Balvano - LUCANIA / BASILICATA - (VISITA LA LUCANIA)

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Balvano

           
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H O M E
BALVANO


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Paesi limitrofi: Bella - Muro Lucano - Picerno - Ricigliano - Romagnano al Monte - Vietri di Potenza






Balvano, terra di sventura e di coraggio
Dove il destino ti ha colpito con due atroci flagelli
Balvano, terra di memoria e di martirio
Dove il sangue e le lacrime hanno segnato il tuo cammino

Balvano, nel '44 il treno della morte si fermò nella galleria
E centinaia di anime innocenti perirono soffocate dal monossido
Balvano, nel '80 la terra tremò con violenza inaudita
E settantasette vite furono spezzate dal crollo delle case

Balvano, nonostante tutto non hai mai smesso di lottare
Per ricostruire la tua identità, la tua dignità, la tua comunità
Balvano, oggi sei un esempio di resilienza e di solidarietà
Per tutti coloro che hanno sofferto o soffrono ancora per una calamità


BALVANO

STEMMA
"D'azzurro alla torre fondata su rocce e tra rocce, il tutto d'argento". (GIUSEPPE GATTINI)

NOME
Situato a 425 m s. m. su un dosso, è un centro di origine longobarda, contea in epoca normanna; conserva i resti di un castello del sec. XI ricostuito nel 1278 e poi distrutto (TCI Bas.- Cal. 192).
Il luogo è menzionato nel Catatogus Baronum (aa. 1150- 1165) n. 664-666 'de Balbano' ed anche in Rationes Decimarum APLC. (Muro Lucano) anno 1310 ?Clet?i Valvan?n. 2013; si notano nelle diverse forme grafiche le oscillazioni tra b e v (localmente la pronuncia corrisponde ad una fricativa bilabiale); così ad esempio lo stesso Giustiniani 1797-180 riporta sia Balvano che la variante Valvano.
Il toponimo 'una formazione prediale dal personale latino Balbius (Schulze 1933, 30) con il suffisso -anus (v. Flechia 1874, 8 ed anche Racioppi 1876, 13)'.

PROFILO STORICO
Può darsi che sorgesse nei tempi di mezzo e che dato o ricevuto avesse il nome dalla famiglia Balbano, Balvano o De Valvano, già notissima e potente ai tempi Normanni. Tra l'altro, un Gilberto de Balvano fu Giustiziere di Capitanata sotto Re Ruggiero; un Conte Filippo de Balbano appare dal Catalogo dei Baroni sotto Guglielmo II; nell' epoca Sveva un Riccardo , un Gionata ed un Raone de Valvano furono tra i principali feudatari , ma con l'ultimo dei nomati questa casa si estinse nel 1239. Sotto gli Angioini ebbero di questa terra possesso Matteo (o Herveo) de Caprosia , ossia de Chevreuse, Giorgio de Alemania, e Fortebracchio de Romagna. Nel sec. XV era pur degli Alemania Conti di Pulcino, e fu pretesa anche dai Ruffo nel 1446. Venuta poi nelle mani del Duca di Sicignano passò successivamente in quelle dei Giovine e dei Parisi.
Circoscr. Civ. ed Eccl. - Comune di 2951 abitanti appartiene al Circondarlo di Potenza, Mandamento di Vietri, e Diocesi di Muro; ha Chiesa Parrocchiale sotto la cura di un Arciprete, con alcune Confraternite laicali ed un Monte di pietà (che dieder luogo ad opere pie riunite ed un Monte frumentario; ed aveva altresì un Convento di Minori Osservanti con 7 padri e 7 laici.
Uomini illustri- Vi ebbero i natali frà Berardino da Balvano e Mons. Alfonso Pacelli, nonchè il celebre Astronomo Cristiano Proliano.
(GIUSEPPE GATTINI-1910)

Citata in un documento della metà del XII secolo, fu fondata ai tempi dei Longobardi, assurgendo a Contea durante la dominazione normanna, quando vi acquistò grande prestigio la famiglia Balbano, detta anche Balvano o de Valvano, alla quale alcuni studiosi fanno risalire l'origine del toponimo; non manca però chi si richiama al latino BALBIANUS, forma aggettivale del nome di persona BALBIUS. Con l'estinzione della casata dei Balbano, avvenuta nella prima metà del Duecento, fu possedimento di diversi signori: dopo essere stata infeudata in epoca angioina a Marteo de Caprosia, cui subentrarono Giorgio de Alemania e Fortebracchio de Romagna, nel XV secolo tornò agli Alemania, conti di Pulcino, cui seguirono i Ruffo. Assegnata successivamente al duca di Sicignano, passò poi alle famiglie dei Giovine e dei Parisi. Superate le conseguenze dell'ultimo conflitto mondiale, è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 1980.
Dal punto di vista monumentale degni di nota sono: la chiesa parrocchiale; il convento di Sant'Antonio e il castello dei Girasole, costruito tra il XII e il XVI secolo. (PAOLO SPARACI-1998)

CARATTERISTICHE TERRITORIALI E SOCIO-ECONOMICHE
Comune montano, di origini medioevali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I balvanesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e la località Sant'Antonio. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 226 e i 1.239 metri sul livello del mare, e offre un panorama molto suggestivo. L'abitato, che con il suo castello medievale ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, è interessato da una forte crescita edilizia ed ha un andamento plano-altimetrico vario.
Posto nella parte centro-occidentale della provincia, nelle vicinanze del monte dell'Armi, a confine con la provincia di Salerno, tra Muro Lucano, Bella, Baragiano, Picerno, Vietri di Potenza e Ricigliano (SA). A soli 11 km dal casello che immette sull'autostrada A3 Salerno- Reggio Calabria (tramite il raccordo Potenza-Sicignano degli Alburni).
Fa parte della Comunità montana 'Marmo-Platano'. Gravita su Potenza per il lavoro, il commercio, i servizi e le strutture burocratico- amministrative che non sono presenti sul posto.

(Ricerche storiche, monumentali ed antropologiche di Vincenzo Falasca, Presidente I.R.S.A.B.
<Istituto Ricerche Storiche Archeologiche Basilicata> sede: 85050 Grumento Nova (Potenza), via Maiorino 117/bis.
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