CHIESA DI SAN LEONE
Comunemente detta "Santa Maria", ubicata in Contrada San Leo, ha origini
benedettine (98). Probabilmente era presente una comunità monastica,
come attesta il pagamento della decima di tre tarì effettuata nel 1324
dall'Abate di San Leone (99).
Della chiesa risalente ai primi decenni del 1300 si conservano allo
stato di ruderi solo l'abside della parete di fondo del presbiterio, il
piccolo coro con la cupola e i resti, peraltro molto esigui, delle
strutture murarie delle navate laterali.
Tutt'intorno sono sparse pietre lavorate e basoli probabilmente relativi
al pavimento dell'edificio che doveva essere a pianta basilicale. Sul
pianoro sottostante che domina la vallata, la presenza di numerosi
blocchi semilavorati sembra confermare l'ipotesi della presenza di un
impianto monastico.
La chiesetta si è conservata fino agli inizi del 1900, anche se non
utilizzata per le pratiche di culto; poi l'incuria e il tempo hanno
fatto sì che questa importante testimonianza di storia e di fede sia
andata del tutto in rovina.
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