Calvera - LUCANIA / BASILICATA - (VISITA LA LUCANIA)

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Calvera

           
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CALVERA - 1 - VEDUTE anni 70
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CALVERA - 1 - UN PENSIERO DA anni 40-50
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CALVERA - 2 - PANORAMA anni 30
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CALVERA - 1 - PANORAMA anni 60
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H O M E
CALVERA


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Calvera, borgo bianco e verde
dove il tartufo nobile cresce
e l'aria è pura e fresca come il vento.

Calvera, antica Kalauras
che domina la valle di Serrapotamo
e mostra i suoi palazzi eleganti.

Calvera, culla di storia e cultura
dove il Museo Anamnesis racconta
e la Cappella di San Gaetano prega.

Calvera, perla del Pollino
che incanta i visitatori con il suo fascino
e li invita a scoprire i suoi tesori.


Calvera, il cui antico nome era “Calabra”, è di origine greca.

Nel 1134 la contea di Chiaromonte, di cui faceva parte, la cedette al monastero di Sant’Elia e poi passò, nei secoli successivi, a vari signori fino a quando nel 1793 entrò in possesso di Donnaperna.

Nel 1875 un’estesa frana distrusse buona parte dell’abitato. Nella chiesa Madre sono conservate quattordici tele del ‘600 e del ‘700, fra cui di particolare interesse quella di San Gaetano, la Madonna e il Bambino, attribuita al pittore napoletano Cosenza.

Il centro abitato è ancora circondato dai fitti boschi del Tivolo e di Minguzzi da cui si ricava del buon legname.

Protettore del paese è San Gaetano i cui solenni festeggiamenti si tengono il 7 agosto.

 

Repertorio artistico-turistico

Palazzo Mazzilli: interessante edificio settecentesco.

Chiesa parrocchiale di Santa Maria con diverse tele dei sec. XVII e XVIII, tra cui una raffigurante San Gaetano del Pittore Filippo Cosenza, sec. XVIII ed un’altra raffigurante la Vegine del pittore Corella, discepolo del Solimena.

Nella Cappella di San Gaetano si custodiscono pregevoli statue lignee.

 

da: "Guida Basilicata" di P. Tucciariello