STIGLIANO
STEMMA
"Guerriero a
cavallo. Cavallo color naturale, guerriero COLORI DA INCORNICIARE
convenzionali, base terra, fondo cielo".(
michele lacava).
NOME
"Forma aforetica di Ostigliano,
dal gentilizio Hostilius : se già non fosse una prostetica di
Tigliano da Tillius delle iscrizioni-Flechia"
(Giacomo Racioppi)
PROFILO STORICO
Stigliano, terra in Basilicata
in diocesi di Tricarico distante da Matera miglia 32, e da Tricarico 18.
Si vuole di qualche antichità, e se vogliasi credere ciò che dice
l’Antonini, fu un luogo ben forte fin da' tempi de' Goti. Nelle carte
de' bassi tempi è detta Astilianum, Ostilianum, Ostulianum. Ne ritrovo
la tassa nel 1532 per fuochi 294, nel 1545 per 420, nel 1561 per 514,
nel 1595 per 692, nel 1648 per 650, e nel 1669 per 414, val quanto dire,
che mancò la sua popolazione dal secolo XVI, e nel 1737 fu tassata per
fuochi 392. In oggi gli abitanti oltrepassano i 4000 individui.
...omissis...Nel dì 8
settermbre del 1694 sofrì gran danni dal terremoto, siccome appare da un
esatto notamento esistente nell’archivio della Regia Camera da me altre
volte citato nel corso di questa mia opera.
Si dice essere eccellenti i
suoi terreni, e che i grani vi riescono di qualità e di peso.
Attissimi sono ancora per lo pascolo degli animali, e quegli
abitanti ne fanno grandissima industria. Oltre del frumento vi si
raccoglie del vino, e dell’olio.
Tra i suoi cittadini, che sono
industriosi per l’agricoltura, pastorizia, e commercio, vi è stato
ancora chi ha saputo distinguersi per le cognizioni letterarie. Claudio
Tuzio fu natio di questa terra"...omissis....
(lorenzo giustiniani-1797)
"...Questa terra, che
riscontrasi nelle antiche carte variamente nominata Artigliano.
Ostugliano, Orugliano ecc. qual suffrendo del contado di Montescaglioso
nel 1068 teneasi da Goffredo Britanno; e nel 1200 poi trovasi in
possesso di Ruggiero di Messanello. All’epoca Angioina si possedette da
Goffredo de Sarginis << Sarzin >> (1268); da Roberto de Alcinia (1276);
da Ferrerio de Sant’Amanzio (1280); da Lamberto de Messanello (1289); e
da Guiglielmo de Marra (1290), la cui fam. la tenne con secolare
dominio. A tempi Durazzeschi però da Re Ladislao fu data nel 1406 a sua
madre Margherita, e poi nel 1412 rivenduta a Iacobello della Marra della
Casa suddetta, dalla quale nel 1517 pel matrimonio d’Isabella passò in
quella dei Carafa di Mondragone, che si dissero Carafa della Marra, e
che nel 1520 ne ottennero da Carlo V il titolo di Principi. L’ultimo poi
di essa fu Donn’Anna, viceregina di
Napoli per aver sposato nel
1637 D. Ramiro Gusman Duca di Medina de las Torres, che tenne il potere
6 anni e più mesi, ed avendo aperto due novi Tribunali, l’uno in Abruzzo
e l’altro nella nostra provincia, quivi volev’assegnarvi a residenza
Stigliano istessa per la sua centralità, ma non facesene il saggio che
assai più tardi...omissis...Alla morte poscia del loro figliuolo Nicola
devoluto questo feudo al R. Fisco e venduto alla Marchesa di Castenuovo
D. Olinda Wandheneinden – Piccolomini, per l’intermedia persona della
figliuola D. Giovanna perveniva da ultimo a Colonna, che con diploma di
Carlo VI del 19 Dic. 1716 ne conseguirono parimenti il titolo di
Principi.
Circoscr. Civ. ed Eccl.
– Comune di 6934 abitanti, già sede provvisoria della R. Udienza
provinciale nel 1654, lo è ora di Mandamento nel Circondario di Matera,
e Diocesi di Tricarico: ha Ch. Parr. sotto il dell’Assunta e la cura di
un Arciprete insignito, con varie cappelle e confraternite, indi opere
pie riunite ed istituto di prestiti e risparmi; ed avev’anche all’ultima
soppressione un conv. di Min. Osservanti con 10 padri e 9 laici, ed un
altro di Riformati ne ebbe antecedentemente abolito.
Uomini Illustri.
– Il giureconsulto Claudio Tuzio, e gli architetti Melo da Stigliano e
Iacopo Trifosiano". (giuseppe
gattini-1910).
SITUAZIONE ATTUALE
"Stigliano sorge nel cuore
dell'Appennino lucano, vi si accede da diverse strade statali e
comunali, è situato a 909 metri di altitudine, gode quindi di una bella
posizione panoramica. Si respira un'aria perfetta in quanto la cittadina
è circondata da boschi. Dista da Matera km 65 e da Potenza km 60. Conta
circa 6.000 abitanti. Vanta origini, che, grazie ai reperti
archeologici, si fanno risalire all'età del ferro. Fu Comune feudale e
quando nel 1637 la Lucania fu dichiarata Provincia, ne divenne il
Capoluogo. Vi nacquero lo scultore duecentesco Meli da Stigliano e
Giacomo Trifoglio, architetto del Quattro-Cinquecento. L'agricoltura
(grano, mais ed olive) e l'allevamento del bestiame (ovino, bovino,
suino) sono le principali componenti dell'economia del Comune, Anche la
piccola industria è alimentata dai prodotti della terra e della
zootecnia. Nel settore dell'artigianato, altro comparto economico
importante di Stigliano, sono da ricordare la ceramica artistica ed
oggettistica per la cucina, la lavorazione del ferro battuto e la
produzione di campane. I campanari Rocco Saponara e Francesco Pasciucco
producono ed esportano campane per gli armenti sin nel centro Italia.
(Ricerche storiche, monumentali ed antropologiche di
Vincenzo Falasca,
Presidente I.R.S.A.B.
<Istituto Ricerche Storiche Archeologiche Basilicata> sede: 85050 Grumento
Nova (Potenza), via Maiorino 117/bis.
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