Presentazione
...tutto potrebbe salvarsi
con l'amore
di un poeta
che canti...
Perché poesia?
Servono ancora i poeti?
Sono domande che corrono sulla bocca della gente con una certa
insistenza.
Sono domande compatibili con il travolgente turbinio degli affari in
cui quasi affoga l'umanità, in questo secolo delle macchine, dei
robots, degli automatismi spersonalizzati che hanno fatto perdere il
senso del giusto del vero del bello.
Questo non autorizza, però, a profetizzare un futuro di morte per la
poesia e la fine dei poeti perché la poesia come manifestazione
della perennità dello spirito, della esistenza dell'anima, come
rappresentazione della vita con verità e bellezza è arte universale
di tutti i tempi e perciò eterna.
Il poeta, con la sua esperienza di vita e di pensiero al servizio
dell'umanità, con la sua formazione spirituale e la sua personalità,
per un vero miracolo di parole e sentimento può contribuire alla
permanenza ed alla conquista di valori nell'uomo e nella società.
Nella società contemporanea poeta e
poesia sono elementi più che mai necessari e insostituibili sia dal
punto di vista culturale che umano e civile perché i soli capaci di
resistere nella tensione verso valori più appaganti e verso beni
immateriali che la società dei consumi, certo, non può dare e non sa
dare.
Sono le mie risposte alle due domande della gente frutto di
convinzione e di amore ed ecco perché scrivo ancora poesie, in
lingua o in dialetto, per giovare a me stesso e con la speranza di
essere utile agli altri.
Le poesie che mi onoro presentare
sono state scritte in un periodo di tempo lungo, solo l'ultima è
recente, e come al solito, sono state chiuse in quel cassetto che
conserva ma non produce e la pubblicazione è avvenuta per le
affettuose sollecitazioni del carissimo Michele Ascoli e per la
generosità dell'editore Claudio Elliott, che ringrazio di cuore.
Lo scorso anno ho perduto un grande amico, Glauco Rino Nesi, amico
anche di Potenza, l'umanità ha perduto un poeta, per ricordarlo e
per farlo ricordare ho dato a questa silloge il titolo "La sera del
pianeta" che è il titolo di una sua poesia riportata nel libro
"Chiamarsi vivo" Editore Mario Dell'Arco Roma.
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