Antichissime sono le origini di Montepeloso, ora Irsina. I
numerosi reperti archeologici, vasi, monete magnogreche e romane, armi,
suppellettili, e cimeli vari di fattura italo greca, ritrovati dentro e
fuori il centro abitato, ne testimoniano l'antica grandezza già durante il
periodo greco romano. Della sua storia medioevale si ha notizia a partire
dall'895 d.C., anno in cui la città fu invasa dai Saraceni i quali, nel loro
tentativo di invadere il Principato di Benevento occuparono molti centri
della Lucania, tra cui Montepeloso. Nel 988 fu assediata e nuovamente
distrutta dai Saraceni. Ricostruita dal Principe di Salerno Giovanni II,
dopo la morte di questi, divenne teatro di sanguinose battaglie fra i
Musulmani e i Bizantini. Nel 1042 fu teatro di una grande battaglia tra gli
eserciti bizantini e quelli normanni, in seguito alla quale la città passò
sotto il dominio normanno. Nel 1123 papa Callisto II elesse Montepeloso a
sede vescovile, forse anche per contrastare la presenza di una forte
minoranza ortodosso-bizantina che ancora esisteva nel paese. Fu invece nel
1132 d.C. che Montepeloso aderì alla rivolta dei baroni pugliesi contro
Ruggero II, re di Sicilia e Puglia, e fu occupata da uno di tali baroni,
Tancredi di Conversano, conte di Brindisi. Nel 1133 Ruggero II punì Montepeloso per essersi schierata con il ribelle Tancredi e fu così rasa al
suolo e gli abitanti trucidati. Alterne e sanguinose vicende dinastiche
interessano Montepeloso nel periodo Svevo epoca in cui è annessa alla Contea
di Andria. Con la morte di Federico II diviene un Marchesato sotto la
signoria di Manfredi, la cui sconfitta nella battaglia di Benevento del 1266
segna il passaggio agli Angioini che lo donano prima a Pietro di Belmonte,
conte di Montescaglioso , e poi a Giovanni di Monteforte, conte di Squillace.
Nel 1307 Montepeloso e la Contea di Montescaglioso passarono a Bertrando del
Balzo, Conte di Avellino, che a seguito del matrimonio con Beatrice, figlia
di Carlo II, ottenne anche la Contea d'Andria. Alla famiglia Del Balzo, che
ebbe per oltre un secolo e mezzo le terre di Montepeloso, subentrano gli
Aragonesi. Nel 1586 Luigi Gaetani D'Aragona vendette la baronia di Montepeloso a Girolamo Grimaldi, di nobile famiglia genovese. Nel 1664
Niccolò Grimaldi, nipote di Girolamo, morì lasciando moltissimi debiti,
tanto che per saldarli il feudo venne messo all'asta pubblica. Viene
aggiudicato al signor Tommaso di Guevara, il quale lo cedette
successivamente a Girolamo Riario, marchese di Corleto. I Riario Sforza
furono gli ultimi signori feudali di Montepeloso. Nel 1799 la cittadina
aderì ai moti repubblicani tanto che nel febbraio di quello stesso anno
nella piazza di San Salvatore venne piantato l'albero della libertà ma ben
presto le truppe sanfediste del cardinale Ruffo spensero ogni speranza di
cambiamento. L'arrivo dei francesi nel 1806 segnò la fine del feudalesimo.
Nel periodo post unitario anche Montepeloso fu interessata dal fenomeno del
brigantaggio, qui vi operavano abitualmente alcune bande capeggiate da tal
Ingiongiolo e D'Eufemia. Un'ultima data contraddistinse la storia del paese,
il 6 febbraio 1895, con delibera del Consiglio Comunale, l'antico nome di Montepeloso venne mutato in Irsina.
POSIZIONE GEOGRAFICA: Il territorio del
Comune di Irsina ha un'ampiezza di 262,21. Confina, a Nord-Est, con la
Provincia di Bari, in particolare, con il Comune di Gravina di Puglia; a
Sud, con i comuni di Tricarico, Grassano e Grottole; a Nord-Ovest, con la
Provincia di Potenza, in particolare, con i comuni di Genzano di Lucania,
Oppido Lucano e Tolve.
Il territorio è caratterizzato da un paesaggio in prevalenza
collinare, con apici orografici nei monti Verrutoli (634 mslm), San Marco
(563 mslm), Serra Montavuto (506 mslm), S. Angelo (519 mslm), ed Irsi (485
mslm).
L'agro è solcato da un fitto reticolo idrografico che vede nei fiumi Bradano
e Basentello, il secondo affluente del primo ed entrambi tributari del Mar
Ionio, le aste con la maggiore portata idrica - che, infatti, più a valle,
danno luogo al bacino artificiale del Lago di San Giuliano - in
corrispondenza dei quali si dispiegano vaste zone pianeggianti.
tratto da: www.comune.irsina.mt.it