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Chiesa di San Rocco

Chiesa di San Rocco

La Chiesa, dedicata al patrono del paese San Rocco, era in precedenza intitolata a Santa Maria la Grotta. Essa è situata in Largo San Rocco, un tempo denominato -Piazzolla-, uno spazio che doveva servire per lo svolgimento di alcune riunioni cittadine, al pari di quelle che si svolgevano nella pubblica piazza. In nome dì Santa Maria la Grotta deriva dall'omonima statua presente in questa chiesa, della metà del XIV secolo e raffigurante una Madonna in trono con Bambino, come testimoniano alcuni documenti dell'archivio parrocchiale che appellano l'immagine Madonna della Grotta. La facciata della chiesa, in stile romanico è a salienti e presenta alla sommità un busto in pietra raffigurante l'Eterno Padre. Sempre sulla facciata, è possibile ammirare un bel rosone centrale, abbellito da colonne ed affiancato da due finestre. Tre bassorilievi, collocati più in basso del rosone, tutti risalenti al XVII secolo, raffigurano lo stemma del comune di Grottole, con ai lati la Madonna e l'Angelo Gabriele che gli porta il lieto annunzio. L'interno dell'edificio è diviso in tre navate. La navata sinistra è suddivisa in tre campate ed è adornata con stucchi: la prima campata contiene l'altare e la statua del Santo patrono; la seconda, l'altare e la statua della Vergine Assunta; la terza, un'altare contenente una tela, degli inizi del seicento, raffigurante la Trinità e due Santi genuflessi, attribuita a Giovanni Angelo D'Ambrogio da Saponara. Nella navata centrale, sopra il portale maggiore, è posta la cantoria lignea che sorregge l'organo. Il pulpito, a base poligonale, si presenta interamente intagliato e di finissima fattura, sormontato da un piccolo soffitto ligneo. In fondo alla navata centrale è posto un grande polittico, formato da sette tele, all'interno del quale troneggia la statua raffigurante la Madonna della Grotta. Il polittico fu commissionato al pittore tricarichese Pietro Antonio Ferro nel 1630, e raffigura le Sette opere di misericordia corporale. Di pregio anche l'altare posto nella terza campata della navata destra, adorno di bassorilievi in pietra, e ciò che resta dagli affreschi floreali che decoravano il soffitto della sacrestia. Dalla seconda metà del XVIII secolo e fino al 9 luglio 1798, la chiesa fu sede della parrocchia dei Santi Luca e Giuliano, prima che la stessa venisse trasferita all'interno della chiesa di San Pietro. Alla destra della chiesa c'era un piccolo ospedale, dove la cura degli infermi era probabilmente affidata ai membri di una confraternita.

Autore: Cartello esposto nei pressi della chiesa

 

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