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IL BEATO EGIDIO DA LAURENZANA

Nell'anno francescano; nell'anno in cui i cittadini di Basilicata hanno offerto l'olio per alimentare la lampada votiva di San Francesco, in Assisi, noi di Laurenzana desideriamo ricordare una fulgida figura del francescanesimo lucano: il Beato Egidio da Laurenzana.
Lungi da noi pensare ad un trattato storico ma il desiderio di voler offrire ai lettori semplicemente un modesto contributo alla nostra "storia patria".
Le notizie che gli antichi cronisti dell'Ordine ci hanno lasciato intorno al Beato Egidio da Laurenzana, sono assai scarse. Ma anche se poco si sapesse della sua vita, I'incorruzione del benedetto suo corpo e i moltissimi miracoli operati dopo il felice suo transito, sono splendide testimonianze della sua santità, da non potersi mettere in dubbio da chicchessia. II 22 giugno del 1947 S.E. Monsignor Vincenzo Cavalla procedette alla ricognizione delle Sacre Spoglie del nostro Beato che a 429 anni dalla morte erano ancora intere e incorrotte. E tali sono ancora!
La nostra devozione lungo il corso di 471 anni non si é mai spenta o illanguidita. Anche oggi, dopo alterne vicende dei confratelli dei Beato, i laurenzanesi non si sono dimenticati del loro santo concittadino, anzi in questi ultimi anni la devozione pare abbia ripreso nuovo vigore ed in molti si è risvegliato il desiderio di vedere confermato dal Vaticano quel processo di canonizzazione e II cui culto fu approvato già nel 1880 con Decreto della Sacra Congregazione dei Riti.
Nacque a Laurenzana nell'anno 1443. AI sacro fonte fu battezzato col nome di BERARDINO DI BELLO.
Lungi dal lasciarsi adescare dal sollecito delle passioni e dagli allettamenti del secolo, si mostrava inclinato agli esercizi di pietà e allo spirito di orazione; "Come pure e senza macchia / Splende in ciel la prima stella / Tal, Egidio, vaga e bella / Fu la tua gran pietà".
Contribuì con la sua opera a fabbricare in Laurenzana un convento per i figli di San Francesco e una cappella in onore di S. Antonio dl Padova nella quale il giovane garzoncello si tratteneva per lunghe ore tutto raccolto nella preghiera. Un po' lontano dall'abitato sorgeva un'umile chiesetta intitolata a Santa Maria dal ciel calata, perché, si diceva, lì la Regina del cielo sarebbe apparsa. È qui che il Beato si portava per concentrarsi nella preghiera.
Indi si pose al servizio di un agricoltore, che abitava vicino al convento. Ma ben diversi erano i divini disegni sopra di lui. Pregava e lavorava!
Ma il lavoro veniva eseguito anche quando era in chiesa! II padrone, convinto del prodigio, chiamò a sé Bernardino dicendogli: poiché il Signore manifesta su di Voi i suoi voleri, io vi congedo dal mio servizio, affinché possiate servirlo più liberamente.
Quindi, senza alcuna opposizione, fu accettato nell'Ordine di San Francesco.
Gli fu affidata la cura dell'orto dove gli facevan compagnia gli uccelletti con i loro soavi gorgheggi offrendo così uno spettacolo indescrivibile. Simili scene furono viste nel convento di Potenza.
"A lodar il sommo Iddio / Invitavi gli uccelletti / E con essi i dolci affetti / Esalavi dal tuo cuor".
Numerosi sono i miracolati per intercessione dei Beato Egidio: la guarigione dei figlio del Conte di Potenza, di Masella Blassi di Laurenzana; la resurrezione del figlio di una vedova di Calvello. Altri miracolati furono Prospero Spaziano, Nicola Antonio Branco, Pietro Antonio di Brando, il dott. Giuseppe Mazzei, Girolamo Fanello, Agostino Laurea, Brigida di Trana di Viggiano, Angelo Lanza, Isabella Savino, Girolamo Sansone, don Andrea di Raimondo sacerdote, Giulio Singarola di Anzi, Leonardo d'Emma.
Di questi miracoli e delle virtù del nostro Beato sin dal 1593 si compilarono i processi, i quali furono mandati alla Sacra Congregazione dei Riti, perché se ne introducesse la causa. Causa di canonizzazione che noi ci permettiamo di invocare a Sua Santità il Papa Giovanni Paolo lI.
Con regolare atto legale Laurenzana eleggeva il Beato Egidio a suo patrono insieme alla Beata Vergine dei Carmine.
La fama di santità e i prodigi del Beato Egidio non si limitarono a Laurenzana e alla Basilicata, ma anche altrove come a Napoli, Bari, Salerno ed al Gargano.
Mori il 10 gennaio 1518 nel convento di Laurenzana a 75 anni di età. Si compiva così la gloriosa sua vita terrena di questo illustre figlio di San Francesco, il quale non ha mai abbandonato né Laurenzana né i suoi confratelli assumendo dal cielo la protezione di entrambi. "Quando un dì sarem disciolti / Dal corporeo mortai velo, / Ti ci guidi, Egidio, in cielo / A goder Iddio con Te".

Autore: Rocco D'Alessandro - tratto da "BASILICATA REGIONE Notizie, 1990

 

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