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Raffaella Brindisi Setari - Le Chiese di Trivigno
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CONGREGAZIONE LAICALE DELLA BEATISSIMA VERGINE DEL CARMINE (108)


Intorno al 1880 venne fondata la Congrega Laicale sotto il Titolo della Beatissima Vergine del Carmine; il regolamento costituito da 38 articoli evidenziava l'intento dei Congregati di rinvigorire la fede, adempiere tutti i Comandamenti della dottrina cristiana e i precetti della chiesa, mostrare amore e tolleranza verso il prossimo, compiere atti di pietà e intervenire alle funzioni religiose che la Congregazione celebrava nei giorni stabiliti all'altare della Madonna del Carmine nella chiesa di Sant'Antonio Abate. La quota annua per iscriversi al sodalizio era di 1 lira, potevano essere ammesse anche le donne come "sorelle"; tutti i Confratelli dovevano partecipare ai riti sacri e intervenire alle processioni, indossando l'abito della Congrega costituito da un camice di tela bianca con cappuccio, cappello bianco con laccio marrone e mozzetta dello stesso colore, recante sul lato sinistro l'immagine della Madonna. Il Priore e i due Assistenti avevano al collo un nastro bianco da cui pendeva la medaglia con l'effige della Vergine; il Priore nelle processioni pubbliche portava un bastone di colore nero. Il Padre Spirituale doveva essere eletto dai Confratelli, ricevere l'approvazione dell'Ordinario della Diocesi e godere di un compenso di 12 ducati. 
In occasione della morte di un fratello, i Congregati dovevano accompagnare il defunto fino alla chiesa, fare celebrare il funerale con Messa cantata e Ufficio dei morti e successivamente seguire il feretro fino alla sepoltura; inoltre s'impegnavano a fare dire, nel corso del tempo, cinque Messe in suffragio della sua anima. La Confraternita non doveva in nessun caso ingerirsi nella solenne festività della Madonna del Carmine, che cade il 16 luglio, in quanto spettava al Comune di Trivigno provvedere ad essa, nominando un procuratore laico a cui i Confratelli potevano devolvere, se lo desideravano, le loro offerte per renderla più solenne. La vita di questo sodalizio fu breve, in quanto non se ne ha più notizia dopo la morte dell'Arciprete Don Ferdinando Abbate, avvenuta nel 1913.
Queste Congreghe attualmente non sono più operanti, ma dalla conoscenza della loro storia emerge uno spaccato della realtà sociale e religiosa della collettività con tutte le sue contraddizioni.

 

 

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