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INAUGURATA L'OASI DI S. GIULIANO

A pochi chilometri da Matera, sulla strada che porta verso la superstrada Basentana, si è aggiunto un nuovo cartello stradale.
È quello che indica la direzione perla trentesima Oasi gestita dal WWF.
La convenzione stipulata nel febbraio scorso con il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto affida alla più prestigiosa Associazione ambientalista d'Italia, rappresentato dal suo Presidente Fulco Pratesi, il futuro dell'area di 1.000 ettari compresa nei territori dei Comuni di Grottole, Miglionico e Matera ed il ricco patrimonio naturalistico in essa contenuto che a partire da oggi viene offerto ad un pubblico di naturalisti ed appassionati sempre più numerosi in Italia.
Mons. Ennio Appignanesi, Arcivescovo di Matera, tagliando il nastro inaugurale ha ricordato ai numerosi convenuti come questa iniziativa nasca nello spirito cristiano e francescano di amore e rispetto per la natura e per l'ambiente, valori questi troppo spesso dimenticati dalla nostra società.
L'Oasi affidata in gestione al WWF - ha detto II Presidente del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, Leone-valorizza la risorsa ambientale dell'invaso offrendo prospettive nuove nel campo della ricerca scientifica e del tempo libero.
In questo periodo caratterizzato da emergenze ambientali - ha detto Fulco Pratesi. Presidente nazionale del WWF - è importante sostenere iniziative perla creazione di nuove oasi, parchi e riserve naturali in Italia anche per garantire, oltre ad azioni di tutela, una nuova e qualificata occupazione. Con la creazione dell'Oasi di S. Giuliano infatti si è attivata la Cooperativa Oasi Ambiente Ecologia di Matera. A loro va il merito di aver reso possibile la gestione dell'area organizzando il Centro visita posto nella vecchia Masseria Zagarella che conserva intatta l'originaria tipologia architettonica.
Agli undici ragazzi della cooperativa, guidata con competenza dal suo Presidente Ing. Gregorio Padula, è stata affidata l'organizzazione generale delle attività dell'Oasi come le visite guidate, la tenuta dei camminamenti e dei capanni di osservazione dell'avifauna.
Uccio Montemurro, Antonio Montemurro, Francesco Cerere hanno esposto il programma dell'Oasi che prevede tra l'altro un Centro per I'inanellamento per lo studio delle migrazioni ed un centro per il recupero degli animali feriti.
Con S. Giuliano - ha detto Antonio Canu, responsabile nazionale del settore Conservazione ed Oasi del Fondo Mondiale per la Natura - il WWF gestisce in Basilicata due riserve naturali (Pantano di Pignola e Lago S. Giuliano) che portano a 16 mila gli ettari gestiti dal Fondo Mondiale perla Natura in Italia.
Ci auguriamo - ha poi aggiunto Canu - che la presenza della nostra Associazione possa essere di auspicio affinché si salvino dalla distruzione altre aree importanti della regione come il bosco Pantano di Policoro o come I fiumi Basento ed Agri, ultimi luoghi In Italia popolati dalla lontra, raro mustelide minacciato oggi però dall'inquinamento e dalla cementificazione degli alvei di questi fiumi.
L'Assessore Di Mauro, presente a nome della Giunta regionale, ha assicurato la disponibilità della Regione per perseguire una politica dell'ambiente e per sostenere iniziative volte a garantire la tutela e la salvaguardia del patrimonio naturalistico regionale. Un patrimonio oggi minacciato da diverse cause e per il quale necessitano azioni di salvaguardia attiva creando nel contempo nuove opportunità lavorative per i giovani.
La Basilicata entra dunque nel circuito nazionale delle Oasi dei WWF a pieno titolo con gli auspici necessari per diffondere I nuovi valori dell'ambiente ed educare al rispetto della natura sul pianeta.
L'Oasi di S. Giuliano è solo un punto di sosta lungo questa difficile strada.


tratto da "BASILICATA REGIONE Notizie, 1989"

Autore: Testo di Antonio Bavusi

 

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