Il lavoro
sulle Chiese di Trivigno è nato quasi per caso. Il mio impegno di
ricerca storica mi aveva precedentemente portato ad esaminare i numerosi
documenti presenti nell'Archivio parrocchiale; per un razionale esame di
essi è stato necessario riordinarli e catalogarli, questo lavoro ha
sollecitato ulteriormente l'interesse a conoscere il lento formarsi di
questa piccola comunità locale.
Essa trova la sua prima espressione nell'Università (collettività di
cittadini) e nella Chiesa che offre agli abitanti sostegno morale e
spirituale. Il sentimento religioso è profondamente radicato nelle
coscienze, testimonianza di ciò sono le sei Chiese, risalenti tutte al
1600, presenti su un territorio così poco esteso. Ho quindi ritenuto
opportuno raccogliere e documentare tutto ciò che è ancora presente nei
luoghi sacri prima che il tempo inesorabilmente stenda su di essi un
velo impenetrabile.
Alle giovani generazioni spetta ora il compito di continuare a custodire
ed amare ciò che hanno ereditato dai loro padri. Ringrazio il parroco
Arciprete Don Giuseppe Ciorciaro per la grande disponibilità e la
preziosa collaborazione fornitami nel corso di questo lavoro nonché
l'Amministrazione Comunale di Trivigno e il Sindaco Antonio Molfese che
hanno reso possibile la pubblicazione del presente volume sicuri di
rendere con questa testimonianza di sensibilità verso gli antichi valori
un servigio alla collettività.
RAFFAELLA BRINDISI SETARI
PREFAZIONE
La
chiesa, intesa come comunità spirituale, è presente sul territorio di
Trivigno fin dal 1300 e dipende dalla diocesi di Acerenza; nel 1324 il
Papa Clemente V, con Bolla Pontificia, impone ai "Clerici de Trevineis"
il pagamento della decima (1) di "tar duos et gr. duodecim pro Canonico"
(2), "tar tres, Abbas San Leonis de Trevineis, ordinis San Benedictis"
(3). Sin da quell'epoca nel feudo di Trivigno quindi erano presenti un
clero e un canonico ben distinti dall'abate della chiesa di San Leone.
In seguito non si ha più notizia delle due comunità religiose, il feudo
rimase deserto per molto tempo e soltanto nel 1595 fu ripopolato dalla
Famiglia Carafa (4).
È presumibile che la chiesa di San Pietro, quale Chiesa Madre, risalga
alla prima metà del 1600; erano certamente esistenti nella seconda metà
dello stesso secolo quelle di Sant'Antonio Abate, San Rocco,
Sant'Antonio di Padova e la Cappella dei Morti; quest'ultima alla fine
del 1800 scomparve in seguito ad una frana che travolse tutto il
Cimitero vecchio; nell'attuale è stata costruita una Cappella
cimiteriale nel 1986.
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