PINO GENTILE
 - La Città delle scale
 

- Capitolo XVI -


PROBLEMI E PROSPETTIVE NELLA CITTA'

PROBLEMI E PROSPETTIVE NELLA CITTA'
 

Un tratto di via Cairoli

L’orgoglio dei potentini per la loro città, che alimenta il rapporto tra la vecchia e la nuova società, non deve dar luogo ad inutili polemiche. Deve, invece, suggerire un’attenta collaborazione, che deve essere redditizia in ogni sua espressione per rilanciare compiutamente il discorso sulla valorizzazione del centro storico di Potenza. Così come fa, ad esempio, il Centro Culturale Giovanile “J. H. Newman” della nostra città con una lodevole iniziativa, mirata a scuotere gli amministratori.

 

“A nome del presidente del Centro Culturale Giovanile “J. H. Newrnan”, dei suoi soci e dei cittadini, si legge in un documento, si vuole esporre una problematica di estrema urgenza presente nel comparto di Via Cairoli e di Via Plebiscito, dove esiste un degrado urbano che non si confà al decoro del Centro Storico, definito “cuore pulsante” della città di Potenza. Si precisa che già da più di quindici anni, si sta cercando di portare questo problema all’attenzione degli amministratori.

Infatti, nella zona su indicata, la fatiscenza dei fabbricati risulta pericolosa per l’incolumità pubblica: grondaie scardinate, vetri pericolanti, tegole malferme, gravi lesioni ai muri. “Si ricorda che il Centro Newman, ha più volte presentato istanze correlate con progetti degli architetti Pontrandolfi e Argento per la riqualificazione del complesso. Crediamo che il problema vada affrontato, onde evitare spiacevoli incidenti. La presente dichiarazione non intende ignorare il processo di recupero attuato dagli amministratori per l’intera città e, soprattutto, per il Centro Storico, ma vuole sollecitare l’attenzione dei medesimi sulla risoluzione di problemi ancora sospesi”.

 

 

 

 

Progetto degli architetti Pontrandolfi - Argento

 

Nel progetto di recupero dei due fabbricati è stata posta particolare attenzione al contesto ambientale e alle caratteristiche storico-architettoniche dei manufatti; in particolare, è stata prevista, in conformità con la normativa urbanistica vigente, la demolizione della sopraelevazione esistente sul fabbricato adiacente alla piazza S. Giovanni e di quella esistente, prima del terremoto, sul prospetto piazza Trinità.

 

Il corpo di fabbrica più grande, di rigorosa compattezza architettonica, riacquista la sua dignità di palazzetto con il ripristino degli elementi decorativi in pietra, il riequilibrio delle aperture sui prospetti, il recupero della muratura a facciavista; il fabbricato più piccolo, ricomposto volumetricamente e ridisegnato nei prospetti, chiude e ricompone la quinta edilizia fra la piazzetta e lo slargo della Trinità.

 

Il progetto ripropone su Via Cairoli l’immagine dignitosa ed elaborata del palazzo “Palermo”, con il disegno regolare della sua muratura a facciavista, le mensole e il portale in pietra e la cornice superiore di romanelle e un’immagine più equilibrata per il prospetto dell’edificio più piccolo con il ripristino del ritmo delle aperture (che, attualmente, risultano notevolmente manomesse) e la riproposizione del cornicione originario di cui ancora esiste una testimonianza.

 

Nel piccolo Vico Cairoli, i due prospetti laterali, in muratura a faccia vista, risultano particolarmente suggestivi, in quanto ripropongono volumi, spazi e materiali (il vicoletto è pavimentato con gli originali lastroni in pietra calcarea) cari alla nostra memoria.

 

Ma il progetto redatto a suo tempo dagli architetti Pontrandolfi e Argento, è rimasto nel cassetto. Via Cairoli e dintorni, attendono la riqualificazione della zona con progetti di riconversione delle strutture esistenti mediante i finanziamenti provenienti dai “Por”.

Intanto, sempre in Via Cairoli, al n. civico 9, c’è una paradossale situazione che si trascina dal 2000. Riguarda il signor Pasquale Marcantonio, costretto a vivere fuori casa da anni perché un palazzo vicino al suo minaccia la sicurezza dell’abitato. In più, nel palazzo accanto non possono iniziare i lavori di ristrutturazione perché un inquilino, pur in presenza di un’ordinanza di sgombero, non va via. È in atto un contenzioso con la civica amministrazione. È mentre c’è da prendere atto del prezioso “maquiilage” fatto su quasi tutto il fronte del centro antico, che, è tornato finalmente a splendere di viva luce con la riapertura del Palazzo di Città in Piazza Sedile, non poco resta da fare in altri punti, in particolare in Via Cairoli che, si dice, “risorgerà”, grazie agli interventi di riqualificazione previsti dai “Por” (Programma Operativo Regionale). Degrado anche in Via Plebiscito: garage aperti, di proprietà privata, e qualche locale del Comune, sono abbandonati da tempo senza che l’accesso ne sia protetto, alla mercé di vandali e giovani adusi allo “spinello”. Insomma, un angolo di centro storico in cui è necessario intervenire.

