Arroccato sulla sommità di un dosso, Rapone è
un paese tranquillo, che affida la propria monumentalità ai portali, ai
fregi e ai mascheroni sulle facciate dei palazzi.
Vanta antichissime origini, come testimoniano i
ritrovamenti archeologici risalenti al
VI secolo a.C e una rifondazione
in epoca meridionale.
Vita De Luca
Il paese è posto su un dosso a oltre 800 metri
sul livello del mare alla destra del fiume Ofanto.
Le sue origini appaiono abbastanza antiche e
pare abbia preso il nome da un guerriero che qui s’insediò. Secondo alcuni
studiosi l’abitato sarebbe sorto sulle rovine di un’antica città lucana
distrutta intorno al IV secolo a.C. Nel suo territorio sono affiorati alcuni
interessanti reperti archeologici risalenti ad epoche assai remote.
Nel periodo feudale venne assegnato, come
feudo, da Carlo I d’Angiò prima a Giovanni Galard e poi ad Herveo de
Chevreuse. Successivamente passò a Giovanni Pipino, ai Sanseverino, a Carlo
Ruffo, a Pietro D’Alemagna, ai Carafa ed infine ai D’Anna. Del periodo
feudale sono rimasti alcuni ruderi di un antico castello, di recente
domificato e restaurato.
Di notevole interesse l’antica
Chiesa Madre. Oggi il paese si è notevolmente ampliato con moderni edifici.
Repertorio
artistico-turistico
Antica chiesa di San Michele, ampiamente ristrutturata.
Antico castello semidiroccato.
Nei dintorni:
rovine di un insediamento preromano.
Fiorente
artigianato della lavorazione in ferro battuto.
da: "Guida Basilicata"
di P. Tucciariello
pubblicazione autorizzata