Presentazione
L'autore, nato ad Oppido Lucano (PZ) il 23 maggio 1929, vive ed opera
nello stesso paese presso il suo studio d'Arte per la scultura "La
Cupola", sito nel Vico Umberto, n. 3 - Tel. 0971/945057.
Fin dal 1960 ha espresso attraverso l'Arte il suo pensiero e il suo amore
per il Bello e il Buono, mietendo successi e onorificenze. Oggi
continua, instancabile, a plasmare creta e bronzo.
I protagonisti di Gente lucana si muovono su un palcoscenico in controluce
e timidamente offrono allo spettatore, attento a cogliere ogni piccola
sfumatura, le loro storie. Storie d'altri tempi, fatte per la maggior
parte di povertà, di stenti, di speranze, di illusioni, di amarezza,
specchio di una umanità che morde la propria esistenza. Sono Anna e
Giovanni, giovani sposi costretti ad emigrare in America per dare una
svolta alla loro vita, che all'alba di un giorno qualunque salutano
dalla corriera la terra natia, lasciando su quelle pietre un pezzo di
anima; è Antonio il Sagrestano, umile e semplice, che subisce una
metamorfosi nel momento in cui si siede all'organo e diventa ispirato
musicista; è Don Matteo che aggiusta ombrelli e gira per i paesi con il
suo pappagallino Carlo Magno che offre nel becco la fortuna per mezza
lira - rosa per le femmine, celeste per i maschi; è Pancrazio,
accattone-signore che si presenta alla porta delle case con la sua
dignitosa povertà e con altrettanta dignità lascia questo mondo; e poi
il pastore lucano, Lillino il gobbo felice e tanti altri che l'Autore
con amore carica sulla sua vecchia Opel - trasformata per l'occasione in
un carrozzone - e porta in giro per il mondo, accompagnati tutti dalla
musica della Banda. Davanti a tutti, quasi a voler indicare la strada da
seguire, la Nike alata, "dall'eterno salto in avanti". Una congerie di
personaggi, ognuno dei quali svolge dignitosamente il proprio molo e
ognuno a modo suo ci riporta sapori e odori di atmosfere lontane nel
tempo, che non respiriamo più, ma che ci bagnano il ciglio di nostalgia.
Prof.ssa Eugenia
Scarino
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