LAURIA, una terrazza nella valle del Noce
Lauria, in terra di Basilicata - o Lucania, come si compiacciono di
chiamarla, ancora, alcuni abitanti, memori del toponimo latino - è arroccato
sul lato orientale della valle del Noce sulla quale si affaccia con il suo
andamento sinuoso che ricorda la forma della penisola italiana.
Giungendo in automobile dalla Fondovalle del Noce si può godere della vista
di altri piccoli centri, anch'essi densi di storia e quasi strategicamente
collocati in tutta la valle come a presidiarla da ogni lato: Lagonegro,
Rivello, Nemoli, Trecchina, e, proseguendo fino al mare, Maratea.
Siamo nella fascia lucana dell'Appennino che dal massiccio del Sirino si
sviluppa verso il Pollino: siamo, dunque, anche nel Parco del Pollino che,
nel territorio di Lauria, racchiude il monte La Spina e si prolunga
abbracciando Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Rotonda.
Quando si arriva a Lauria c'è un'immagine forte che colpisce immediatamente
la rocca, dove hanno sede il Castello di Ruggiero e il Santuario della
Madonna dell'Armo. E' questo il più antico luogo abitato di Lauria ove
sorgeva (nell'XI Sec.) una laura basiliana da cui si è sviluppato il nucleo
originario della città i quartieri Cafaro e Ravita.
Il Castello deve la sua fama al suo feudatario più noto, Ruggiero di Lauria,
ammiraglio che militò sotto le fila dei re Pietro III ed Alfonso, definito
da Roman Montaner nella sua cronica: "... il più invincibile tra gli uomini
del suo secolo". Egli sconfisse più volte la flotta angioina e, nella
celebre battaglia del Golfo di Napoli del 1284, riuscì persino a catturare
il principi ereditario Carlo II d'Angiò Ruggiero fu l'anma dei Vespri
Siciliani, e possiamo, certamente, affermare che fu, in parte, l'uomo che
determinò il destino dell'Italia Meridionale favorendo l'avvento degli
Spagnoli. Per quel che riguarda più da vicino il Castello, date le poche
strutture superstiti, non è facile ipotizzare la sua forma originaria. Il
tipo di murazione non farebbe risalire il complesso anteriormente al Basso
Medio Evo: la tipologia, infatti, non sembrerebbe rientrare in uno schema
normanno. L'edificio ha una pianta ottagonale, la murazione è di tipo
tradizionale, in pietra locale, un piano è completamente interrato, mentre
un piano superiore è intuibile da fiori di trabeazione del solaio e da
tracce di una rampa di scale. L'unico accesso era del lato orientale ed,
ancora, è visibile l'entrata fondata su roccia viva. Il Castello di Lauria,
sede di feudo normanno prima e di baronica già dalla fine del 1100, si
distingueva per importanza e per ricchezza; in un documento del 1297, che
descrive i possedimenti dei baroni di Lauria, è scritto: "Tra i ventiquattro
castelli del feudo, quello di Lauria era il più cospicuo". La posizione
dominante, a guardia della valle e del paese sottostante ne ha fatto, per
secoli, una rocca assolutamente imprendibile. Purtroppo, nel 1806 durante la
discesa delle truppe napoleoniche, in Italia, il generale francese Massena
lo cannoneggiò demolendolo in parte, allo scopo di frenare il tentativo dei laurioti di impedire l'avanzata dei francesi.
Come, geograficamente, il centro urbano di Lauria è diviso in due dalla rupe
dell'Armo, così esso, urbanisticamente è diviso in due rioni e la chiesa di
S. Giacomo è la chiesa parrocchiale del rione inferiore. La chiesa
originaria presentava una forma diversa dall'attuale: non vi erano navate
laterali e l'ingresso principale era prospiciente via Cardinale Brancato.
Agli inizi del XIX Sec. la parte della chiesa che affaccia su piazza S.
Giacomo subì notevoli modifiche: fu costruita un'ala laterale sulla quale,
poi, fu aperta una porta. Il campanile, di tipo tradizionale, ha come motivo
di interesse la cupola orientaleggiante. L'ambiente interno ha tre navate
con pilastri ed archi a tutto sesto; si fa notare il transetto il cui
braccio sinistro è ridotto della metà rispetto all'altro.
Sostando oggi nella tranquilla piazza S. Nicola, nel rione superiore, non
viene da pensare alle devastazioni provocate dal saccheggio delle truppe
napoleoniche (1806) che portò alla distruzione anche della chiesa di S.
Nicola. Dopo l'incendio la chiesa fu ricostruita con una struttura diversa;
infatti essa, a croce latina, si estendeva, con la navata, su tutta
l'attuale piazza Viceconti, mentre la ricostruzione portò ad allungare
l'asse verso piazza S. Nicola, rimaneggiando la facciata per aprire su
questa piazza l'entrata principale. Anche il campanile, rimasto troncato
nell'incendio, fu restaurato, ed, alla parte antica costruita da quattro
palchi con le rispettive monofore, fu aggiunta la parte superiore in stile
romanico, costituita dalla cella campanaria e dalla torre. L'attuale
copertura conica "accuspide" fu realizzata in seguito, nel 1900, forse per
adattare la struttura alla funzione di richiamo dei fedeli alla vita
religiosa. Anche l'interno della chiesa, ha tre navate delimitate da due
piloni a fasce con archi a tutto sesto ha subito vari restauri che ne hanno
alterato l'aspetto originario. La volta della navata centrale è adornata,
oggi, con tempere opere di pittori lucani.
