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LATRONICO - da: "La Basilicata nel Mondo" 1924 - 1927

A Latronico
Il 15 dello scorso giugno è stata inaugurata la lapide ai nostri eroi caduti sul campo dell’onore.
Va data lode al Sindaco che ha saputo condurre a termine quest’opera doverosa.
La cerimonia riuscì solenne il corteo formatosi nella piazza del Municipio, attraversando l'intero paese, si recò in Piazza Umberto primo, dove sulla facciata della Cappella di S. M, delle Grazie fu murata la lapide.
Precedeva la musica, seguita dal consiglio e dalla giunta comunale al completo, dalla Società operaia con bandiera, dalle scolaresche con bandiere e dall’ intera cittadinanza commossa. Lo benedizione fu impartita dal parroco Fiore. Parlarono assai applauditi: il Sindaco, il parroco, il presidente dei combattenti, il cav. Basile, il maestro D’Angelo ed il Signor Zaccara.
L’Onorevole Michele Gioia telegrafò scusando l’assenza.



a Latronico
Una distinta signorina, Francesca, diciannovenne, molto nota in paese per la sua avvenente bellezza, ha troncato con un colpo di rivoltella sparatosi in direzione del cuore, la propria esistenza,
La causale del dramma? Il solito amore contrastato, che dovrebbe, invece, essere lasciato libero di manifestarsi, affidato alla sola voce dell’anima umana.
La signorina Francesca, amava ardentemente da tempo un proprio cugino, Luigi,ed era da questi corrisposta di uguale affetto. Ma né il padre di lei, né la madre del giovane Luigi, signora Gelsomino, vedevano di buon occhio questa relazione; ed il contrasto dei genitori rendeva alla fantasia degli innamorati più bella la loro passione di amore, più seducente il sogno della loro anima. — Sennonché, quanto pia essi si amavano, tanto maggiori erano i litigi in casa, e più aspri i rimproveri. La madre dei Luigi, specialmente, reclamava dal padre di Francesca, che questa lasciasse stare in pace il figlio, e non gli desse retta. Il padre di Francesca, naturalmente, a simili rimostranze, sfogava la sua collera sulla infelice Francesca, costretta così a subire umiliazioni continue nella propria casa, dove ella avrebbe avuto ancora bisogno, per la sua età, di sentire aleggiarvi intorno la carezza ed il sorriso perenne dei suoi cari.
Stanca la infelice creatura , che sembrava nata per amare, pensò l'altro giorno di mettere fine allo strazio della sua anima, offesa di continuo nel più puro dei suoi sentimenti, e dopo una delle solite scenate paterne — subita con umiltà e rassegnazione, come sempre — alle prime luci del mattino, con un colpo di rivoltella in direzione del cuore, che la rese all’istante cadavere, dette l’ultimo addio alla vita.
L’ impressione nella cittadinanza per la tragica fine della giovinetta immolatasi volontariamente sull’altare del pregiudizio sociale, è stata enorme. Tutta Latronico ha partecipato ai funerali.



Villeggianti e coordinadamento dell’abitato a Latronico
La vicina frazione Calda, dove abbondanti scaturiscono le sorgenti di acque solfuree, è quest’anno assai affollata.
Molti villeggianti sono giunti per respirare l’aria dei nostri boschi e per bagnarsi nelle acque salutari.
Il concorso di bagnanti aumenterà ancora perché i proprietari delle resine hanno avuto moltissime richieste di fitto.
Quest’anno, oltre le spaziose vasche per i bagni freddi, funzioneranno, ancora meglio degli scorsi anni, i due stabilimenti per i bagni caldi, di Nubile e Maturi, entrambi messi completamente a nuovo ed arredati igienicamente.
Con piacere abbiamo visto che sono sorti molti altri fabbricati non si corre quindi il rischio, come pel passato, di non trovare abitazioni decenti.


Da oltre tre anni furono iniziati in questo abitato i lavori di consolidamento.
Furono sospesi, perché, giustamente, l’impresa chiedeva l’aumento dei prezzi.
Le piazze e le bellissime nostre rotabili, che attraversano il paese sono ingombre di mucchi di ciottoli che dovrebbero servite al riempimento dei cunicoli.
Perché i lavori non si riprincipiano?
Quale colpa abbiamo da scontare?
Cominciano a metterci in esecuzione le minacce che ci furono fatte?
Staremo a vedere!

Autore: da: "La Basilicata nel Mondo" 1924 - 1927

 

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