MIGLIONICO
L'abitato sorride su una collina col
territorio bagnato a sud dal Basento e a nord dal Bradano.
Le sue origini sono antichissime. Secondo
alcuni studiosi, sarebbe esistito fin dall'epoca ellenica e pare fondato
da Milone nel VI secolo a.C. La scoperta di sarcofaghi dell'epoca ne
sarebbe una conferma.
Il medioevo lo vede asserragliato nella cinta di mura che i normanni avevano innalzato nella seconda metà dell'XI. Sono i Sanseverino a edificare il nuovo Castello, un fortilizio esisteva già in età longobarda, e sono loro ad ampliare la cinta muraria, che nello scorcio del XX secolo
è stata in gran parte distrutta o inglobata nelle nuove costruzioni. A fine '300 inizi '400 risale l'edificazione della chiesa Madre, ai secoli XVI-XVII i palazzi signorili del centro storico. La coltivazione di fichi, per cui l'abitato
è famoso, è legata a una sagra che si tiene la seconda domenica di settembre per la festa della Madonna della Particella.
da vedere:
Castello del Malconsiglio il cui nome deriva dalla famosa congiura dei Baroni del 1481 contro Ferdinando
I d'Aragona, conclusasi con la sanguinosa strage degli stessi baroni nella grande sala al primo piano. Le diverse epoche di costruzione sono denunciate dalla sovrapposizione di stili, dai rifacimenti e dalle aggiunte. Anche se esisteva una fortificazione nell'alto medioevo, si può attribuire ai Sanseverino l'inizio della costruzione del castello. Il loggiato fu aggiunto dai Revertera nel '600, nel quadro della trasformazione del maniera in residenza baronale.
Chiesa Madre dedicata a S. Maria Maggiore,
opera di Nicola da Melissano, con fastoso portale gotico, campanile
romanico, secondo portale e presbiterio rinascimentale. La chiesa conserva
il meraviglioso polittico di Cima da Conegliano, del 1499. Il nucleo principale risale a fine XlV inizio XV secolo. Tale porta presenta un ricco apparato decorativo. Il campanile, datata 1533, presso il secondo ordine conserva un bassordievo con i SS. Pietro e Paolo e l'Eterno Padre, mentre il marcapiano tra seconda e terzo ordine
è decorato con protomi umane e animali. All'apice del timpano della facciata, Madonna con Bambino del XVI secolo. L'ampio interna a tre navate ha subita molte ristrutturaziani.
Ex Convento dei Padri Riformati, dedicata al SS. Crocifisso, ha un campanile con bifore del XIV
secolo.
Nella cantona è conservato
un dipinto del 1618, raffigurante San Francesco ed altri santi, del pittore
lucano Gerolamo Todisco.
Chiesetta
dedicata da Ettore Fieramosca alla Madonna delle
Grazie, con notevoli affreschi ed una statua, raffigurante la
Madonna col Bambino, del secolo XII.
Chiesa del Monte dei
Morti con una tela della scuola di Luca Giordano.