Il contorno naturale
Se il segno lasciato nel tempo dall'uomo coinvolge, a volte rapisce, non ci
si stanca mai, peraltro, di ammirare il contorno naturale, qui a tratti,
ancora, incontaminato e selvaggio con il massiccio del Sirino che domina la
vallata ed offre la possibilità a piedi, a cavallo o, d'inverno sugli sci un
rapporto unico ed intenso con la natura. Qui sono rigogliosi i posti di
faggio e la flora erbacea è costituita dal ciclamino, dall'anemone, dalla
fragola, dall'asperula odorosa, dall'aglio orsino. La faggeta ospita
l'allocco, il picchio verde, il picchio rosso, il picchio nero. Sono
paesaggi che restano impressi nella memoria di chi gode di essi. Ritornano
in mente i versi di un musicista - poeta lauriota - Giacomo Pesce che,
emigrato in Brasile ai primi del '900, così ricorda con nostalgia la sua
terra...
Rivedo i monti che facevan corona alla mia dolce terra, selvaggi monti della
mia Lucania agreste, la cui sagoma si fonde con l'azzurro del cielo, di
afano, chiario... Boschi verdi, infiniti di castagni in fila allineati, su
al vento... E tu contorto ulivo tra le cui verdi foglie, accovacciato su di
un ramo ricurvo, tante volte cose belle e gentil scrissi o sognai.
Testo tratto dal CD "Lauria: città 10 e lode" - Fotottica
Moderna
a cura di A. Chiacchio e C. D'Alessandro, 2001
Frazioni
Acqua
delle Donne, Borgo Selucci, Bivio Selucci, Canicella, Cavallo, Cogliandrino,
Grenile, Finitime, Iacoia, Iacoia di Sotto, Madonna del Carmine, Mazzarella,
Melara Ovo della Vacca, Montegaldo, Pecorone, Piano Cataldo, Pietraferrata,
Piscitella, Rosa, Rosa di Sotto, S. Barbara, S. Fiomena, S. Giuseppe, Seluci,
Senno, Taverna del Postiere, Timparossa, Timpone di Seluci
Repertorio artistico-turistico
Ruderi di un castello con torre a base quadrata, distrutto dai
Francesi nel 1806. In esso si crede sia nato l'ammiraglio Ruggiero di Lauria
che, dopo l'insurrezione dei Vespri siciliani, conquistò la Sicilia agli Aragonesi.
Chiesa di Santa Maria dei Martiri, con una pregevole deposizione
del sec. XV.
Chiesa di San Giacomo Maggiore con altissimo campanile barocco
terminante a bulbo, rivestito da maioliche verdi e gialle di tipo campano (XV
sec.). Nell'interno, si conservano un coro ligneo intagliato del 1554 e tele
di scuola napoletana.
Chiesa di San Nicola con massiccio campanile del sec. XV e,
nell'interno, balaustra in marmi intagliati e statue lignee della Madonna e
di San Sebastiano (XVI sec.) e dipinti del pittore locale Mario Lanziani.
Chiesa della Congrega, con campanile del sec. XV e nell'interno
una tela di scuola napoletana del '600 raffigurante la Madonna col Bambino.
Collegio dell'Immacolata Concezione: racchiude un bel chiostro con
antiche colonne romane. Vari edifici con balconate settecentesche in ferro
battuto.
Manifestazioni ed eventi:
25 febbraio |
Festa in onore del Venerabile
Domenico Lentini |
9 maggio |
Festa patronale in onore di San
Nicola da Bari (Lauria sup.) |
13 giugno |
Festa in onore di Sant'Antonio da
Padova |
29 giugno |
Festa in onore di San Pietro e Paolo |
25 luglio |
Festa in onore di San Giacomo
Apostolo (Lauria inf.) |
I° domenica
di agosto |
Festa in onore della Madonna del
Carmine |
8 dicembre |
Festa dell'Immacolata Concezione |
13 dicembre |
Festa in onore di Santa Lucia |
|
|
Manifestazioni ed eventi
(Frazioni): |
|
Festa della Madonna di Fatima
(Contrada Pecorone) |
I° domenica
di agosto |
Festa in onore di Sant'Antonio
(Contrada Sirino) |
I° domenica
di agosto |
Festa in onore della Madonna del
Carmine (Contrada Seluci) |
II° domenica
di agosto |
Festa della SS. Trinità (Contrada Seluci) |
III° domenica
di agosto |
Festa di Sant'Antonio
(Contrada Cogliandrino) |
IV° domenica
di agosto |
Festa della San Giuseppe
(Contrada Taverna del Postiere) |
Altri Eventi
(segnalati)
|
|
|