PreMESSA
Non essendo, questo libro, dedicato ai soli specialisti, ma anche a gente
di media cultura, le parole greche sono state sempre scritte prima con i
caratteri propri e poi con i caratteri latini, perché possano essere
lette anche da quelli che non conoscono la scrittura greca. Per lo
stesso motivo si è cercato di trascrivere le parole dialettali con la
scrittura comune, limitando al massimo i segni diacritici della
fonetica.
In particolare:
ò
= "s" sibilante sorda schiacciata, come nella parola italiana "scena",
$=
"e" capovolta, indica il suono indistinto della "e" simile a quello
della "e" francese in fine di parola, suono che può dirsi comune a quasi
tutti i dialetti dell'Italia meridionale.
I verbi greci sono, come di regola, citati alla prima persona
dell'indicativo presente, ma la traduzione italiana viene data sempre,
come si usa da tutti, nella forma dell'infinito presente. |