Tra le rocce delle Dolomiti Lucane
sorge un borgo di fascino e di magia
che si chiama Castelmezzano,
un nome che sa di poesia.
Qui si narra la storia di Ferramosca,
un mago contadino e donnaiolo,
che con le sue arti e i suoi incantesimi
faceva il bene e il male al suo popolo.
Castelmezzano è un luogo da scoprire,
con le sue chiese, i suoi castelli e i suoi sentieri,
e con il volo dell'angelo da vivere,
un'esperienza unica tra cielo e terra.
CASTELMEZZANO
E' un piccolo centro che occupa una stupenda posizione nelle Dolomiti
Lucane. L'antico centro, i cui reperti archeologici ci riportano al
periodo ellenistico quando i greci penetrarono nella valle del Basento,
nota via di comunicazione, fu una potente roccaforte longobarda. Dopo il
1000 fu dominio dei Saraceni che già occupavano Pietrapertosa. Durante
il periodo angioino, Castelmezzano appartenne a Guglielmo Tournespe e a
Roberto Ronziano. Nel periodo di dominio aragonese nel feudo si
susseguirono il conte Garlon D'Alife, Suardo e infine i De Leonardis. Il
paese occupa una posizione pittoresca, circondato dalla Murgia pugliese,
dalla valle d'Ofanto, dai monti Alburni e dal massiccio del Pollino. Per
raggiungere il paese un cartello indica: Castelmezzano, Pietrapertosa e
Dolomiti Lucane. Il nome però vuol solo rifarsi alla lontana somiglianza
con le più note dolomiti, composte da carbonato di calcio e magnesio.
Il centro è situato a 900 m sul livello del mare, mentre la cima della
montagna Caperrino è alta 1465 m. Castelmezzano è uno dei paesi del
parco regionale Gallipoli Cognato e Dolomiti Lucane. All'interno del
parco sul territorio di Castelmezzano sono stati realizzati vari
percorsi pedonali per escursionisti e amanti di trekking e di
passeggiate per vie arrampicate sulle rocce. Di interesse artistico
sono: la chiesa Madre, la cui costruzione risale al XIII sec. e nel cui
interno si può ammirare la statua lignea della Madonna con il bambino,
detta Madonna dell'Olmo; la cappella della Madonna delle Grazie; i
ruderi della cinta muraria del castello Castrum Medianum, antico
castello Normanno-Svevo. Le Dolomiti di Castelmezzano sono invece
composte di arenaria e sabbia che, formatesi intorno al mare emersero
solo un milione e mezzo di anni fa. Alberi arrampicati alle pareti
rocciose rendono più suggestivo lo scenario che, grazie al particolare
microclima ospita orchidee, ranunculus, anemoni, ginestre, fichi, cerri,
tigli e agrifogli. La lussureggiante vegetazione e le caratteristiche
montagne rendono il paese meta di turisti che, nella stagione autunnale
si dedicano anche alla raccolta dei funghi.
Tra le feste più importanti ricordiamo: il falò del Sabato Santo, giorno
in cui i ragazzi con strumenti musicali "troccola e verricola" fanno il
giro del paese per raccogliere la legna da bruciare la notte, la festa
del "Maggio", la prima domenica di maggio la Madonna del Bosco, festa
interamente vissuta in campagna; il 15 giugno festa in onore a San Vito;
il 19 agosto festa in onore a San Rocco; il 13 settembre festa in onore
a S. Antonio.
Monumenti:
Interessante paese delle Dolomiti Lucane con pittoresco panorama
paesaggistico.
Antico palazzo baronale, la cui costruzione risale al 1510.
Chiesa Madre, con scultura lignea dorata, di tipo bizantino,
raffigurante la Madonna col Bambino, del sec. XIII ed alcune tele di
scuola napoletana del XVIII secolo.
Grotta di Santa Barbara, con tracce di affreschi bizantini.