INDICE

Avanti >>

.

Chiesa dei Santi Luca e Giuliano

Chiesa dei Santi Luca e Giuliano

Costruita a partire dalla prima metà del secolo XVI, fu dedicata ai santi Luca evangelista e Giuliano vescovo, posta a ridosso di un'antica torre di difesa in seguito riutilizzata come campanile. Divenne chiesa parrocchiale dopo che la sede venne qui translata dalla chiesa di santa Maria maggiore, con l'autorità ed il consenso di papa Giulio Il. I santi Luca e Giuliano, oltre ad essere i titolari della parrocchia, furono per lungo tempo i patroni e i protettori del paese, prima che subentrasse la devozione in onore di san Rocco. 11 portale, secondo la data incisa sullo stesso, fu completata nell'anno 1595 dallo scalpellino Giulio Carrara della Padula. Sulla facciata erano poste cinque statue in pietra, raffiguranti l'Eterno Padre, in alto al centro, ed i quattro Evangelisti. L'archivio parrocchiale conserva un importante documento che ci parla di questo edificio, ossia lo -Stato della Chiesa dei Santi Luca e Giuliano- redatto nel 1726 dall'arciprete Don Carlo Benincasa. Qui si legge che l'interno della chiesa ospitava ben nove altari, tutti ben adorni di statue ed immagini sacre. Nella zona absidale della chiesa era posto il -sarcofago dei presbiteri-, ossia una fossa sepolcrare atta ad ospitare i resti mortali dei sacerdoti più importanti. Dalla visita pastorale del 1657, compiuta dal vescovo Giovanni Battista Spinola, si evince che il campanile era in rovina e le campane non potevano essere utilizzate, per cui furono effettuati urgenti lavori di riparazione. La chiesa subì danni notevoli a seguito del sisma nel giorno 8 settembre 1694, che devastò l'intera Basilicata, tanto che il clero, l'Università ed i cittadini dovettero impegnare ingenti somme, per le opportune riparazioni, al fine di ripristinare l'utilizzo della struttura. Ancora nel 1767 furono effettuati dei lavori di consolidamento dell'edificio, con l'aggiunta di una struttura fungente da contrafforte, posta nella zona laterale sinistra sottostante all'abside. Dalla metà del settecento, probabilmente a causa di grandi problemi statici e dei continui crolli, la chiesa non venne più officiata, ed il clero si trasferì, di qui, nella chiesa di Santa Maria la Grotta. Da questo momento fino alla metà dell'ottocento, ci furono pochi, timidi ed insufficienti sforzi, da parte del clero locale e dalle autorità civili, per riportare la chiesa dei Santi Luca e Giuliano alla piena funzionalità. Non molto è stato salvato nel tempo dei beni esistenti all'interno di questa chiesa, tuttavia, sopravvivono alcune tele, statue ed ì documenti d'archivio. Della chiesa che per circa tre secoli ha rappresentato il fasto 40121 parrocchia di Grottole, ora non resta che un silenzioso rudere.

Autore: Cartello esposto nei pressi della chiesa

 

[ Home ]  [Scrivici]