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Chiesa di Santa Maria del Sepolcro
Dai Templari ai Francescani

S. Francesco e la Basilicata

 

E’ fuori dubbio che S. Francesco d’Assisi abbia visitato, almeno una volta, l’Italia meridionale.
Non sappiamo però con certezza se Egli sia stato nella regione lucana. In molti centri della regione, ancora oggi, è vivo nella tradizione il ricordo del passaggio di S. Francesco per le contrade lucane: a Matera, a Irsina, a Tricarico, a Potenza, a Venosa, a Melfi, a Grumento, a Marsico, a Pietrapertosa, a Miglionico, a Pomarico...
Soprattutto Pomarico vanta questo privilegio in ciò confortata dallo strepitoso miracolo che S. Francesco, passando di là con un confratello, vi operò ridonando la vita ad una fanciulla morta.
Leggendo l’episodio narrato dal Celano, primo biografo di S. Francesco e suo contemporaneo, a prima vista, si ha l’impressione della presenza fisica del Santo accanto alla fanciulla morta e alla sua desolata madre. Che si tratti però di una visione, lo si evince dalle stesse parole del Celano, alla fine del racconto: « Poi voltasi la madre alla figlia, invocando il nome del Santo, la sollevò viva ed incolume ». A fugare ogni dubbio, oltre al testo originale in latino che ha la parola « apparens », vi è la Legenda Maior di S. Bonaventura e la Vita S. Francisci di Giacomo da Varazze che parlano apertamente di apparizione.
Venuta meno la certezza di una valida testimonianza storica che attesti una visita di S. Francesco alla Basilicata, non significa che Egli non abbia voluto bene a questa regione. Anzi, da ricerche compiute in questi ultimi tempi sul piano storico e culturale-artistico, risulta che la regione lucana e una delle zone più privilegiate sia perchè largamente benedetta dalla presenza spirituale del Serafico Poverello sin dai primi anni dopo la sua morte sia per la preziosa opera religioso-sociale e culturale svolta, in sette secoli, dai suoi figli a favore di quasi tutti i centri della regione.
Il Celano infatti, riferisce altri due miracoli operati dal Santo a favore di lucani, qualche anno appena dopo la sua morte avvenuta nel 1226.
Un miracolo S. Francesco lo operò a favore di un certo Ruggero, canonico della cattedrale di Potenza, il quale per sua intercessione fu guarito da una malattia che lo affligeva da lungo tempo e da una ferita prodottasi straordinariamente nel palmo della sua mano sinistra per aver dubitato della realtà delle stimmate del Santo mentre un secondo lo operò a favore di una donna di Venosa guarita per sua intercessione da una grave malattia alla gola che le impediva di respirare.
Il P. Bihl, nel 1928, pubblicò un atto notarile del 1278 redatto, a nome del giudice reale, dal pubblico notaio della città in cui si attesta uno strepitoso miracolo compiuto da S. Francesco a Potenza, nell’aprile del 1274.
Due operai intenti a scavare le fondamenta della chiesa di S. Francesco, furono improvvisamente sepolti sotto una frana. Dopo alcune ore di scavo, mentre i Frati e il popolo invocavano accoratamente l’intervento miracoloso del Santo a loro favore, furono estratti incolumi.

 

   testo tratto da: Chiesa di S. Maria del Sepolcro "1974"
di  P. Daniele Murno O.F.M.         

 

 

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