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Abbazia San Michele Arcangelo (le origini)

Il primo insediamento benedettino di Montescaglioso nasce, probabilmente, verso la metà del secolo XI intorno ad un piccolo santuario inicaclico, che sorgeva all'esterno dell'abitato altomedievale. L'abbazia conosce una lunga fase di espansione, che prende avvio con un vasto progetto edilizio di ampliamento del cenobio e con la realizzazione di una nuova grande chiesa consacrata nel 1099. Nel XIII secolo il nucleo dell'abbazia è formato dalla chiesa, suddivisa in tre navate, e dal chiostro adiacente al lato meridionale dell'edificio sacro. Alla metà del XIII secolo risale la realizzazione del campanile, il quale ripete in forma ridotta l'articolazione della torre del Duomo di Matera. Nel XIV secolo, in seguito alle lotte tra papato e impero, la comunità benedettina visse un periodo d'impoverimento. Nel 1484 l'abbazia, ridotta quasi ad un rudere, venne affidata alla Congregazione benedettina di San Giustina da Pidova che si adoperò affinché fosse approntato un programma di ricostruzione, che interessò, durante la seconda metà del XVI secolo, principalmente le fabbriche esistenti con l'aggiunta di un altro chiostro a quello primitivo. Durante tutto il XVII secolo i monaci commissionarono la costruzione di un'imponente cupola, numerosi interventi di restauro e, soprattutto, un ampio programma di rinnovo dell'apparato decorativo. Le opere di restauro continuarono anche per tutto il 1700 con la realizzazione della cappella di S. Barbara. Nei primi anni del 1800, con le leggi di abolizione della feudalità, i monaci persero tutte le proprietà possedute a Montescaglioso e il monastero divenne di proprietà del Comune. L'impianto dell'abbazia ha forma rettangolare originata dall'unione dei due chiostri quadrati con sette arcate per lato. Il chiostro occidentale, dove sul lato ovest è situato l'ingresso al monastero, ospitava al piano terra i locali di uso ordinario. Al piano superiore, oltre all'appartamento dell'Abate, c'era un salone di rappresentanza, la biblioteca, la foresteria e l'infermeria. Il chiostro orientale accoglieva al piano terra la lavanderia e le &eine con i depositi e i refettori. Al primo piano c'erano le celle dei frati. La chiesa è adiacente al Iato nord del chiostro orientale. Un corpo di fabbrica parzialmente crollato posto sul lato est dell'impianto perimetra un grande cortile interamente recintato. Qui erano sistemate le stalle e gli ambienti per la servitù. L'abbazia situata in cima alla collina di Montescaeliciso si rapporta con la sottostante valle del Bradano mediante due prospetti fortificati che si collegano aitmsti della cinta muraria del paese.

Autore: Cartello affisso nei pressi dell'Abbazia

 

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