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Antonio Maria Cervellino - KÉRYGMA
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Brevi notizie su Sant'Antuono 


A circa 6 Km dal Paese (2) di Oppido Lucano (PZ) sorge un'antichissima Chiesa rupestre Basiliana volgarmente chiamata di Sant'Antuono chiaramente nome acquisito poiché quando detta Chiesetta cadde nel totale abbandono dopo svariate vicissitudini tra le quali la peggiore un terremoto che fece cadere il tetto diventò rifugio naturale di capre e maiali viventi allo stato brado dei quali s'impadronivano gente senza scrupoli rinchiudendoli poi abusivamente nella Chiesa e nella Kripta. Le credenze paesane unite all'ignoranza dei più hanno fatto sempre ritenere che Chiesa ed affreschi fossero dedicati a Sant'Antonio Abate protettore degli animali per cui nel tempo s'e creata da se la tradizione di chiamare detta Chiesa col nome del suddetto Santo che in dialetto e quello di Sant'Antuono come oggi viene chiamata. Per molti secoli quindi gli affreschi convissero con i maiali, con le capre e con i miseri resti dei monaci sepolti sotto il pavimento sul quale gravitava un cumulo di terra e detriti che nella parte centrale della Kripta copriva finanche gli affreschi estendendosi poi per tutta la Chiesa per un'altezza media di metri 1,60 circa. Intanto dagli anni 1948-50, segnati dalle grandi svolte politiche e fino al 1973 studiosi e politici alternandosi in sapienti discorsi i primi ed in sicure promesse di restauri i secondi, non rimossero nemmeno un briciolo di terra e né lo fecero rimuovere ad altri. Nel Giugno del 1973 avvalendomi della carica di Ispettore Onorario per l'archeologi a con nomina del M. P.I. nel 59, terminate le Scuole ed offrendo la mia opera di volontariato ebbi un valido aiuto dal Sindaco D. De Rosa nel realizzare lo sbancamento del sopraccitato cumulo di terra impiegando un gruppo di validi operai per la durata di un paio di mesi. La Chiesa e la Kripta così liberate e pulite mostrarono gli affreschi nella loro magnificenza relativa alla loro conservazione Infine nel pulire con accuratezza il pavimento di terra battuta affiorarono per caso i miseri resti dei Monaci, resti che furono subito puliti e messi in una bacheca ed in seguito mostrati a migliaia di visitatori, tra scolaresche in visite ufficiali e pellegrini di varia provenienza. La Kripta pur essendo rimasta asciutta ha perduto la quarta parte degli affreschi ed il rimanente di questi potrà salvarsi dal disfacimento se si interverrà subito, con un serio restauro. Non prima, però di realizzare la pavimentazione, la cui mancanza determina la continua presenza di terra polvere e moscerini. Accanto alla Chiesa c'è un locale che scavato in profondità a ridosso della collina costituiva la dimora quotidiana dei Monaci forse il punto di riferimento che dava adito alla loro vita cenobitica. Questa grotta tra le tante che circondano la Chiesa è l'unica che abbia il muro anteriore con la porta d'ingresso e la colonna centrale. Si ipotizza che questo locale servisse da refettorio e da dormitorio. Per quanto riguarda le altre grotte che circondano la Chiesa, probabile che siano state queste ad ospitare i Monaci nei loro primissimi approdi alla Contrada "Pozzelle" nonché ad essere state utilizzate come luoghi di eremitaggio per chi conduceva oltre alla vita cenobitica anche quella di anacoreta, forma di vita religiosa molto frequente nei primi tempi della Chiesa, ma che ancora oggi è conservata presso i Certosini ed i Camaldolesi Nell'interno della Chiesa reggeva il tetto originale un arco romanico ancora esistente mentre attraverso due archi Tardo-Gotici posti sulla parete che sulla sinistra si alza a ridosso della collinetta di tufo si accede alla Kripta la quale posta sullo stesso piano della Chiesa e scavata a segno di croce è alta m. 2,59 - larga m. 3,78 - lunga m. 5,72. Poi, un braccio laterale a destra è alto m 2,40 - largo m 1,06 - lungo m 2,80. L'altro braccio laterale a sinistra è alto m 2,70 largo m 1,50 - lungo m 4,00.

2) Trovandosi nella parte bassa del paese e precisamente in Via Fuori Porta, imboccando la strada che conduce alla Chiesa dell'Annunziata, c'è da fare a piedi, attraversando la "Tricedda" un Km circa per raggiungere Sant'Antuono.

 

 

 

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