Partimmo insieme
cantando inni della patria
al ritmo vertiginoso della fanfara
orgogliosi
di quel mazzo di penne
al vento
che ornava l'elmetto.
"Bersaglieri a vent'anni
bersaglieri per tutta la vita!"
Tu anche coraggioso
perché credevi in qualcosa,
io un po' meno.
Eri il prototipo
di quella baldanzosa gioventù
senza fisime e senza complessi
con la sola pretesa
di fare più bella la vita
quella propria
e quella degli altri
e che si immolò
con il sorriso sulle labbra
lasciando ai credenti nei valori
non certo agli atei e agli immemori
il profumo
della sua giovinezza.
E' un ricordo che durerà
quanto la mia vita terrena
un ricordo che durerà
lacerando
perché tornai solo
senza di te
impiegando due anni
a percorrere la mia via crucis
più croci che via
guardando indietro più volte
ma non c'eri,
mi inseguiva l'inferno
con la furia della natura
e la rabbia di vinti e vincitori.
Eravamo partiti nemici
di nemici che non esistevano
perversa invenzione
del Potere
inestricabile maglia
su cui splende la vergine ignoranza
perché era in gioco
il gioco del mondo
e fummo sconfitti.
Tornai distrutto ma vivo
tra nuovi profeti
al traino
di nuovi inventori del gioco del mondo
e fu ancora falsità
inganno tradimenti
miseria
e ancora mercanti di morte
in delirante caccia delle vittime
contro cui puntare le armi.
Dopo mezzo secolo
hanno scaricato da un autocarro
una cassetta di legno ordinario
con quel poco che resta di te
se è vero
e un po' di bandiera
non quella
non c'era il tripudio di folla
assenti i pettoruti gerarchi
mancavano pure i nuovi
allineati al coperto
non si sa mai
eri sempre un fascista della guerra
fascista
vae victis!
Ti aspettava uno straccio di donna
straziata dall'attesa senza speranza
sperando e piangendo
ha bussato al legno
e ha poggiato la testa in silenzio
rotto solo da qualche singulto
all'ascolto del tuo silenzio
ed è caduta in ginocchio
come Maria Addolorata.
Ti amava ti ha sempre amato
castamente
nel tenace rispetto
di un matrimonio appena consumato.
Ti aspettava quel figlio
che tanto desideravi conoscere
che aveva il diritto di conoscerti
cresciuto di attese bugiarde
ha pianto convulso
ha rialzato la mamma
abbracciandola le ha sussurrato
"ora l'abbiamo con noi!"
Commosso da tanta grandezza
mi sono chiuso
nel silenzio della mia sera
per risentire il tuo abbraccio
timido
ero il tuo tenente medico
ma caldo affettuoso
generoso come il tuo cuore
quando tentasti di sollevarmi da terra
avevo una gamba bagnata di sangue
mi era toccato l'onore
del battesimo del fuoco
me lo dicesti anche tu
per farmi coraggio
anche tu eri un grande
mi sono chiuso per chiedere a Dio
un migliore destino per i figli
e i figli dei figli:
ogni follia è scritta col sangue.
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