FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE
La festa di
Sant'Antonio Abate si celebra il 17 gennaio nella chiesa omonima e, nel
passato si articolava in due momenti (114). La sera del 16 si
accendevano fuochi, si gareggiava tra le contrade per approntare il falò
più ricco; nello spiazzo antistante la chiesa veniva acceso il fuoco più
grande, con la legna che i ragazzi, al suono di un campanello e cantando
il ritornello "'Ntuon 'Ntuon, damm na leuna p' Sant'Antuon, s'num' n'
vuo' da' t' puoz' ard' e appzcà" avevano questuato per tutto il paese
nei giorni precedenti.
Una volta che il fuoco si era ormai consumato, la cenere raccolta dai
fedeli veniva sparsa nei campi per ottenere abbondanti messi. Era
consuetudine consumare leccornie tradizionali, mettere all'asta il
"porcellino di Sant'Antuono", un maiale allevato da tutta la
collettività per offrire il ricavato della vendita al Santo.
La mattina del 17, dopo la celebrazione della Messa solenne, i cavalli,
i muli etc., radunati davanti la chiesa, facevano il giro per la
contrada Casale e, passando per la "Porta della Terra", ritornavano
davanti alla chiesa dove il parroco impartiva loro la benedizione. La
festa continua ad essere celebrata secondo la tradizione, anche se è
stata adattata alle nuove condizioni economiche e sociali del paese.
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