Teatro Stabile
P.zza M. Pagano - Un intero lato della centrale Piazza Mario Pagano, vasto
ed animato centro della vita cittadina, è occupato dal prospetto del
Teatro Comunale "Francesco Stabile".
Prima della costruzione del Teatro, le rappresentazioni teatrali si
svolgevano nei locali della Chiesa della Congregazione o Monte dei Morti,
all'angolo tra Piazza Sedile e la Strada S. Nicola (l'attuale via XX
Settembre) e nella Taverna Visconti a Portasalza: sedi sicuramente
inadeguate, che mortificavano gli sforzi di crescita culturale e sociale
della città.
Nel 1857, un gruppo di privati cittadini acquistarono l'isolato e lo
fecero demolire per far posto alla realizzazione del Teatro, affidata agli
architetti Alvino e Pisanti. Il teatro, che venne dedicato al musicista
lucano, Francesco Stabile (1802-1861), fu progettato con caratteristiche
molto simili a quelle del più noto Teatro San Carlo di Napoli. La platea,
tre ordini di palchi ed il loggione racchiudono l'orchestra ed il
palcoscenico, tutto in dimensioni contenute ed armoniche, tali da renderlo
un piccolo gioiello nel suo genere. Fu inaugurato il 26 gennaio 1881, con
una rappresentazione de "La Traviata" di G. Verdi, alla presenza del Re,
del Principe Amedeo e della Regina d'Italia. La sua gestione fu affidata
dal Comune a impresari e privati che si avvicendavano nell'allestimento
delle stagioni di Lirica, Operetta, Avanspettacolo, di manifestazioni di
beneficenza, militari e scolastiche.
Nel 1910, il deterioramento delle strutture e dell'arredo imposero una
prima chiusura del Teatro, protrattasi fino al 1912. Nuovamente chiuso nel
1971, per lunghi interventi di ristrutturazione (rallentati dagli ingenti
danni provocati dal sisma del 1980), il Teatro è stato finalmente riaperto
al pubblico nel 1990. Il lavoro di restauro ha conservato l'impianto
neoclassico del progetto originario, lasciando inalterati gli stucchi e le
decorazioni di Luigi Cangiano, il plafond che rappresenta il Trionfo di
Pitagora, molti elementi decorativi, le appliques originali della fine
dell'800. Il palcoscenico, inoltre, costruito in abete, mantiene la pedana
centrale in pioppo, una delle uniche rimaste nei teatri italiani.
pubblicazione autorizzata:
Comune di Potenza - unità di direzione
cultura, politiche giovanili, promoz. immagine
( testo: D. Mancusi - C. Serra )
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