Guardia Perticara
Sorge in collina a circa 700 m. sul livello del mare in posizione dominante
rispetto alla valle del torrente Sauro. Disposta a sud-est dei rilievi
appenninici che caratterizzano la parte centrale della Basilicata, i monti
della Maddalena, del Volturino e di Viggiano. Guardia Perticara è situata in
un territorio di speroni collinari venati da numerosi corsi d'acqua. Il
paese, dalle origini antiche, ha conservato intatto l'aspetto del borgo
medioevale con le case in pietra a "faccia-vista", i vicoli stretti, le
scale che si inerpicano fin su al castello e da cui si domina l'intera valle
del Sauro. Lungo l'antica via dei Carbonari (oggi Armando Diaz) e le altre
strade del centro, affacciano le case ed i palazzi storici di Guardia,
ricchi di particolari architettonici e decorativi di rilievo: le pietre
lavorate dai maestri artigiani e le volte in mattoni rossi. Di grande
suggestione l'atmosfera in piazza Europa, un tempo piazza del Popolo, dove
Francesco Rosi ha girato molte sequenze del film "Cristo si è fermato a
Eboli": la fontana, la chiesa, il palazzo, il bar; la farmacia, creano nella
piazza una "naturale" ed affascinante ambientazione neorealista. Ottima
l'aria, che gode delle frescure dei vicini rilievi appenninici, e squisite
le specialità gastronomiche, basate sulla vasta produzione di prodotti
tipici locali come i formaggi, gli insaccati, gli ortaggi, l'olio ed il
vino.
Chiesa Madre di S. Nicolò Magno
Ricostruita in seguito al terremoto del 1857 la chiesa fu gravemente
danneggiata anche dal sisma del 1980. Attualmente è stata riaperta al culto
e mancano per il completamento i lavori di restauro che dovranno essere
eseguiti dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici della
Basilicata. La chiesa presenta sul portale un bassorilievo in pietra
raffigurante 5. Nicola (del XVII sec.) ed all'interno un dipinto su tela di
autore ignoto raffigurante S. Gioacchino con S. Anna e la Madonna con S.
Giuseppe, ed una statua lignea di S. Nicolò vescovo (XVII sec.).
Chiesa di S. Antonio
L'edificazione della chiesa di S. Antonio, con molta probabilità avvenuta
tra la fine del XVI e l'inizio del XVII sec., è legata alla vicenda di
Ascanio Cataldi, principe di Brindisi. Una storia, sospesa fra verità e
leggenda, racconta che il Cataldi abbia fatto erigere la chiesa nel 1600
mantenendo una promessa fatta allor quando, rapitogli il figlio, in cambio
del ritrovamento, ovunque questo fosse avvenuto, egli promise la costruzione
di un tempio cristiano. Il figlio, dunque, sarebbe stato ritrovato a
Guardia. All'interno della chiesa una lapide recita: "Qui giace Ascanio,
della illustre famiglia Cataldi che le opere gloriose fecero cittadino di
Guardia, ti generò e crebbe la terra di Brindisi, questa ora tiene anche la
tomba di te principe, fosti fino alla tarda età precettore di grande
fedeltà. La moglie Lucrezia questo ti ha dedicato. Ora ricevi i grandi onori
di Dio". Sulla tomba un bassorilievo effigia il principe. All'interno della
chiesa vi sono: le tele dell'Annunciazione di Biagio Guarnacci del 1751 e
dell'immacolata del 1857 (anno del terribile terremoto) di autore ignoto;
due sculture lignee raffiguranti S. Antonio e l'Addolorata, del XVIII sec.;
due leoni erratici del XVI sec.
Manifestazioni ed eventi:
1° domenica di maggio |
Festa in onore della Madonna del
Sauro |
9 maggio |
Festa patronale in onore di San Nicolò
Magno |
2° domenica di agosto |
Festa in onore della
Madonna del Sauro |
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Fiere e Mercati |
Fiere |
2 maggio / 15 e 16 settembre / 28
dicembre |
Mercati |
2°
e 4° lunedì del mese |
Altri Eventi
(segnalati)
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