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Antonio Maria Cervellino -
KÉRYGMA |
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COME E COSA HANNO FATTO QUESTI MONACI
PER FAR GIUNGERE A NOI QUESTI MESSAGGI DELLO SPIRITO? Seguiamoli allora da
vicino mentre Essi affrontano le varie fasi lavorative di preparazione
per iniziare l'affresco. Sono occorsi intanto duri anni di lavoro col
piccone per portare a termine lo scavo della Kripta che, a segno di
croce, è venuta incassata a ridosso della collinetta. Ora stanno
livellando le pareti della suddetta Kripta onde ridurre le asperità
rendendo più che possibile liscia la superficie sulla quale verrà in
seguito spatolato il gesso come primissima operazione. Ma il gesso
chiaramente inesistente in tutti i posti dove hanno operato Monaci o
immigrati è stato dagli stessi fabbricato in loco reperendo pietre
calcaree (per la maggior parte) le quali dopo le varie fasi di cottura
ininterrotta nella "Calcara" (3) si trasformavano prima in calce e poi
dopo accurate manipolazioni onde aumentarne l'igroscopicità, in gesso,
che è l'elemento base per l'affresco. Il gesso ormai pronto viene subito
impastato e spatolato sulle superfici da affrescare con uno spessore che
va da un minimo di mm 8 ad un massimo di mm 20, a secondo, ripeto, lo
stato di levigatezza della superficie: detto gesso spatolato prende il
nome di ARRICCIATO. |
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