RELIQUIE DI SAN BASILEO (100)
In occasione della Santa
Visita, il 4 novembre 1784, alla presenza dell'Arcivescovo di Acerenza e
Matera, Don Francesco Zunica, dell'Arciprete della Chiesa Madre di
Trivigno, delle autorità civili, si aprì e si espose pubblicamente alla
venerazione dei fedeli il Sacro Corpo di San Basileo Martire, donato da
Donna Maria Francesca Buoncompagno Carafa, custodito in una teca di
legno. L'Arciprete mostrò al Vescovo e alle autorità civili le lettere
testimoniali, che attestavano che Marco Antonio Colonna, Cardinale
Presbitero di Santa Romana Chiesa, dal titolo di Santa Maria della Pace,
aveva dato in dono, per concessione del Papa, all'illustrissima Donna
Maria Francesca Buoncompagno Carafa, un vaso di vetro asperso di sangue
e il Sacro Corpo del Martire Basileo, estratto dal cimitero di Priscilla
e riposto in una teca di legno, legata con un cordoncino di seta rosso e
sigillata. All'illustrissima Donna Maria Buoncompagno Carafa era stato
concesso di tenere presso di sé il Sacro Corpo e di donarlo a qualunque
chiesa, oratorio o cappella volesse, secondo il decreto della
Congregazione dei Riti dell'11 agosto 1691.
In fede di queste, il Cardinale Colonna sottoscrisse i documenti
testimoniali e, dopo aver apposto il suo sigillo, li inviò a Trivigno il
22 agosto 1772. L'Arcivescovo Zunica, dopo avere a sua volta esaminato
le lettere testimoniali e l'integrità della custodia di legno, la aprì;
vennero quindi ricomposti i resti di San Basileo, rivestendoli di tela
ovattata di colore rosso e, insieme al vaso di vetro macchiato del
sangue del Martire, furono deposti in un'urna di legno dorato con
cristallo nella parte anteriore, per permetterne la vista; fu infine
apposto il sigillo arcivescovile. L'urna venne collocata sotto l'altare
del SS. Crocifisso; di essa si conserva molto poco perché è stata
manomessa intorno agli anni '50; attualmente è custodita dal Parroco Don
Giuseppe Ciorciaro.
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