Travalica la notte i confini del mondo
e neve e gelo e vento di bufera
opprime la città.
Nei vicoli e nelle strade regna
solitudine
uomini cose vita e speranza
sono in balia di una natura avversa.
Sono le tre di un giorno senza nulla di
nuovo
miseria e cupidigia silenzio e inganno
privilegi e sofferenza distruzione e
sangue
niente sembra più terribile e strano
e la morte e la vita il bene e il male
non hanno più volto né sorriso né
lacrime.
Sono le tre di un altro giorno senza
speranza
senza nemmeno spazio per la disperazione
nell'inclememza del tempo muoiono tante
cose
anche le cose più belle.
Nella sala da parto austera e silenziosa
le mani si aprono a ricevere fraterna
materia.
Il primo vagito splende di luce nello
spirito
non stupirà nessuno la sua nuova vita.
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