Il
Castello
Viene fatto costruire nel 1470 dal duca Pirro del Balzo Orsini sul luogo della Cattedrale di San Felice, che è stata edificata dopo il 1059, quando il papa Nicolò II trasforma la cattedrale della SS. Trinità in Abbazia. È costruito all'estremità del centro storico, a pianta quadrata con torri cilindriche angolari e bastioni a scarpa, circondato da un profondo fossato. Ha unitarietà costruttiva solo nelle torri con le cortine esterne; i corpi di fabbrica sul cortile sono del XVI secolo nella zona con loggia a pilastrini ottagonali, mentre il lato Nord-Ovest è dei sec. XVII, XVIII.
Nelle torri sono ricavate delle celle sui muri delle quali i prigionieri del tempo lasciano graffiti a singolare testimonianza dell'epoca. La Torre Nord-Ovest è conservata meglio delle altre e reca murati, verso la sommità della stessa, due stemmi in pietra dei Del Balzo.
L'ingresso attuale del castello è attraverso un ponte, che due leoni di epoca romana, di reimpiego, sorvegliano. Il complesso architettonico accoglie i reperti archeologici del territorio, tra i quali i cippi del "tempium augurales" di Banzi. Il Museo Archeologico Nazionale venosino è ubicato nella galleria seminterrata del castello è proposto in cinque sezioni: a) fase preromana; b) fase della romanizzazione; c) da fine Repubblica ad età Augustea;
d) materiali e reperti di età imperiale ed e) dal tardo impero ai
Normanni; lungo un percorso di 150 metri tra le Torri Est e Sud.
Testo tratto da "Itinerari di Federico II " A. Borghini,
2000
Pubblicazione autorizzata da APT
BASILICATA
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