culto la Chiesa del "Pellegrino di Montpelier".
Ben visibile al centro dell'architrave del portale d'ingresso una formella in marmo recante in rilievo l'effigie di S. Rocco, databile al 1857 ed attribuibile allo scultore lucano Michele Busciolano. In facciata si apre un varco luce di forma semicircolare che si ripete anche sulle pareti laterali; mentre, sul lato sinistro adiacente l'abside, si leva il campanile. Tale corpo di fabbrica, a tre livelli, culmina con una cuspide troncopiramidale in cui si conserva una campana non più in funzione, fusa nel 1565 e dedicata a S. Lorenzo da Padula.Sul lato destro del prospetto principale si ammira una statua in bronzo raffigurante S. Rocco, realizzata nel 1969 su progetto del parroco don Salvatore Vigilante, alla cui sinistra, all'interno di una piccola nicchia, si scorge una stele funeraria di epoca romana (I secolo d.C). In posizione quasi simmetrica, all'esterno dei due cappelloni semicilindrici, sono appena visibili due formelle incassate e scolpite a rilievo, delle quali è leggibile solo quella del cappellone destro che sembra raffigurare una scena di deposizione.
L'impianto, "a croce latina", è a tre navate. I due cappelloni laterali e l'abside, di uguali dimensioni, presentano una copertura "a calotta emisferica" impreziosita da riquadri ottagonali degradanti, recanti al centro un motivo vegetale. Colpisce, nell'interno, l'abbondanza di stucchi dorati in contrasto con il sobrio rivestimento basamentale in pietra di Trani.
Nel cappellone di destra, su un altare in marmo, all'interno di un'edicola, si conserva una scultura in legno policromo raffigurante S. Rocco, anch'essa realizzata nel 1859 dal potentino Michele Busciolano. Secondo un modello iconografico assai diffuso, il Santo è raffigurato come un giovane barbato, nelle vesti e con il bastone da pellegrino, nell'atto di indicare il bubbone della peste sulla gamba sinistra.
Al di là dell'altare maggiore, si ammira un crocifisso ligneo di pregevole fattura risalente al XV secolo, su cui il Cristo, secondo i caratteri tipici dell'epoca, è raffigurato con un attento studio dei particolari anatomici.

 

pubblicazione autorizzata:
Comune di Potenza - unità di direzione
cultura, politiche giovanili, promoz. immagine
( testo: D. Mancusi - C. Serra )

 

 

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