Palazzo Vescovile
Si sviluppa su quattro livelli degradanti verso il
basso rispetto al calpestio della Cattedrale, in aderenza al transetto
della stessa. Comprende 14 stanze con ambienti residenziali, di
rappresentanza e servizi. L'accesso avveniva direttamente dalla Cattedrale
oppure dall'esterno attraverso un grande androne che dopo il restauro ha
messo alla luce un interessante portale.
Le opere:
Ritratto di Mons. Carlo Gagliardi: olio su tela (cm. 100x70) attribuito a
Giovanni Lorenzo Cardone di Bella (1743-1813).
Iscrizioni Lapidarie: opere in pietra di varie dimensioni che durante i
lavori di ristrutturazione sono state rimosse e che commemorano i Vescovi
che si sono succeduti dal 1050 al 1913.
Platee della Mensa Vescovile: Documentazione storica importantissima che
rappresenta le piante della Cattedrale eseguite intorno al 1730
dall'agrimensore Angelo Antonio Monaco che evidenziano lo stato della
stessa, prima e dopo l'ampliamento del 1725-1728.
II Seminario Diocesano
Costruito probabilmente dopo il 1100 ed istituito nel 1565 è da sempre
stato centro di formazione sia religiosa che civile ospitando il Seminario
diocesano, scuole e convitto. Contiene una cappella dedicata a S. Gregorio
Taumaturgo, edificata nel 1688 per volere della principessa Giovanna Tolfa
Frangipane, duchessa di Gravina, madre del pontefice Benedetto XIII.
Dopo il sisma del 1980, in seguito ad una transazione tra la Diocesi e la
Regione Basilicata, è stato destinato a Centro di animazione culturale con
annessi Museo, Pinacoteca e Biblioteca.
Infatti dopo il restauro saranno raccolte qui le innumerevoli opere d'arte
oltre a quelle finora descritte a cura delle Soprintendenze Archeologica,
Artistica e Storica ed Architettonica della Basilicata.
Testo
tratto da "Muro Lucano" Amministrazione Comunale, 1994
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