Valsinni - LUCANIA / BASILICATA - (VISITA LA LUCANIA)

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Valsinni

           
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VALSINNI


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Valsinni è un borgo medievale che sorge sul fiume Sinni
E che conserva il castello dove visse Isabella Morra
Una poetessa sfortunata e geniale
Che morì per mano dei suoi fratelli

Valsinni è un luogo che racconta la sua storia
E che le rende omaggio con una mostra permanente
Dove si possono leggere le sue poesie d’amore e di dolore
Che esprimono la sua anima ardente

Valsinni è un luogo che invita a scoprire la sua bellezza
E che offre panorami mozzafiato sul mare e sui monti
È un luogo dove respirare la cultura e la natura
E dove sentire la voce di Isabella Morra


VALSINNI

Sospesa tra il mare ed i monti, a brevissima distanza dall’uno e dagli altri, Valsinni si adagia sulla riva destra del fiume Sinni, che proprio in questo tratto si incassa tra rupi scoscese, formando anse di suggestiva bellezza. Il centro abitato è dominato e quasi soggiogato dalla mole del Castello dei Morra, intorno al quale si snodano, in file concentriche e sovrapposte, i vicoli del borgo antico, separati tra loro dai caratteristici “gafii”. Alle spalle di Valsinni si erge il monte Coppolo, eccezionale punto panoramico, dotato anche di notevole valenza ambientale ed archeologica: inserito nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino, esso conserva, sulla sua cima, i resti di un’antica città fortificata, che il prof. Lorenzo Quilici propone di identificare con Lagaria, la mitica città fondata, secondo la leggenda, da Epeo, costruttore del Cavallo di Troia. A ridosso del monte Coppolo si estende il bosco di Gallinico, al cui interno sorge un Parco Naturale Integrato, dotato di laghetto per la pesca sportiva, camping, bungalows, aree pic-nic e parco giochi.

R. Truncellito

 

 

L’abitato sorge su un colle alla destra del fiume Sinni a 250 metri sul livello del mare.

E’ ricordato nell’XI secolo col nome di “Favale”, mentre, dal 1843, prese il nome attuale dal fiume Sinni.

Nel suo territorio, sulla vetta del monte Coppolo, sono venuti alla luce avanzi di antichissime città, di cui sono visibili la cinta muraria e l’acropoli.

Nel periodo feudale appartenne ai Vivacqua, a Roberto Sanseverino, a Giovanni della Morra, ad Alessandro Capaccia, a Vardella Galeota, a Scipione Galluccio, a Fabrizio Massa e a Girolamo Ulloa.

Qui vi nacque e visse la sua breve e tragica esistenza la poetessa Isabella Morra.

Imponente resta, nella parte alta dell’abitato, il castello dei Morra, uno dei meglio conservati della Regione, che domina la vallata del Sinni.

da: "Guida Basilicata" di P. Tucciariello