INDICE

 

IL COSTUME
 

Il Costume
In tutto il comprensorio del Parco Nazionale del Pollino la festa universalmente riconosciuta come caratterizzante l'intero orizzonte religioso, magico e simbolo della popolazione che vive ai piedi del massiccio è la festa della Madonna del Pollino, dal rituale complesso che si dipana per l'intero periodo estivo e coinvolge tutte le comunità sia lucane che calabresi proiettandosi ben oltre il confine delle due regioni, come testimonia l'afflusso di migliaia di fedeli, turisti e semplici curiosi che si mescolano alle donne anziane, spesso nei loro variopinti costumi albanesi, le quali garantiscono alla manifestazione la sua anima più genuina e arcaica. La festa si svolge in tre momenti distinti: la prima domenica di giugno la Madonna del Pollino viene trasportata in procesione dal paese fino al Santuario settecentesco eretto in suo onore sull'orlo di una rupe, appollaiato come un nido d'aquila. Il primo fine settimana di luglio si svolge la festa vera e propria con una lunga, variopinta e disordinata processione sul pianoro attorno al Santuario e nelle aree vicine che culmina col tradizionale incanto che assegna simbolicamente la statua per un anno alla comunità che presenta l'offerta più alta. Ogni gruppo partecipante spesso proveniente da luoghi assai lontani, rimane per più giorni al Santuario costruendosi rudimentali baracche di legna e frasche, in un ritorno alla natura che per molti di essi non ha mai cessato di far parte dell'orizzonte quotidiano di vita. La statua rimane nel Santuario fino alla seconda domenica di settembre quando ha inizio la terza fase della festa con la ridiscesa della Madonna nella chiesa di San Severino Lucano, con un'altra ricca e bella processione. La festa ha attirato l'interesse anche degli studiosi del folklore e delle tradizioni popolari primo fra tutti l'inglese Norman Douglas che vi assistè all'inizio del Novecento lascindocene una vivida descrizione. Purtroppo l'apertura di una strada carrabile d'accesso ha posto anche quassù , a 1537 metri d'altezza i problemi della vita quotidiana nelle grandi città, come il parcheggio di auto e pullman e dello smaltimento dei rifiuti, mentre la massiccia partecipazione dei fedeliporta a un inconsulto taglio di arbusti e vegetazione. Inoltre sono sempre più presenti i fenomeni legati al consumismo e a comportamenti che non si armonizzano con la sacralità della festa. Ciononostante questa manifestazione collettiva riporta ogni anno alla luce l'anima profonda della cultura e della società che nei secoli e nei millenni ha vissuto sul Pollino utilizzandone accortamente le risorse.


   Ilario Principe
 

      
Testo tratto da un cartello esposto in San Severino Lucano

 

 

[ Mailing List ]  [ Home ]  [ Scrivici ]