Spinoso - LUCANIA / BASILICATA - (VISITA LA LUCANIA)

( sezione con n° 5 foto )
( visualizzazioni n° 14.297 )

Spinoso

           
visita guidata

 

 
 

 
 

 
SPINOSO - VIA S. ROCCO anni 50
(visto 4365 volte)
SPINOSO - PANORAMA CON NEVE anni 70
(visto 2346 volte)
SPINOSO - 1 - ASILO INFANTILE anni 60
(visto 2364 volte)
 

 
 

 
SPINOSO - 1 - VIA TENENTE FREZZA anni 60
(visto 3497 volte)
SPINOSO - 3 - PANORAMA anni 60
(visto 1725 volte)


H O M E
SPINOSO


Cliccare sulle immagini per ingrandirle

           



Ricerca immagini per parola chiave


    
 

testo di ricerca tipo luogo
 






Paesi limitrofi: Castelsaraceno - Grumento Nova - Montemurro - San Chirico Raparo - San Martino d'Agri - Sarconi







SPINOSO

Cenni Storici
Ai piedi del monte Raparo, lungo la strada Agri-Sinni, su una ridente collina sorge il paese di Spinoso. Come per tutti i siti, anche per Spinoso esiste un'origine leggendaria e una storica. Secondo la leggenda il paese fu edificato dal grande F. Troiano, compagno di Enea nella distruzione di Troia e di Miente che edific?Grumento. La tradizione vuole che siano stati quattro ebrei: Ibacco, Ismaele, Racaele e Faro, provenienti dalla citt?laziale di Nemi, a scegliere  l'insediamento di collina e a convincere gli abitanti della Tempagnata ad abbandonare il vecchio sito, reso insicuro dalla presenza di enormi e numerosi serpenti che sbranavano i loro bambini. Storicamente sembra che il paese sia stato fondato da un gruppo di fuggiaschi di Grumentum, dopo la sua distruzione ad opera dei Saraceni. Furono costoro ad organizzare sulla collina il primo nucleo di capanne, il cosiddetto pagus. Il nome del paese, secondo alcuni, deriva dall'arbusto "prinus spinosa" diffuso nella zona, secondo altri dal feudatario Giovanni De Spinosa, risalente all 'et?normanna, verso la met?del 12? secolo. Nel 1200 Spinoso faceva parte dei domini dei Chiaromonte, poi pass?ai Sanseverino, la cui dinastia dur?fino ai 1583, anno in cui Spinoso fu venduto ai Colonna di Stigliano. Questi lo cedettero alla famiglia dei Barrile. Dopo i principi di Valle e gli Enriquez, gli ultimi signori di Spinoso, fino all'Unit?d'Italia, furono gli Spinelli. Degna di nota ?la notizia secondo cui nella contrada spinosese di "San Laverio" ?avvenuta una delle battaglie della 2? guerra punica che ha visto schierati l'esercito cartaginese, dalla parte di Spinoso, e quello romano, dalla parte di Grumentum. La contrada prende il nome dal vescovo S. Laverio, martirizzato nell'841 dai saraceni.


Il Palazzo Ranone
Il centro storico di Spinoso si caratterizza per la felice posizione geografica che lo vede al centro del territorio del Parco Nazionale della Val d'Agri-Lagonegrese e lo vede dominare a 360?, dall'alto della sua collina, la splendida cornice dell'Alta Val d'Agri con il lago del Pertusillo e le montagne che lo circondano. Spinoso ? infatti visibile da tutta la valle e neanche al visitatore pi?distratto pu?sfuggirne la presenza. La superstrada dell'Agri costeggia il lago del Pertusillo e consente di arrivare a Spinoso dalla diga con la strada provinciale attraversando verdissimi boschi.Il centro storico racchiude molti tesori architettonici quali sono vari palazzi gentilizi di notevole interesse realizzati nel 16?, 17?, 18? e 19? secolo. Fra questi spicca il Palazzo Ranone, splendido edificio realizzato nel 18? secolo e ubicato sull'attuale Via Vittorio Emanuele, con spettacolare vista verso il lato nord-ovest della Valle. E' appartenuto alla famiglia Ranone. Il modello architettonico si ispira ai palazzi nobili napoletani, con atrio che immette in uno splendido cortile a cielo aperto sul quale si affacciano per tre lati finestre e balconi; sul quarto lato si ammira lo scalone che porta ai piani superiori. L'edificio si sviluppa su 3 livelli aventi superficie lorda pari a 500 mq. cadauno. Al piano terra sono ubicati 10 vani adibiti a cantina e stalla; al primo piano i vani sono 9 destinati a magazzini, mentre il secondo piano accoglie 11 vani destinati ad abitazione ed a sale di rappresentanza. L'imponente facciata ?impreziosita da un pregevole portale d'ingresso in pietra bianca finemente lavorato e fiancheggiato da finestre protette da robuste grate in ferro battuto. Al piano primo offre delle finestre con soglie in pietra locale; al secondo piano fanno bella mostra i balconi con ringhiere artistiche e abbelliti con decorazioni in mattoncini. Completano il quadro una cornice marcapiano e un cornicione, essi pure realizzati in mattoni lavorati. Il tutto si manifesta in un'ineguagliabile armonia di forme e proporzioni. L'appena trascorsa estate ha visto il Palazzo Ranone come degna cornice alla manifestazione "ArtEstate-Spinoso", ospitando mostre di pittura e di scultura ed incontri letterari, riscuotendo un successo notevole al quale ha contribuito in modo importante la suggestione di questo edificio che ? anch'esso una vera e propria opera d'arte.

Franco Vetrano