 

 

 

 

L’attività del Centro Culturale Giovanile “Newman”

 

Il Generale Di Mascolo Comandante la Brigata “Garibaldi”

Nel corso degli anni, il Centro Newman ha sempre mantenuto fede al suo programma che lo vuole elemento di convergenza nella formazione integrale della gioventù e, oggi, si ripropone quale aiuto alle nuove generazioni perché superino la confusione delle idee e la dissociazione tra i “valori” e i comportamenti di vita. “Scopo del Centro, sottolinea il presidente Rocco Galasso, è di allacciare un dialogo costruttivo mediante il confronto e l’esame critico delle opinioni capace di maturare nei giovani una coscienza responsabile delle fede cattolica”.

 

In quest’ottica il centro Newman propone: una libera e costruttiva opera di riflessione sugli ideali e la problematica dei giovani; la valorizzazione delle aspirazioni, esigenze ed interessi dei giovani, per rendere attivo il tempo libero; l’azione più concreta per rendere efficaci le iniziative giovanili. Il Centro collabora con l’Azione Cattolica della Parrocchia della SS. Trinità, ente promotore del Centro, e con i giovani militari del 910 Battaglione “Lucania”.

Don Mimi Libia, parroco della SS. Trinità

Il programma sociale prevede annualmente iniziative culturali, formative e ricreative. Esse si esplicano in mostre di pittura, storiche, fotografiche, concerti, dibattiti, presentazioni di libri ed incontri con gli autori, tornei sportivi.

 

È da ricordare, tra le tante attività, l’iniziativa, portata avanti ininterrottamente dal 1977, del Concorso Presepe Artistico capace di raccoglie ogni anno numerosi consensi tra scuole, enti e famiglie non solo della città ma dell’intera provincia. È considerevole la tradizione “pongistica” espressa in tornei annuali di ping-pong e corsi di tennis tavolo per juniores. Tale attività ha consentito a diversi soci del centro di conseguire titoli nazionali in gare di categoria.

 

Il Centro ha sede in Via Cairoli, 18 della città ed ha a disposizione una biblioteca di oltre cinquemila volumi, una sala per l’ascolto della musica, un salone con tavolo da ping-pong ed un ottimo pianoforte da concerto.

 

 

 

 

Lo scempio di Largo D’Errico

 

Largo D’Errico

Largo D’Errico, nel cuore del centro storico di Potenza, tra via Pretoria e Palazzo Loffredo: è questo lo scenario nel quale, oramai da decenni, si sta consumando l’ennesima situazione di degrado. Un fabbricato di tre piani, uno degli antichi palazzi gentilizi di Potenza, abbandonato a se stesso, in uno stato di assoluta decadenza, con il rischio di cedimenti e crolli, e con le porte e le finestre murate, per evitare che topi o cattivi odori invadano le zone circostanti. La situazione è di vera emergenza non solo per l’effetto estetico che, tenendo conto dei palazzi circostanti da poco restaurati, è a dir poco sconvolgente, ma, soprattutto per il rischio rappresentato dall’instabilità del fabbricato e dalla condizione generale della piazzetta che abbandonata a sé stessa, versa, ormai, in una condizione di assoluto degrado, specie di notte quando diviene luogo d’incontro di vandali e tossicodipendenti.

 

Ma, come si spiega un così grave abbandono proprio in pieno centro storico? Il fabbricato di piazzetta D’Errico, in realtà, ha una storia complessa, per alcuni versi paradossale, fatta di inadempienze, lungaggini burocratiche, contrasti tra cittadini e amministrazione comunale, che prendono l’avvio dopo il terribile terremoto del 23 novembre ‘80. Il palazzo sarà ristrutturato e convertito in una struttura destinata agli anziani, grazie ai Por (Programma Operativo Regionale 2002-2006), (con a disposizione euro 1.032.600,00.

 

 

 

 

Il diurno come servizio di informazione

 

Il Comune di Potenza non trascura interventi finalizzati ad offrire una immagine più consona ad un capoluogo di regione, anche se la strada da percorrere è ancora in salita per la mancanza, nel centro storico, di servizi essenziali, soprattutto per il forestiero. Uno dei servizi tuttora assenti, è quello di un “Diurno”, struttura che farebbe al caso anche di molti giovani che, quotidianamente, raggiungono la città di Potenza. Ad affrontare questa delicata situazione, sono ora protagonisti proprio i giovani. Quelli del Circolo Culturale “J. H. Newman”, inserito nel contesto della fervente attività della parrocchia collegiata “SS. Trinità”. I giovani del “Newman”, hanno affrontato il problema scrivendo al Sindaco Gaetano Fierro e ad alcuni qualificati esponenti della amministrazione comunale: Lomonaco, Molinari, Grano.

 

“I locali lasciati liberi dal barbiere Paolo Mattia, trasferitosi in Largo D’Errico, in pieno centro storico, sostengono i giovani del circolo culturale potentino, potrebbero essere riadattati con poca spesa dalla civica amministrazione e messi al servizio della comunità. La struttura, posta in via del Popolo, sembra l’ideale per ospitare un servizio di igiene pubblica, che è sempre più richiesto”.

Si tratta di una struttura di assistenza particolarmente importante, aggiungono i giovani del “Newmnan” che indicano anche la possibilità di ospitare, nei locali antistanti l’ex Diurno, un servizio di informazìone turistica per la città e la provincia, specie ora che l’ufficio regionale per il Turismo di Piazza Mario Pagano, è stato chiuso all’utenza”.

 

 

 

 

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